'AZIONE DEI DEMONI (Tratto da: "Vivere con l'aiuto degli Angeli" R Palmatius Zillingen SS.CC - 'Teologica' nr 40 anno 9° Ed. Segno 2004)

Chi scrive degli angeli non può tacere il diavolo. Anche lui è un angelo, un angelo caduto, ma rimane sempre uno spirito molto potente e intelligente che supera infinitamente l'uo-mo più geniale. E anche essen-do quello che è, e cioè una rovina dell'idea originale di Dio, rimane pur sempre grandioso. L'angelo della notte è odioso, il suo losco segreto è impenetra-bile. Lui, la realtà della sua esi-stenza, il suo peccato, la sua pena e la sua azione distruttiva nella Creazione hanno riempito libri interi.
Non vogliamo rendere onore al diavolo riempiendo un libro con il suo odio e il suo puzzo' (Hophan, Gli angeli, p. 266), ma parlare di lui è necessario, perché per sua natura è un angelo e un tempo il legame della grazia lo univa agli altri angeli. Ma queste pagine sono velate dalla paura della notte. Secondo i Padri della Chiesa già nel libro della Genesi trovia-mo delle indicazioni misteriose circa gli angeli splendenti e il principe delle tenebre: "Vide Iddio che la luce era buona e separò la luce dalle tenebre; e chiamò la luce "giorno", e le tenebre "notte"" (Gen 1, 3).
Nel Vangelo, Dio ha dato una parola breve alla realtà e all'in-famia di Satana. Quando al loro ritorno dalla missione apo-stolica i discepoli gli racconta-rono con gioia dei loro succes-si "Signore, anche i demoni si assoggettano a noi nel tuo nome", Lui rispose loro guar-dando alla lontana eternità: "Vedo Satana precipitare dal cielo come folgore" (Lc 10, 17-18). "Allora avvenne una guerra nel cielo. Michele e i suoi Angeli combattevano contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli ingaggiarono battaglia, ma non poterono prevalere e nel cielo non vi fu più posto per loro. E il gran dragone fu preci-pitato, l'antico serpente, che si chiamava diavolo e Satana, il seduttore del mondo intero; fu precipitato sulla terra, e i suoi angeli furono precipitati con lui... Ma guai alla terra e al mare, perché il diavolo è sceso a voi con ira grande, sapendo di aver più poco tempo!" (Ap 12, 7-9.12).
Ma non erano tanto il mare e la terra l'obiettivo di Satana, quanto l'uomo. Lo aveva aspettato con ansia, e si era appostato con astuzia dopo la caduta dal cielo, fin dal giorno in cui l'uomo aveva messo piede in paradiso. Il diavolo vuole placare il suo odio verso Dio usando l'uomo. Vuole col-pire Dio nell'uomo. E Dio gli ha concesso di poter vagliare gli uomini come lo si fa con il grano (cfr. Lc 22,31).
E Satana festeggiò il suo gran-de successo. Istigò i primi uomini a commettere lo stesso peccato che gli aveva portato la dannazione eterna. Istigò Adamo ed Eva al rifiuto dell'ub-bidienza, alla rivolta arrogante contro Dio. `Sarete come Dio!': con queste parole Satana, `Egli fu omicida fin dal principio, e non perseverò nella verità' (Gv 8, 44) riuscì allora e riesce ancora oggi a raggiungere il suo obiettivo.
Ma Dio distrusse il trionfo sata-nico.
Il peccato di Satana fu un pec-cato freddo e meditato e guida-to da chiara comprensione. E per questo motivo la sua puni-zione durerà in eterno. L'uomo non diventerà mai diavolo, nel senso proprio della parola, per-ché non si trova allo stesso livello alto, che è necessario per cadere così in basso. Solo l'angelo poté diventare diavolo.
L'uomo possiede una com-prensione oscurata, fu sedotto e commise peccati. Non vide l'intera profondità delle conse-guenze della sua ribellione. Quindi la sua punizione fu più clemente di quella degli angeli ribelli. è vero che si ruppe il legame dell'intima fiducia tra Dio e uomo, ma non fu una rot-tura irreversibile. è vero che l'uomo fu cacciato dal paradi-so, ma Dio gli regalò anche la speranza nella riconciliazione.
Nonostante Satana, Dio non ripudiò la sua creatura per sempre, ma mandò il suo unico figlio nel mondo, per riaprire all'uomo la porta del cielo. E Cristo ha distrutto il dominio di Satana tramite la morte sulla croce.
La Redenzione non è automa-tica però! La morte espiatoria di Cristo ha portato alla neces-saria grazia di Redenzione per tutti gli uomini, ma ogni singo-lo uomo deve decidere se usare questa grazia per la sua salvezza, o se volgere a Dio le spalle e bloccargli l'accesso alla propria anima.
