LA GIUSTIZIA DEL VANGELO NON E’ DEMOCRATICA

Considerando lo svuotamento della Dottrina Sociale Cristiana avvenuta in alcune correnti del pensiero cattolico dopo il Concilio Vaticano II fino a ai nostri giorni . Non guardando al contesto culturale del modernismo e progressismo ideologico della nuova dottrina legata ai progressi scientifici che possiamo considerare come una vera e propria apostasia molto sottile perché nasce dal rifiuto della sana dottrina scolastica legata alla legge naturale su cui si basa la vita politica di un popolo , e guardando soltanto al processo spirituale che ha ingannato la maggiore corrente dei cattolici più impegnati sul piano politico e culturale in Italia nel dopoguerra cioè quella classe dirigente che ha redatto la famosa Costituzione dello Sato Italiano e perciò chiamati padri della stessa di cui si vantano di averla scritta insieme ai laici ovvero i vari Lazzati, La Pira ,Dossetti, Mons. Roncalli ,Mons. Montini , Fanfani , Agostino Gemelli, Giovanni XXIII ,Scalfari e tanti altri che erano tutti edotti ed esperti del Diritto Romano ma, come vedremo, lo hanno stravolto e tradito (o perché non lo conoscevano o perché hanno rinunciato all’ uso della vera ragione piegandosi a una coscienza illuminata dalle nuove scienze che avrebbero risolto i problemi di giustizia e di sovraffollamento del pianeta che aveva già le sue basi nel pensiero ateo della Rivoluzione Francese) .. a noi interessa il processo spirituale che li ha portati alla fin fine a tradire culturalmente la Giustizia Divina rivelataci dalle Sacre Scritture. Potremmo chiudere subito questo discorso appellandoci alla mancanza di fede in Dio di costoro, ma non si capirebbe come è avvenuta . Sul piano politico-sociale a tradire il diritto naturale e la giustizia divina, fu la loro aperta adesione ai principi democratici, alla democrazia del popolo dopo il loro ripudio del regime fascista che quasi tutti appoggiarono in un primo momento perché rivelatosi capace di contrastare la diffusione dei regimi comunisti .. Dall’ altra parte nella stessa area culturale nel dopoguerra ,cioè a destra, tranne un Gedda ,cancellato con la morte di Pio XII ,c’era il nulla sul piano politico in Italia ; soltanto alcuni gruppi legati agli ex servizi segreti del regime e dei golpisti nostalgici del vecchio regime. Mentre la massoneria infiltratasi nei due campi avversi obbediva a servizi internazionali per rendere l’ Italia schiava di potenze straniere sia sul piano ideologico e sia sul piano politico economico . I cristiani più attivi sul piano culturale e politico o erano legati alla massoneria che cercava di infiltrare la Chiesa, riuscendoci, o erano devoti al socialismo e comunque cercavano ad ogni costo un dialogo con loro fino a scendere a compromessi ideologici coi loro esponenti atei e anarchici . Molti sacerdoti impegnati sul piano politico furono tutti condannati in Italia e all’estero fino a Pio XII, dopo parecchi diventarono eroi , mentre dentro la gerarchia serpeggiavano numerosissime figure sinistre tipo Giovanni XXIII e mons. Montini messo addirittura alla guida della FUCI a livello nazionale . Un Montini che vedeva nel cristianesimo una umanizzazione della divinità ; una umanità che Dio è venuto a rafforzare e valorizzare sempre di più con l’ Incarnazione del Verbo e che da sola e senza guida divina arriverebbe alla fine a realizzare il piano di Dio senza più la necessità di una predicazione e conversione perché ogni uomo è depositario di una verità nella sua coscienza e basterebbe appellarsi alla propria coscienza per salvarsi . Una verità che non sta più in Dio ma nell’ uomo stesso e nei suoi mezzi che unendosi e dialogando fra loro con la pace farebbe emergere le infinite possibilità sul pianeta e nell’ universo . Una verità ancora tutta da scoprire . E Cristo sarebbe venuto a potenziare questo piano dell’ uomo liberandoci dalla dittatura e dalla legge mosaica con la democrazia e la libertà. L’autorità non è una forza incontrollata, dice san Tommaso : è invece la facoltà di comandare secondo ragione e verità .-. E siccome non si può chiamare un uomo ladro se prima non commette il reato, non si poteva condannare con certezza nessuno di questi anche perché non avevano e non hanno una posizione ideologica chiara e precisa pur essendo stati educati sui vecchi modelli, li hanno rifiutati e condannati non appena hanno potuto, avendo la certezza di farla franca. Questi,quasi tutti si caratterizzavano per il rifiuto della precedente dottrina del Magistero Romano e contestavano gli interventi sociali dei papi nel regno della politica fino a Pio XII, interventi tutti legati alla Tradizione e alla dottrina dei Padri della Chiesa, anzi legati alle Sacre Scritture . Il problema più grosso per loro era il rifiuto della Chiesa conclamato in molte encicliche nei confronti della democrazia politica. Il popolo non è sorgente del bene e del male, il popolo non ha valori morali se non glieli si fa scoprire e lo si indirizza alla giustizia e questa giustizia sta solo in Dio..
