San Saba Archimandrita

San Saba Archimandrita
Nome: San Saba Archimandrita
Titolo: Abate
Nascita: 439, Mutalasca, Cesarea di Cappadocia
Morte: 5 dicembre 532, Mar Saba, Palestina
Ricorrenza: 5 dicembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


San Saba, uno dei più celebri patriarchi dell'ordine monastico della Palestina, nacque l'anno 439 in Mutalasca nel territorio di Cesarea nella Cappadocia da genitori ragguardevoli per il loro casato e per la pietà. Il padre era ufficiale negli eserciti imperiali e, dovendo prender parte ad una spedizione per Alessandria, condusse con sè anche la moglie; il piccolo Saba, che era ancora fanciullino, fu affidato alle cure di un suo zio di nome Ermia.

La moglie di Ermia trattò sì malamente Saba, che dopo tre anni il fanciullo scappò di casa e andò a rifugiarsi presso un altro suo zio paterno per nome Gregorio. Questo cambiamento fu cagione di gravi discordie fra i due zii, e Saba per porvi fine in una maniera radicale fuggì di nascosto e si ritirò in un convento di solitari, diretto dall'abate Flaviano a due chilometri circa dal suo paese. Saba aveva allora l'età di 8 anni. Colà lo raggiunsero ambedue gli zii rappacificati e lo esortarono vivamente a far ritorno in mezzo a loro. Ma il santo fanciullo si dimostrò fermo nella sua deliberazione di abbandonare per sempre il mondo e di vivere nella solitudine. Rimase dunque presso quei santi monaci ove fece rapidi progressi nella via della perfezione e operò parecchi miracoli.

All'età di 18 anni, col permesso dei suoi superiori, si recò in Palestina per visitarvi i Luoghi Santi, e, giunto a Gerusalemme si mise ivi sotto la condotta del celebre S. Eutimio per essere ammaestrato nella vita intima, dopo la cui morte si portò in un deserto vicino al Giordano, ove menava una vita separata da ogni umano commercio. Trascorse una santa vita nella preghiera, nel lavoro manuale e nella penitenza. Egli dimorava in una caverna sopra un'alta montagna ai piedi della quale scorre il torrente Cedron. Siccome l'acqua di questo torrente non era potabile, egli andava a cercarne assai lungi, sottoponendosi poi a dura fatica per portarla alla sua dimora. Fu costretto a fermare alla porta della sua caverna una fune, che discendeva fino ai piedi del monte. Egli se ne serviva per sostenersi salendo, perché senza questa precauzione correva pericolo di cadere nel torrente. Tutto il suo cibo consisteva in erbe selvatiche, che crescevano sulle montagne. Finalmente, scoperto per mezzo della sua corda dai pastori e dai contadini del luogo che si inoltrarono fin nella sua grotta, fu da essi soccorso in alcuni giorni di pane, di ceci, di datteri e di altre piccole provvigioni.

Intorno a lui si radunarono molti discepoli, desiderosi di averlo a maestro di perfezione monastica. Egli li ricevette, li accontentò assoggettandoli ad una regola di rigida penitenza. Crebbe di poi la sua Laura (così era chiamata l'unione di celle e di romitori separati nel deserto) e dovette ampliarla anche al di là del torrente.

Il Santo aveva ogni cura per l'assistenza spirituale dei suoi monaci. Eppure essi ricorsero al patriarca di Gerusalemme Sallustio, per farlo deporre da Abate col pretesto che era troppo rustico, troppo semplice e non era sacerdote. Il Patriarca però, che ben conosceva le straordinarie virtù del Santo, lo fece venire a sè insieme coi suoi discepoli, gli conferì gli Ordini Sacri e poi disse a tutti gli eremiti: « Onorate Saba come padre e ubbidite a lui come a vostro superiore ».

Crescendo ogni giorno più la fama della sua santità, il Patriarca lo nominò esarca, ossia superiore generale di tutti gli anacoreti della Palestina. In quel tempo alcune sette di eretici affliggevano la Palestina con discordie e vessazioni, perseguitando i cattolici e bruciando talvolta anche le loro chiese. S. Saba, sebbene in età di 8o anni e rifinito di forze per le sue penitenze, fece molti viaggi attraverso la Palestina, per mettere argine a tanto male; e all'età di 90 anni per incarico del Patriarca di Gerusalemme si recò a Costantinopoli per ottenere dall'imperatore Giustiniano che intervenisse, colla sua suprema autorità, a castigare i perversi eretici e ad impedire tanto disordine. L'Imperatore ricevette S. Saba coi segni della più alta stima e gli accordò quanto chiedeva.

