Per ora ridiamo. Ma fra un po’ piangeremo.

Ridiamo per non piangere:

la formula delle «benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso» #fiduciasupplicans


È pur vero che il numero 31 della dichiarazione «Fiducia supplicans» sul senso pastorale delle benedizioni del Dicastero per la Dottrina della Fede, approvata da papa Francesco ex Audientia del giorno 18 dicembre 2023 (QUI; QUI su MiL), prescrive che la forma delle «benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso […] non deve trovare alcuna fissazione rituale da parte delle autorità ecclesiali», ma – salva reverentia – abbiamo ricevuto questa formula che potrebbe fornire qualche spunto.
Ridiamo per non piangere.

L.V.


Formula in Rituale romanum adhibenda: De benedictione pastorali adulterorum, concubinarum, sodomitorum seu omnium qui in turpe vivunt.

Benedicite, Pater reverende, quia libenter peccavimus et in peccato vivere non desistemus.

Adjutorium nostrum in nomine Domini.

Qui fecit cælum et terram.

Dominus vobiscum.

Et cum spiritu tuo.

Oremus.
Deus qui in hoc sæculo Ecclésia tuam luce synodalitatis mirabiliter illuminati et per misericórdiam Summi Pontificis tui eos qui perflagitiosam vitam ducunt benedicere non impedisti: supplices te rogamus ac petimus ut hos famulos tuos (vel famulas tuas) qui in peccato público vivunt benedicere et sanctificare digneris; et præsta, ut post terrestrem vitam in fidelitate turpitudinibus eórum, Francisco duce et adjuvante cum omnibus prælatis suis apostaticis ac synodalibis, damnationem æternam pervenire mererantur. Per Christum Dominum nostrum.

Amen.

TRADUZIONE

Benedici, Padre, perché volentieri abbiamo peccato e non smettiamo di vivere nel peccato.

PREGHIAMO. Dio, che in questo mondo hai illuminato mirabilmente la tua Chiesa con la luce della sinodalità, e per la misericordia del tuo Sommo Pontefice, non hai impedito di benedire coloro che conducono una vita vergognosa: ti imploriamo e ti chiediamo di degnarti di benedire e i santificare questi tuoi servi (o tue serve) che vivono nel pubblico peccato; e fa’ che, dopo la loro vita terrena nella fedeltà alle loro turpitudini, avendo Francesco come guida e aiuto, insieme a tutti i suoi prelati e sinodali apostati, meritino di giungere alla dannazione eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen

mo. Ma fra un po’ piangeremo