«AVVERTIMENTO → “ODIARE IL MALE IN MODO DIVINO”»

“QUI PER LA PRIMA VOLTA APPARVE CHIARO IN OCCIDENTE CHE IL CRISTIANESIMO POTEVA VANTARSI D'AVER SCHIACCIATO IL DRAGO, IL QUALE ERA TUTTE LE ALTRE FEDI: ESSE AVEVANO DOVUTO TRASMETTERE ALL'ANGELO OGNI LORO SPECULAZIONE E OGNI LORO SEDUZIONE. L’APPARIZIONE GARGANICA ABBAGLIÒ TUTTA L’EUROPA.” Giuseppe Ungaretti

*LUISA PICCARRETA*
«70° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA AL CIELO»

CHIESA MILITANTE E FUOCO AMICO


Domanda: v’è condanna peggiore che separarsi da Cristo, dalla sua adorabile Divina Volontà?

«Demonio: Chi vive secondo la legge dell'Altissimo non conta niente, è deriso, è calpestato, è disprezzato. Ma sono anche costretto a dirvi che un giorno si capovolgeranno le sorti: i gaudenti saranno colpiti dalla giustizia dell'Altissimo. Per questo, o uomini, pensate alla vostra fine; la vostra vita e i vostri piaceri passeranno molto più in fretta di quanto non pensiate. Chi invece in questa vita ha sofferto ed è stato umiliato per la sua fedeltà conoscerà la gloria per la vita eterna. Sembravano sconfitti, ma appariranno vincitori; sembravano pazzi, ma appariranno come i veri sapienti, perché hanno guardato all'esempio di Colui (Si riferisce a Cristo) che li ha preceduti e sostenuti con la sua forza. Come fu cantato il solenne "Osanna" quando Lui (Si riferisce ancora a Cristo) entrò nei cieli, con altrettanta gioia saranno accolti i suoi nella gloria eterna. Dopo una vita di dolori e di disprezzo, di vergogna e di fatica, di tenebre e di croci ... raccoglieranno e per sempre la gioia meritata. Il pensiero della loro vittoria ci riempie di rabbia. Ma ora bastaaaaa... non voglio più parlare! ». (IL CIELO COSTRINGE SATANA A PARLARE. ESORCISMO DI PADRE HEINRICH KREUZER 21.02.1984 — “Chi serve la verità è calpestato in questa vita”)

Nel gergo militare il “fuoco amico” sta ad indicare una particolare circostanza in cui dei soldati o mezzi per la difesa vengono a trovarsi sotto un tipo di attacco davvero molto insidioso, imprevedibile e dal quale riesce assai più difficile difendersi, quindi “salvarsi”. Vale a dire stare in prossimità del mirino, vicino, nel “fuoco” incrociato delle proprie batterie o sotto tiro a quelle alleate.

Sì, questi sono i proiettili dei nemici “nascosti”, i cosiddetti dardi infuocati dei nuovi Giuda degli ultimi tempi, quelli scagliati contro Verità e Vita. Mentre avanza implacabile sulla via del mondo, asfaltato come non mai dall'oscura volontà dell'uomo, il gusto dell'orrido, l’orrore della morte seconda:

«Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé. Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.» Ap 20, 11-15

Colpi su colpi e più laceranti che mai, perciò “mortali”. Questi non meglio identificabili esseri hanno succhi gastrici talmente potenti da poter divorare, distruggere in un istante qualunque preda o meglio “verità” dell'Evangelo, scomoda, non in linea con le loro ormai pubbliche e sinistre menzogne. Il sentimento della vergogna è scomparso per sempre dal loro putrido cuore. Una orribile mutazione.

Sì, la specie cattolica è davvero a rischio estinzione.

IL GIUDICE INIQUO

Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». Lc 18,1-8

Come si realizzerà la venuta del Signore nella gloria?

Dopo l'ultimo sconvolgimento cosmico di questo mondo che passa, la venuta gloriosa di Cristo avverrà con il trionfo definitivo di Dio nella Parusia e con l'ultimo Giudizio. Si compirà così il Regno di Dio. [Catechismo della Chiesa Cattolica - Compendio n. 134]

Il “fratricida” spirituale, ossia la più temibile forma di assassinio o omicidio perpetrato proditoriamente, è l’uccisore dell'anima del proprio fratello o della propria sorella. Con tale atto così sacrilego tal individuo che si professa "cattolico" rinnega non solo la propria appartenenza alla comunità religiosa. Ma chi promuove scandali e commette siffatti e inenarrabili reati ha anche provocato una terribile rottura, cioè un dissenso universale all'interno, proclamando di fatto un'irrevocabile “scisma”. Stiamo forse assistendo alla profetica impostura nella Chiesa descritta dal Catechismo?