“Nel giudicare non sarai mai né a favore del povero, né a favore del ricco ,ma giudicherai con giustizia “,dice la legge eterna . E se la giustizia è uguale per tutti , è uguale sempre anche per il povero, per il ricco e per chi ruba …… Questi rifiutano un’ autorità legata alla legge naturale che faccia da guida stabile nella vita politica di un popolo , un’ autorità che loro confondono con la dittatura inesorabile del fascismo e quindi agognano a una confusa libertà sociale che non esiste e non può esistere in ambito politico perché se la politica non è legata alla verità e quindi alla giustizia ,che sono valori eterni che non si trovano nel popolo ma in Dio, non si potrà mai arrivare a capo di nulla . Per venire al pratico un Don Dossetti chiedeva insistentemente a papa Pio XII di cambiare la dottrina cattolica circa la neutralità dei regimi nei confronti della Fede e della Chiesa Cattolica . Per la Chiesa i regimi erano neutrali e qualunque regime ci fosse dovevano adoperarsi per la giustizia e la verità del creato anzi far emergere il piano di Dio dichiarato fin dalla creazione dell’ uomo nelle Sacre Scritture . Essi credono che la democrazia che concede la libertà al popolo, è capace alla fine di rispettare la dignità umana e deve essere il regime prescelto e gradito a Dio e alla Chiesa che poi col dialogo con le altre forze si addiverrebbe col tempo alla giustizia e alla virtù . I cristiani dovevano essere il lievito nella massa e senza farsi trascinare dalla massa , quindi apertura totale della Chiesa nei confronti di qualsiasi vento di dottrina senza più barriere ideologiche . Alla verità si sarebbe poi arrivati con l’idealismo, con l’esistenzialismo e con il personalismo …..o con l’ermeneutica di Popper . Il Primo atto di Roncalli nei riguardi alla gerarchia fu l’elezione di Montini alla carica cardinalizia, dopo che era stato allontanato da Roma da Pio XII per le sue idee contrarie alla fede cattolica e per manifesta immoralità, una immoralità a cui si pretendeva dare basi ideologiche ……
Il problema sociale del secolo di ferro, ma già emerso verso la fine del ‘700 era l’affacciarsi di nuovi popoli sulla scena mondiale e il sovrannumero della popolazione mondiale e quindi il manifestarsi di gravi ingiustizie sociali di un modo legato ancora all’ agricoltura e alla pastorizia e che stava per diventare mondo industriale . Come regolare la giustizia sociale nelle grandi masse di lavoratori che per la fame fuggivano dai campi ed entravano a servizio nelle officine di nuovi padroni spietati e legati al solo profitto ? Come regolare la giustizia sociale nelle favelas brasiliane e nordamericane ? Come venire incontro a queste masse ? Come far fronte al numero sempre crescente della popolazione mondiale se le risorse del pianeta, a loro vedere, stavano per esaurirsi ? Come dialogare e convertire i nuovi popoli e nazioni non cristiane se radicati nell’ ignoranza e fanatizzati dai loro padroni, nazioni che hanno immense, infinite risorse ancora disponibili per il bene di tutti ? Questi cristiani più sensibili che avevano conosciuto e studiato la geografia politica del mondo cercarono di trovare una soluzione e la trovarono nelle scienze umane o rafforzando il concetto dell’ uomo che alla fine avrebbe risolto con le sue capacità tutti i problemi che si sarebbero posti e Dio li avrebbe aiutati in questa buona impresa ciclopica e pioniristica con l’ evoluzione delle scienze e della stessa natura , nonché con l’evoluzione della stessa dottrina cattolica alla quale loro stavano lavorando alacremente per stare al passo dei tempi . La vecchia teologia scolastica che partiva dalla legge naturale e dalla ragione e verità del creato voluto e mantenuto in vita da Dio momento per momento non andava più bene per spiegare il mondo ed era necessario ricorrere alle nuove scienze e dare un fondamento ad esse. La vecchia teologia, ad esempio, non risolveva il problema della sovrappopolazione e della scarsità delle risorse e quindi i nuovi papi tolleravano di tutto, non credendo più al piano di Dio per l’ umanità . La nuova teologia che tiene presente la scarsità delle risorse e colpevolizza gli uomini che