Tornato il Santo nella sua Laura, cadde malato. Il Patriarca lo persuase a farsi portare in una chiesa vicina dove lo servì colle sue proprie mani. Il Santo soffrì con pazienza e con mirabile rassegnazione i più acuti dolori. Sentendo avvicinarsi l'ultima ora volle esser riportato nella sua Laura. Indicò per successore Melito di Berita a cui diede preziose istruzioni. Visse ancora solo quattro giorni, durante i quali non vide alcuno e conversò solo con Dio. Morì il 5 dicembre del 5 32 in età di 94 anni. Egli è nominato in questo giorno nei martirologi greci e latini.

MASSIMA. Conservale, se e possibile, per quanto da voi dipende, la pace con tutti: non vi vendicate non date luogo alla collera; perocché sta scritto: a me e riservata la vendetta, ed io la faro, dice il Signore. S. Paolo Apostolo.

PRATICA. Se bramate l'intercessione di S. Saba nel presente mese, imitatelo nelle sue virtù, e specialmente nella pazienza.

Fammi, . Signor, nell'amar tutti eguale, E fa ch'io renda sempre ben per male.

Lascia un pensiero a San Saba Archimandrita

Domande Frequenti

  • Quando si festeggia San Saba Archimandrita?

    San Saba Archimandrita si festeggia il 5 dicembre

  • Quando nacque San Saba Archimandrita?

    San Saba Archimandrita nacque il 439

  • Dove nacque San Saba Archimandrita?

    San Saba Archimandrita nacque a Mutalasca, Cesarea di Cappadocia

  • Quando morì San Saba Archimandrita?

    San Saba Archimandrita morì il 5 dicembre 532

  • Dove morì San Saba Archimandrita?

    San Saba Archimandrita morì a Mar Saba, Palestina

Ti può interessare anche:

San Saba il Goto
- San Saba il Goto
Martire
Nel 370, nella regione corrispondente all'attuale Romania, il capo dei goti intraprese una persecuzione contro i propri sudditi cristiani: la Chiesa greca...
Segui il santo del giorno:

Seguici su FB Seguici su TW Seguici su Pinterest Seguici su Instagram
Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 26 aprile si venera:

San Cleto
San Cleto
Papa
S. Anacleto nacque in Atene dopo la metà del primo secolo, destinato da Dio a reggere sapientemente la Chiesa in tempi perniciosissimi. Datosi presto agli studi, si distinse tosto fra i coetanei per la...
Altri santi di oggi
Domani 27 aprile si venera:

Santa Zita
Santa Zita
Vergine
Nel linguaggio medievale, « zita » equivaleva a quella che, nei dialetti toscani, è ancora detta « cita » o « citta ». Voleva dire cioè « ragazza...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 26 aprile nasceva:

Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidyan
Santa Mariam Thresia Chiramel Mankidyan
Religiosa e Fondatrice
Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan nacque a Puthenchira il 26 aprile 1876. Cresciuta in una famiglia cattolica con cinque fratelli e sorelle – Mariam era la terza – ricevette fin dall’infanzia un’educazione...
Altri santi nati oggi
Oggi 26 aprile si recita la novena a:

- Santa Caterina da Siena
VII. Per quel lume soprannaturale, cui foste miracolosamente dotata, o gran Santa, per cui poteste servire con molte lettere di consigliera agli stessi romani Pontefici, e venire personalmente da loro...
- Santa Gianna Beretta Molla
O Dio, nostro Padre, tu hai donato alla tua Chiesa santa Gianna Beretta Molla, che nella sua giovinezza ha cercato amorevolmente te, e a te ha portato altre giovani, impegnandole apostolicamente in testimonianza...
- Santi Filippo e Giacomo
I. s. Giacomo, che fino dai più teneri anni menaste una vita sì austera e sì santa da essere comunemente qualificato per Giusto, e faceste dell’orazione la vostra delizia per...
- San Luigi Maria Grignion da Montfort
1. O grande apostolo del regno di Gesù per Maria, tu che indicasti alle anime i sentieri della vita cristiana suggerendo l’osservanza delle promesse battesimali e insegnasti come un segreto di santità...
- San Giuseppe
1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze sono forse...