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GEREMIA,L'ARCA E LA LEGGE


GEREMIA,L'ARCA E LA LEGGE NEL
VECCHIO TESTAMENTO
C'era una volta un Dio che volle avere un popolo tutto per sè ,un popolo in cui in ogni famiglia si doveva lavorare per vivere come in altri popoli, con un territorio tutto per sè , un esercito e un re , un tribunale e delle leggi con un centro di culto per la religione:il Tempio.
All'inizio c'erano dei giudici che lo governavano ,ma poi anche per volere del popolo,Dio volle dargli un re come avevano tutti i popoli circonvicini. L'organizzazione esterna di governo e di potere diceva poco perchè l'importante per Dio era l'osservanza delle leggi da lui stesso promulgate per mezzo di Mosè, anzi la legge che egli stesso aveva scritto con le sue stesse mani (Es.32,16;Dt.10,2) e consegnata al suo servo sul Sinai!
Quelle tavole di pietra dove c'era la scrittura stessa di Dio ,che erano la cosa più sacra che Israele possedeva, erano conservate nell'Arca dell'Alleanza : una cassa tutta d'oro dove c'era la Legge conservata nella parte più sacra del Tempio :il Santo dei Santi.
Quelle diceci parole avevano uno sfondo universale e valevano per ogni uomo di qualsiasi epoca storica , condizione e cultura ;c'era poi l'applicazione di quei dieci principì a una società agricola e pastorale con le relative pene e in cui si risente la mano dell'uomo o degli uomini che l'anno scritte per ispirazione divina . Quindi dei principì universali e divini però legati a un determinato tipo di società e periodo storico. Ogni epoca che si rispetti ,ogni popolo che si rispetti ,ogni cultura in fondo , dovrebbe sapere incarnare le dieci parole. "Se il mulo del tuo nemico cade...soccorrilo" ,ma oggi si direbbe se l'auto ,la roulotte,ecc. del tuo nemico si rompe .... soccorrilo.E così via.
Dio non rinunciava ad avere anche una dimora visibile in mezzo al suo popolo ,che era anche l'esigenza del popolo come dimostra l'episodio del vitello d'oro, con la Tenda o il Tempio e con un Santo dei Santi , a cui si aveva accesso una volta all'anno attraverso il sacrificio (altare degli olocausti),della preghiera (altare dell'incenso ),del sangue realmente versato(propiziatorio).
Attualmente queste Tavole della legge scritte da Dio stesso si trovano nascoste in una caverna dei monti Alabarim , sul monte Nebo ,lì portate dal profeta Geremia per salvarle dalla distruzione del Tempio per opera dei Babilonesi. Esse saranno ritrovate alla fine dei tempi come assicura il profeta in 2Macc.2,7 : "Il luogo deve restare ignoto ,finchè Dio non avrà riunito la totalità del suo popolo ".Perciò è necessario che oggi quel luogo resti ignoto.
Per i biblisti miscredenti e neomodernisti, Dio ha lasciato cadere nelle mani dei Babilonesi occupanti ,la cosa più sacra ,l'Arca del Vecchio Testamento ,così..., en passant , tuot-court, le Tavole dove lui stesso aveva messo le mani e ...senza batter ciglia ,...senza metterci ,appunto , le mani !
Il Tempio restava ,ma la cosa più sacra conservata dal Tempio non serviva più ,perchè essi stessi ,i biblisti , non ne hanno capito l'importanza. "I Babilonesi avranno preso l'oro dell'Arca e buttato via le Tavole di pietra" . Come dire:" la Sindone ,una reliquia di Dio, fu presa e buttata via e Dio lo ha permesso ".
La cosa non quadra sia teologicamete parlando , sia storicamente parlando,sia scritturisticamente parlando perchè nell'Apocalisse si parla di nuovo di Arca dell'Alleanza e le Scritture dicono che non fu distrutta.
Infatti quello che dicono i Maccabei a proposito di Geremia dove
lo mettiamo ? Ma se a Dio "sono sacre le sue pietre " cioè di Gerusalemme ,come dice il salimista, possibile che poi butta le Tavole al macero ?
Prima di tutto bisogna trovare un biblista credente disposto ad accettare veramente per canonici i libri dei Maccabei scritti ,eziandio ,da persone del mestiere ,che la penna la sapevano usare ,e questo a molti di loro dà fastidio , in secondo luogo:"è tutta una leggenda il racconto storico perchè Geremia stesso ha superato il concetto di Arca "(Ger.3,16). Poichè Geremia vede un' Arca futura e un un Tempio futuro superiori nei tempi escatologici ,ciò per loro (vedere la bibbia di Gerusalemme) è sufficiente per mandare al macero l' Arca dell'Alleanza.
Noi sosteniamo che se il Tempio è stato costruito da mani di uomo ispirandosi ad un progetto celeste ,le tavole sono state segnate dalla mano stessa di Dio !
Spesso questi biblisti che magari scrivono anche molti libri ,
dimenticano o non hanno notato la gran libertà di movimento che ebbe Geremia durante l'occupazione di Gerusalemme e come lo stesso Nabucodonosor fece raccomandazioni per lui al suo generale stratega.
Infatti il sospetto di collaborazionismo lanciato da qualcuno nei confronti di Geremia non era poi del tutto infondato in quanto il profeta a un certo punto predica la resa incondizionata ai Babilonesi per evitare la deportazione e la salvezza della dinastia regale in carica e qindi scongiurare l'estremo pericolo della deportazione. Come risposta fu buttato in un pozzo asciutto e lì doveva perire di fame.