prolificano e cerca l’ equa distribuzione affidata alle multinazionali e alle superpotenze trasnazionali , non vede , ad esempio, che il 90% del pianeta è ancora disabitato e che le terre non coltivate sono il 95% del pianeta e che non costruendo una portaerei e investendo quei soldi altrove si risolverebbe il problema idrico di tutte le popolazioni del centro africa . I cristiani più evangelici e democratici giustificano la democrazia in questo modo . Per il fatto che l’autorità deriva da Dio, non ne segue che gli esseri umani non abbiano la libertà di scegliere le persone investite del compito di esercitarla; come pure di determinare le strutture di poteri pubblici, e gli ambiti entro cui e i metodi secondo i quali l’autorità va esercitata. Per cui la dottrina sopra esposta è pienamente conciliabile con ogni sorta di regimi genuinamente democratico . Il regime democratico per questi, assegnerebbe al popolo la completa possibilità e libertà di eleggere come autorità chi gli pare senza alcuna regola morale se non quella della libertà stessa assoluta del popolo . Ma come fanno questi a conciliare la volontà del popolo con quella di Dio e delle sue leggi sante e giuste se non finendo col negare Dio stesso che annullerebbe la libertà dell ‘ uomo nella ricerca del benessere e della ricerca della verità ? Quale verità poi cercherebbero questi se non quella della loro scienza e coscienza? San Tommaso: "La ragione umana è norma della volontà, di cui misura pure il grado di bontà, per il fatto che deriva dalla legge eterna, che si identifica con la stessa ragione divina... È quindi chiaro che la bontà della volontà umana dipende solo più dalla legge eterna che non dalla ragione umana" . L’autorità non è una forza incontrollata: è invece la facoltà di comandare secondo ragione e trae quindi la virtù di obbligare dall’ordine morale: il quale si fonda in Dio, che ne è il primo principio e l’ultimo fine. "Lo stesso ordine assoluto degli esseri e dei fini che mostra l’uomo come persona autonoma, vale a dire soggetto di doveri e di diritti inviolabili, radice e termine della sua vita sociale, abbraccia anche lo Stato come società necessaria, rivestita dall’autorità, senza la quale non potrebbe né esistere, né vivere... E poiché quell’ordine assoluto, alla luce della sana ragione, e segnatamente della fede cristiana, non può avere altra origine che in un Dio personale, nostro Creatore, ne consegue la dignità dell’autorità politica è la dignità della sua partecipazione all’autorità di Dio. Per San Tommaso l’autorità, come si è detto, è postulata dall’ordine morale e deriva da Dio. Qualora pertanto le sue leggi o autorizzazioni siano in contrasto con quell’ordine, e quindi in contrasto con la volontà
di Dio, esse non hanno forza di obbligare la coscienza, poiché "bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini"; (At 5,29) in tal caso, anzi, l’autorità cessa di essere tale e degenera in sopruso.
"La legge umana in tanto è tale in quanto è conforme alla retta ragione e quindi deriva dalla legge eterna. Quando invece una legge è in contrasto con la ragione, la si denomina legge iniqua; in tal caso però cessa di essere legge e diviene piuttosto un atto di violenza" Il popolo e il concetto di democrazia ignorano del tutto questo problema e cercano solo di scavalcarlo .
In sintesi tutta l’ ideologia democratica ed ecumenica del dopoguerra deriva dal Codice di Malines (1924-26) per la soluzione dei problemi sociali che era un insieme direttive riflesse dalle encicliche sociali di Leone XIII.
Commentatore anonimo
Leone XIII aveva dichiarato che era legittimo eleggere con il voto le persone nelle cariche governative, senza peró prendere a pretesto questa forma di governo per scavalcare la legge naturale.
Michele Acquaviva condivide questo
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carlo eugenio rogers
Il comunismo nacque nella Chiesa per un malcontento degli ellenisti verso gli ebrei, perchè venivano trascurare le loro vedove in favore di quelle di Sion . Gli apostoli si ritirarono in preghiera e misero dei diaconi ad amministrare la carità e tra questi c'era Nicola un proselita di Antiochia .