Per quanto riguarda l'indivi-duo, il margine di influenza di Satana è quindi abbastanza grande, nonostante Cristo l'abbia superato definitiva-mente; e ce la metterà tutta per sviare l'uomo dalla retta via e per portarlo giù nell'in-ferno. L'avvertimento insistente di Pietro è quindi importante: "Siate sobri e state in guardia! Il diavolo, vostro avversario, si aggira, come leone ruggente, in cerca di chi divorare. Resistetegli, fermi nella fede" (1 Pt 5, 8-9)!"
Satana supera infinitamente noi. uomini nella mente e nella forza, è un'intelligenza con una conoscenza immensa. Con il suo peccato ha perso la felicità e la visione delle strade della grazia di Dio, ma non ha perso la sua natura. L'intelligenza naturale dell'angelo rimane anche nel diavolo. è completa-mente sbagliato perciò parlare dello 'stupido diavolo'. Il dia-volo giudica il mondo materia-le e le sue leggi come un genio. In confronto all'uomo, il diavolo è il fisico migliore, il chimico perfetto, il politico più geniale, il miglior conoscitore del corpo umano e dell'anima umana.
La sua comprensione eccezio-nale si sposa con una tattica altrettanto eccezionale. "Nella simbolica cristiana, il diavolo è rappresentato da un giocatore di scacchi. Gli scacchi sono un gioco di metodo geniale. Chi segue la partita di scacchi della storia universale con filo- sofia, deve ammettere che Satana è un grande maestro del metodo, un diplomatico raffinato e un tattico astuto" (Màder: Der heilige Geist - Der dàmonische Geist, p. 118). L'arte del gioco consiste nel velare le intenzioni e nel finge-re ciò che non sta nelle inten-zioni. L'obiettivo è chiaro: la demonizzazione dell'umanità.
Il processo della demonizza-zione si può suddividere in tre tappe successive: la prima tappa è il distacco da Dio tra-mite il peccato occasionale. La seconda tappa è caratterizzata dall'ancoraggio dell'uomo nel male e dalla sua rinuncia cosciente e cronica a Dio. La fase finale è la ribellione contro Dio e l'anticristianesimo aper-to.
Il cammino passa attraverso la debolezza alla cattiveria, alla malvagità cosciente e distrutti-va. Il risultato è un uomo demonizzato.
Il diavolo sceglie quasi sempre il cammino dai passi piccoli per guidare l'uomo. Essendo uno psicologo e pedagogo eccellente, si adatta alle dota-zioni e tendenze dell'individuo, e sfrutta gli interessi e soprat-tutto le debolezze. Non è in grado di leggere il pensiero, ma è un osservatore astuto e indovina spesso dalla mimica e dai gesti ciò che succede nella mente e nel cuore, e sceglie la sua strategia d'attacco in base a ciò. Il diavolo non può costrin-gere l'uomo al peccato, può sol-tanto attirarlo e minacciarlo. Nella maggior parte dei casi non gli è possibile parlare diretta-mente con l'uomo, ma è capace di influire sulla mente tramite il mondo immaginario. Riesce ad attivare delle idee in noi che favoriscono i suoi piani. Il diavo-lo non può nemmeno influenza-re direttamente la volontà, per-ché la libertà del pensiero lo limita. Per questo sceglie la stra-da indiretta, attraverso i sussurri che anche terzi possono portare all'orecchio dell'uomo. Poi è capace di influenzare negativa-mente la nostra ambizione al punto da suscitare delle idee sbagliate. Un proverbio dice: 'L'accecato.' L'uomo colpito, non vede bene i collegamenti o non li vede affatto.
In certi momenti cruciali succe-de anche che dimentichiamo completamente le nostre conoscenze fondamentali e la nostra memoria è come bloc-cata. Molto spesso si tratta di cause naturali, ma altrettanto spesso anche il diavolo ci ha messo lo zampino.
Satana influenza direttamente anche l'anima. Esplora le nostre debolezze e gli stati d'a-nimo, e vuole indurci a perdere l'autocontrollo.
Satana non smette di aggiun-gere male al male, finché l'uo-mo non avrà completamente voltato le spalle a Dio, finché non diventerà insensibile alla grazia e al conforto del prossi-mo e finché la sua coscienza non sarà stata colpita a morte e lui sarà schiavo del suo seduttore. Ci vogliono dei metodi di grazia straordinari per strappare all'ultimo momento questi uomini dagli artigli di Satana. Perché l'uomo sedotto all'orgoglio dà un sostegno forte e solido al dia-volo. Gli uomini privi della fon-damentale virtù cristiana della devozione sono facili vittime dell'accecamento e della sedu-zione. "Non voglio servire" sono le parole degli angeli caduti.