Il Signore mediante un oracolo a Geremia ha chiesto di mettere in salvo l'Arca , la quale ancora non diventava un reperto archeologico interessante. Il profeta scortato da soldati la nasconde in una grotta sul Monte Nebo dove Mosè vide" la gloria della nuova terra" e questo Geremia l'ha potuto fare tranquillamente godendo ampia libertà di movimento. I soldati che tornano indietro per segnarne la strada ,non la ritrovano più e Geremia li rimprovera al loro ritorno, perchè farla ritrovare sarà un problema di Dio.
Un profeta che avesse abbandonato alla sua sorte l'Arca senza batter ciglia poteva essere un vero profeta e israelita?
Ritornando alla legge ,una prima lampante contraddizione tra le Tavole della legge di Mosè e la legge del Levitico sono le pene conseguenti a chi non osserva il Decalogo.
Nelle Tavole di Mosè si comanda di non uccidere e nella Legge levitica si comanda di mettere a morte per ogni mancanza grave.
La Legge levitica è una difesa armata (occhio per occhio) della Legge
di Mosè la quale è rivolta innanzitutto alla coscienza dell'individuo ,anzi essa non è altro che la legge scritta nel suo cuore facente parte della stessa natura spirituale di ogni individuo e va applicata dall'individuo hic et nunc .
Nella Legge levitica ,e con questo termine vogliamo intendere quella legge particolare scritta dalla mano dell'uomo sotto ispirazione divina , è la comunità con l'autorità che si pone a difesa della legge dell'individuo ; quì il fine giustifica i mezzi , essa è una esplicitazione della legge di giustizia naturale :ogni offesa ,ogni colpa va espiata e va espiata col sangue. Insieme alle due Tavole di pietra, scritte da Dio sui due lati, Mosè sul monte riceve questo oracolo:"Il Signore è misericordioso ... perdona la colpa e la trasgressione ...ma non lascia senza punizione ,castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione"Es.34,6-7. Qui si afferma un principio importante : il perdono è una cosa e l'espiazione della colpa è un'altra cosa ,proprio come nella confessione. Ora lo Stato ,ente impersonale , può punire o non punire ,vedere e non vedere ,ma Dio vede sempre ed è in grado di punire in ogni luogo e in ogni tempo.Il codice di Hammurabi si rifà semplicemente a questa legge naturale insita in ogni uomo che è questa : l'ingiustizia va punita , e non è necessario dire che gli ebrei hanno copiato dai Babilonesi ;anche un bambino conosce spesso questa legge :"occhio per occhio,dente per dente."
Nella legge fisica si direbbe:"ad ogni azione corrisponde sempre una reazione". In molte tribù indigene ,senza alcun contatto con Hammurabi ,essa è applicata con grande successo . Ogni nazione ,ogni Stato ,ogni governo in qualche modo la applica acora oggi ,compreso lo Stato italiano.
Il senso di giustizia è insito in ogni uomo ,non gli deriva a Israele da nessuana cultura circostante ,è insito nella natura umana ! Come esiste per l'uomo il senso della giustizia così esiste anche per Dio,infatti l'uomo è stato creato a immagine di Dio.
Ecco la necessità di aggiungere una dottrina del sacrificio alle leggi : l'espiazione per le inosservanze della Legge.
Come si fa a ottenere la comunione con Dio dopo le mancanze contro la Legge? Come ci si riappacifica ? Dio stesso dirà e spiegherà il come nella legge e nei precetti sul sacrificio espiatorio .
Lo Stato può uccidere in nome e per la vita del singolo e della comunità ,così come farebbe Dio ,perchè il bene assoluto non è nemmeno la vita dell'individuo ma Dio, giammai l'individuo può uccidere, che anzi, sarebbe punito dallo Stato ,come da Dio.
Ma cosa davvero interessante è costituito dal fatto che Dio nel promulgare la Legge si è rivelato ! Ha rivelato il suo cuore ,
come chi con la scrittura rivela il suo carattere!
Se un igegnere costruisce una torre o un palazzo , rivela la sua genialità , la sua arte , così Dio nella legge ha rivelato la sua natura in qualche modo .
Perchè Gesù non ha fatto politica disattendendo le speranze del suo popolo? Potremmo spiegare la cosa ,a nostro parere , anche in questo modo .
Quando l'Arca sarà ritrovata e ci sarà di nuovo un popolo dai confini politici ben circoscritti Dio completerà la sua storia iniziata prima con tutta l'umanità e poi con un popolo ben definito.
Ma oggi il rifiuto di quel popolo è stato una benedizione per "i pagani",i quali ottengono la giustificazione mediante la fede in Gesù Cristo ,
Nuova Legge , non fatta di decreti e di tavole scritte .
Un'altra spiegazione della apparente apoliticità di Cristo, meno apocalittica e più concreta è questa .
C'è tutto l'Antico Testamento dove Dio si messo a fare politica
per tentare di formare un popolo santo e giusto sulla terra ,con leggi giuste e sante e intervenendo lui stesso con sentenze ,decreti e con battaglie .C'è riuscito ?
Basta ispirarsi a quello per vedere come Dio abbia inteso la politica .
Oggi invece esiste un popolo disperso tra i popoli unito dalla
stessa fede al quale gli è chiesto non tanto di far politica ,magari gli riuscisse a lui!, quanto di avere fede in Lui .
E' un popolo cosciente di avere come costitutivo spirituale della sua anima le "dieci parole " che Dio stesso scrisse a Mosè sul Sinai e un senso di giustizia connaturale che lo fa essere simile a Dio e non uguale.
E' un popolo che grida :"venga il Tuo regno sulla terra", e pur sapendo che otterrà soltanto un rifiuto ,continua a credere che non c'è altra soluzione dei problemi sulla terra senza la Legge . E' un popolo che vive di una speranza nuova!
BAR ZACCAI