Ecco il punto. Qui non si tratta affatto di giudicare, ma di prendere piuttosto le dovute distanze, infinite, dal “male” imperante.

“La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra [Cf Lc 21,12; Gv 15,19-20] svelerà il "Mistero di iniquità" sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità.” [CCC n. 675 – L'ultima prova della Chiesa.]

Si definiscono custodi superiori e promotori della vita e praticano invece le vie della morte, favorendo il consenso a norme inique come l’aborto, l’eutanasia, la distruzione della famiglia naturale con “unioni civili” aberranti e dissolute. Scaltri ed ostinati come i figli delle tenebre, anziché miti ed umili di cuore:

“Guai a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
Guai a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti”. Isaia 5, 20-21

LA MADONNA CONDANNA LA MASSONERIA
Non disprezzate le profezie (1Tess 5,20)

«Il Sacramento del Matrimonio che simboleggia l'unione di Cristo con la Sua Chiesa sarà attaccato e profondamente profanato. La Massoneria, che sarà al potere, approverà leggi inique con lo scopo di liberarsi di questo sacramento. Inoltre, in questi tempi infelici, vi sarà una lussuria sfrenata… In questo supremo momento di bisogno della Chiesa, quello che dovrebbe parlare rimarrà in silenzio.

Il Clero secolare lascerà molto a desiderare perché i sacerdoti diventeranno negligenti nei loro sacri doveri. Non avendo la bussola divina essi si allontaneranno dalla strada tracciata da Dio per il ministero sacerdotale e saranno attaccati ai beni e alle ricchezze… Quanto soffrirà la Chiesa durante questa notte buia! Mancando un Prelato e Padre che li guidi con amore paterno, dolcezza, fortezza, saggezza e prudenza, molti sacerdoti perderanno il loro spirito, ponendo le proprie anime in grande pericolo. Questo segnerà l’arrivo della Mia ora".

"Attraverso l’acquisizione del controllo su tutte le classi sociali, le sette tenderanno a penetrare con grande astuzia nel cuore delle famiglie e distruggeranno persino i bambini. Il diavolo si farà gloria di nutrirsi con perfidia dei cuori dei bambini. L’innocenza dell’infanzia quasi scomparirà. Così si perderanno le vocazioni dei religiosi. E questo sarà un vero disastro. I religiosi abbandoneranno i loro doveri sacri e si allontaneranno dalla via segnata per loro da Dio…

Satana avrà il controllo di questa terra attraverso gli errori di uomini senza fede i quali, come una nuvola nera, oscureranno il cielo della repubblica consacrata al Sacro Cuore del Mio divino Figlio. Questa repubblica, avendo consentito l’ingresso di tutti i vizi, dovrà subire ogni sorta di castighi, tra i quali ci saranno pestilenze, carestie, lotte fra le persone e gli stranieri che indurranno un gran numero di anime all’apostasia e alla perdizione... E per disperdere queste nubi nere che nascondono il giorno chiaro della libertà della Chiesa, ci sarà una formidabile e terribile guerra nella quale scorrerà il sangue di nativi e stranieri, di sacerdoti regolari e secolari e anche di monache…Quella notte sarà la più orribile, perché sembrerà all’umanità che il male abbia trionfato; e allora la mia ora sarà giunta per detronizzare l’orgoglioso Satana in una maniera sorprendente, schiacciandolo sotto il mio piede e incatenandolo negli abissi infernali, liberando così finalmente la Chiesa e la Nazione dalla sua crudele tirannia".
» [Madonna del Buon Successo, Quito, 21 Gennaio 1610]

Carne, carne e poi carne. Niente spirito. Terra, terra e poi ancora terra. Niente Cielo. Nelle loro parole, del vero Signore Gesù nuovamente tradito, non ne parlan più. Il peccato di superbia di Lucifero si perpetua inesorabile. La disobbedienza al Padre Nostro (cfr. Atti 5,29) continua da secoli nel Mysterium iniquitatis.

Perfino San Pio da Pietrelcina sosteneva: «Meglio una Chiesa vuota che profanata e piena di diavoli».

