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🇮🇹 VALTORTA APP - Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo

Leggi gratuitamente il Vangelo della Solennità con il corrispondente capitolo dell'Opera valtortiana (oppure ascolta la lettura del brano):

Santissimo Sangue e Corpo di Cristo | Valtorta App

🔸 dal Vangelo secondo Marco (Mc 14, 12-16. 22-26):

Il primo giorno degli àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».

Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?". Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».

I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».

Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

🔹 da “L’Evangelo come mi è stato rivelato”, capitolo 600.15:

Gesù si alza dicendo: «Non vi muovete. Torno subito».

Prende il tredicesimo pezzetto di pane, prende il calice ed esce dal Cenacolo.

«Va dalla Madre», sussurra Giovanni.

E Giuda Taddeo sospira: «Misera donna!».

Pietro chiede in un soffio: «Credi che sappia?».

«Tutto sa. Tutto ha sempre saputo».

Parlano tutti a voce bassissima, come davanti ad un morto.

«Ma credete che proprio…», chiede Tommaso che non vuole ancora credere.

«E ne hai dubbi? È la sua ora», risponde Giacomo di Zebedeo.

«Dio ci dia la forza di essere fedeli», dice lo Zelote.

«Oh! io…», sta per parlare Pietro.

Ma Giovanni, che è all’erta, dice: «Sss. È qui».

Gesù rientra. Ha in mano il calice vuoto. Appena sul fondo vi è un’ombra di vino, e sotto la luce del lampadario pare proprio sangue.

Giuda Iscariota, che ha davanti il calice, lo guarda come affascinato e poi ne torce lo sguardo.

Gesù l’osserva ed ha un brivido che Giovanni, appoggiato come è al suo petto, sente. «Ma dillo! Tu tremi…», esclama.

«No. Non tremo per febbre…

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