Questo non è l'unico compor-tamento sbagliato che Satana vuole indurre nell'uomo: ci sono i sette cosiddetti peccati mortali, la base di tutti gli altri peccati: la superbia, l'avarizia, la lussuria, l'ira, la gola, l'invi-dia, l'accidia. Questi vizi sono spesso concatenati. Specie ai giorni nostri, succede spesso di vedere giovani che cedono agli eccessi sessuali e ad altri vizi. Spesso vi è un collegamento tra la pigrizia e l'abuso di droghe, tra l'abuso di droghe e la violenza, che a sua volta è favorita dagli eccessi sessuali. Ne risulta spesso l'autodistru-zione fisica e psichica, la disperazione e il suicidio. A volte, questi vizi sono soltanto il primo passo verso il vero satanismo. Gli uomini che si danno al satanismo hanno venduto coscientemente e volontariamente la loro anima al diavolo e lo riconoscono come il loro signore. Si aprono a lui perché possa impadronir-si totalmente di loro e usarli come suoi strumenti. Allora si parla di ossessione.
Nel suo libro `L'agente di Satana', Mike Warnke racconta molti dettagli di queste cose. Lui stesso fece parte delle sètte sataniche e nel corso degli anni era salito fino al terzo livello all'interno dell'organizzazione segreta. Ebbe anche degli incontri con persone del quarto livello, i cosiddetti illuminati. Ma non conobbe la punta della piramide. Confessa: "... io stesso ero catturato totalmente nell'occultismo. Ero un adora-tore di Satana, uno dei sommi sacerdoti. Avevo influsso su molte persone, su un intero gruppo. Ho mangiato carne umana e bevuto sangue umano. Ho sottomesso degli uomini e cercato di esercitare un potere su di loro. Cercavo sempre la piena soddisfazione e il senso per la mia vita; e allo-ra andavo tastoni con l'aiuto della magia nera, di filosofi umani e servendo gli dèi terreni e mi sono imposto in tutti i campi senza scrupoli" (M. Warnke: L'agente di Satana, p. 214).
Dopo la sua conversione, Warnke vuole ora mettere gli uomini in guardia contro l'oc-cultismo. Racconta che in America vengono praticati circa 80 metodi occulti diversi, come la cartomanzia, l'astrolo-gia, la magia, la cosiddetta `magia bianca', la reincarnazio-ne, le visioni del corpo astrale, la lettura del pensiero, la tele-patia, lo spiritismo, la movi-mentazione dei tavoli, la chia-roveggenza, la rabdomanzia, la divinazione con la sfera di cri-stallo, la materializzazione, la lettura delle linee della mano, la fede nei talismani e molti altri.
Dobbiamo aspettarci il male, non soltanto il male in noi stes-si, e cioè la brama maligna, ma il male nella forma di un potere personificato, che desidera l'empietà e vuole trasformare l'amore in odio e cerca la distruzione invece della costru-zione. Il regime di Satana si basa sul terrore, ma non siamo indifesi contro questo potere. Cristo ha superato il diavolo e con grande amore e premura ha affidato ai santi angeli (anzi-tutto San Michele Arcangelo) la nostra protezione. Sua madre è anche nostra Madre. Chi cerca protezione sotto il suo mantello non si perderà, nono-stante tutta la miseria e il peri-colo e le tentazioni del nemico. "Io porrò inimicizia fra te e la Donna, fra il seme tuo e il Seme di lei; Egli ti schiaccerà il capo e tu la insidierai al calca-gno" (Gen 3, 15). `Egli ti schiaccerà il capo!' Queste parole non devono né intimidir-ci né scoraggiarci. Con l'aiuto di Dio, le preghiere di Maria e la protezione dei santi angeli la vittoria sarà nostra!
Le parole di Paolo nella lettera agli Efesini valgono anche per noi: "Del resto fortificatevi nel Signore e nella sua onnipotente virtù. Rivestitevi dell'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo: perché noi non abbiamo da combattere solo contro forze puramente umane, ma contro i principati e le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti dei male sparsi nell'aria. Rivestitevi dunque nell'armatura di Dio per poter resistere nel giorno maligno, sostenere il combattimento sino alla fine e rimanere in piedi padroni del campo. Sì, in piedi adunque! Cinti i fianchi colla verità, rivestiti della corazza della giustizia, e calzati i piedi, pronti per annunziare il Vangelo di pace. Ma soprattutto impu-gnate lo scudo della fede, col quale possiate estinguere tutte le frecce infuocate del maligno" (Ef 6, 10-16)!