«Certo, il diavolo non è l'unico responsabile di questo disastro, ma ne è il primo e principale istigatore, colui che disturba le menti degli uomini e le porta a confondere la verità con l'errore, il bene col male; colui che inaridisce i cuori e indebolisce le volontà. E così, per l'azione corrosiva e martellante di questo nemico invisibile, anche molti cristiani, da figli di Dio quali erano, si ritrovano ad essere povere larve di umanità, vermi striscianti, impantanati nel fango di una vita senza Dio e contro Dio. E la risposta di molti pastori di anime davanti a questo disastro è solo quella del silenzio sull'esistenza e sull'azione nefasta del diavolo. Alcuni altri poi, pastori rinnegati, traditori del Signore e della loro missione, assassini di anime e nemici della verità, più ostinati nel demolire il regno di Dio che impegnati a edificano ... del diavolo negano perfino l'esistenza... con sua grande soddisfazione. Dunque, tace (o nega) chi dovrebbe parlare.» [Da: “Gloria o dannazione” – Sac. Enzo Boninsegna]

La menzogna e il vizio dilagano sempre più a Roma, mentre di contro sembrano morte e sepolte la verità e la virtù:

«Voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna». Gv 8,44

«Ma con profondo dolore bisogna aggiungere che se in passato gli assalti alla Chiesa provenivano prevalentemente dall'esterno, oggi sempre più spesso vengono anche dal suo interno. Il diavolo che ieri ha fatto crocifiggere il Cristo, cerca oggi di crocifiggere la Chiesa e lo fa in buona parte per mezzo di nuovi Giuda: figli e ministri della stessa Chiesa. Durante un esorcismo il diavolo ha svelato la sua terrificante strategia: “Ci saranno molti apostati e io mi servirò di molti preti per costruire la mia chiesa”.» [Da: “Gloria o dannazione” – Sac. Enzo Boninsegna]

Prelati, vescovi e sacerdoti che purtroppo non “parlano” più secondo i doveri del proprio stato delle verità evangeliche da testimoniare, non negoziabili. Ma anche bravi giornalisti e scrittori che, sebbene parlino, tuttavia a volte lo fanno in maniera decisamente impropria o addirittura fuorviante; contribuendo in tal maniera al depistaggio della verità e ad incrementare la confusione del diavolo con errori di valutazione veramente madornali. Il Cristianesimo è essenzialmente un cammino penitenziale, quaresimale, di mortificazione continua dell’umano volere. Non è sempre facile ricordarlo, neppure mantenere eretta la posizione; malgrado ciò però dovremmo stare ciascuno al nostro “posto” e sprofondare nel proprio “nulla”.

Un detto autorevole degli antichi Padri del deserto afferma che: «l’umiltà è l’arte di trovarsi esattamente al proprio posto». Difatti però nella lotta, quei pochi cattolici genuini rimasti ancora in piedi con la schiena dritta sono privi di figure di riferimento, ovvero di “autorità” ecclesiastiche credibili e degne di nota che, stando al proprio posto di combattimento, possano confermarli nella loro vera fede. Quasi tutti, tacciono e si nascondono.

Da chi andremo, Signore? Tu o consolatore, tu solo hai parole di vero amore. (Cfr. Gv 6,68)

Perché Gesù ci invita allora ad odiare il male in maniera non umana, ma piuttosto divina, ossia in modo assoluto; cosa intende dirci? Voi ricordate i tre pastorelli a Fatima, in particolare Francesco e Giacinta dopo la visione dell’inferno esperita grazie alla Madonna? Garabandal? Sì, questa è la direzione; questi sono i tempi dell’avvenire. Di un futuro piuttosto oscuro se non si cambia in fretta traiettoria, vita e Volontà.

Il traguardo finale del mondo, della storia che cammina da millenni lungo gli argini del dolore, dentro al fiume dell’umano volere, di una creatura umana che sopravvive da circa sei mila anni su un pianeta disabitato dall’amore è il Regno di Dio, della Divina Volontà: come in Cielo così in terra.

Tuttavia però il tragitto lungo e tortuoso di quest'uomo ormai stanco e affaticato, oppresso sta conducendo ad un epilogo a sorpresa davvero glorioso, inaudito. Egli, ch'è la sua pupilla, l’immagine stessa del Dio vivente e onnipotente, sebbene decaduto nella colpa. Ma ciononostante resta comunque una creatura unica, la più speciale e anche felicissima perché privilegiata: divina. Ecco il motivo per il quale è invidiata alla massima potenza dalle più infide e avverse potenze del male. Per quel meraviglioso richiamo alle sue origini, nell'ordine ed al suo posto, nello scopo per cui fu creata da Dio; per quell'incredibile progetto del Padre che fa tremar tutto l'inferno e che proprio ora è destinato a compiersi, a farle raccogliere, alla sua amata e incoronata, in eredità, il “dono” dei doni. Un tesoro immenso lasciato ancora lì, in sospeso. O fortunatissima creatura, potente come nessun altra nel cosmo, svegliati e rimettiti la tua corona.

Altro che utopia!

"Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza." [Dante – Inferno. Canto XXVI]

Della SS. Trinità, ella, tal creatura, è stata creata a sua sublime somiglianza. Elevata e chiamata di nuovo a quella gloria che supera ogni altra gloria sinora conosciuta, vale a dire alla santità delle santità. Sì, dall'oscura notte dei tempi, dalla catastrofe che incombe sta per sorgere una nuova fulgida luce, una nuova umanità cristiana, che abbaglierà persino quella del sole con le sue piccole stelle. E Vita novasarà.

«Ho detto che ciò dovrà accadere soprattutto alla fine del mondo, e ben presto, perché l'Altissimo e la sua santa Madre intendono plasmare dei santi così eccelsi, da superare in santità la maggior parte degli altri santi, quanto i cedri del Libano sorpassano gli arbusti. Così fu rivelato ad un'anima santa, la cui vita è stata scritta dal De Renty. Queste anime grandi, piene di grazia e di zelo, saranno prescelte da Dio per combattere i suoi nemici frementi da ogni parte. Avranno una particolare devozione alla Vergine santissima. Saranno rischiarate dalla sua luce, nutrite del suo latte, guidate dal suo spirito, sostenute dal suo braccio, custodite sotto la sua protezione, di modo che combatteranno con una mano e costruiranno con l'altra. Con una mano combatteranno, rovesceranno, schiacceranno gli eretici e le loro eresie, gli scismatici e i loro scismi, gli idolatri e la loro idolatria, i peccatori e le loro empietà.» [«Trattato della vera devozione a Maria» di S. Luigi Maria Grignion de Montfort]

O SS. Vergine, Regina di tutti gli Angeli e i Santi, l'ora del tuo agognato trionfo ormai è vicina. Salvaci o Maria e santificaci.

TERZO FIAT SANTIFICANTE
Luciano Mirigliano*


«Chi è da Dio ascolta le parole di Dio:
per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio». Gv 8,47

*XII VOL. 8 APRILE 1918*

DIFFERENZA TRA IL VIVERE UNITO CON GESÙ,
E VIVERE NEL DIVIN VOLERE.


Ritornando sul punto del vivere nel Volere Divino, mi era stato detto che era come vivere nello stato d’unione con Dio, ed il mio sempre amabile Gesù nel venire mi ha detto:

Figlia mia, c’è gran differenza tra il vivere unito con Me, e vivere nel mio Volere”. E mentre ciò diceva, mi ha steso le braccia e mi ha detto: Vieni nel mio Volere, anche un solo istante, e vedrai la gran differenza”.

Io mi son trovata in Gesù, il mio piccolo atomo nuotava nel Volere Eterno. E siccome questo Volere Eterno è un atto solo che contiene tutti gli atti insieme, passati, presenti e futuri, io, stando nel Volere Eterno prendevo parte a quell’atto solo, che contiene tutti gli atti, per quanto a creatura è possibile. Io prendevo parte anche agli atti che non esistono e che dovranno esistere fino alla fine dei secoli, e finché Dio sarà Dio. Ed anche per questi io l’amavo, lo ringraziavo, lo benedivo, ecc. Non c’era atto che mi sfuggisse. Ed ora prendevo l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, lo facevo mio, come era mio il loro Volere, e lo davo a Loro come mio.

Com’ero contenta di poter dar Loro l’amore Loro come mio, e come Loro trovavano il pieno contento e sfogo completo nel ricevere da me il loro amore come mio. Ma chi può dire tutto? Mi mancano i vocaboli. Ora, il benedetto Gesù mi ha detto:

Hai visto che cosa è vivere nel mio Volere? È scomparire. È entrare nell’ambito dell’Eternità. È penetrare nell’onniveggenza dell’Eterno, nella mente increata. E prendere parte a tutto per quanto a creatura è possibile ed a ciascun atto divino. È fruire anche stando in terra a tutte le qualità divine. È odiare il male in modo divino. È quello spandersi a tutti senza esaurire, perché la Volontà che anima questa creatura è Divina. È la santità non ancora conosciuta, che farò conoscere e che metterà l’ultimo ornamento ed il più bello, il più fulgido a tutte le altre santità. E sarà corona e compimento di tutte le altre santità.

Ora, vivere unito con Me non è scomparire, si veggono due esseri insieme, e chi non scompare non può entrare nell’ambito dell’eternità per prendere parte a tutti gli atti divini. Pondera bene e vedrai la gran differenza”.

* Note – Dedicato alla mia piccola Adriana Pallotti, ad una vera combattente della fede Cattolica che ha saputo non solo resistere, ma anche trionfare. Che ha scelto di cavalcare il destriero potente del Divin Volere; la vittoria seguendo il vero Gesù. Un’anima eroica che ha vissuto di Volontà Divina ed odiato il male in modo Divino. Pioniera di una santità sconosciuta, sull’esempio della dilettissima: mamma Luisa. Rimasta al proprio posto, ardente e fedele fino alla fine. Entrata nell’ambito dell’eternità il 22 Dicembre 2016. A te o mia cara, dal dolce Cielo: ora pro nobis peccatoribus. Fiat!