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L'affetto e le parole di san Josemaría. Pubblichiamo il video completo di un incontro tenuto da san Josemaría a Santiago del Cile, il 5 luglio 1974, con centinaia di persone che lo accolsero per …Altro
L'affetto e le parole di san Josemaría.

Pubblichiamo il video completo di un incontro tenuto da san Josemaría a Santiago del Cile, il 5 luglio 1974, con centinaia di persone che lo accolsero per ascoltare le sue parole ricche di senso soprannaturale e di fede.

San Josemaría
Vita di san Josemaría Escrivá de Balaguer
Viaggi di Catechesi

Tag:Educazione,Fede,Povertà,Tertulia,Viaggi di catechesi
San Josemaría decise di lanciarsi in prima persona per confermare le persone nella fede e dar loro ragione della sua speranza. A partire dal 1970 fece lunghi viaggi di catechesi per diversi paesi del mondo.


Un incontro durante i viaggi di catechesi del 1974
Dal 1970, il fondatore dell’Opus Dei volle intraprendere lunghe catechesi itineranti in vari Paesi. Se fra i credenti si diffondevano il dubbio e l’incertezza, era il tempo di «scendere nell’arena», come amava dire, per fortificare nella fede e proclamare la buona dottrina a tante persone. Il metodo sarebbe stato quello a lui congeniale del contatto personale, che personale restava con ciascuno dei presenti, malgrado le folle che venivano ad ascoltarlo. Domande e risposte, battute e preghiere, episodi e verità proclamate a voce alta.

1970 in Messico

Con un gruppo di contadini messicani
Iniziò nel maggio 1970 in Messico, in concomitanza con il pellegrinaggio a Guadalupe. Ricevette molti gruppi di persone diverse. C’erano anche dei contadini dello Stato di Morelos, dove i fedeli dell’Opus Dei insieme ad altre persone avevano fondato delle scuole agricole. A loro diceva: «Tutti, voi e noi, siamo preoccupati che possiate migliorare, che usciate da questa situazione, in modo da non avere preoccupazioni economiche… Cerchiamo anche che i vostri figli acquistino cultura: vedrete come tutti insieme ci riusciremo e che coloro che hanno talento e desiderio di studiare arriveranno molto in alto. All’inizio saranno pochi, ma con gli anni… E come faremo? Come chi fa un favore?… No, figli miei, questo no! Non vi ho detto che siamo tutti uguali?».

1972 nella Penisola Iberica

Nel 1972 fu impegnato in un giro di due mesi in diverse città della Spagna e del Portogallo, con programmi fitti di incontri di ogni tipo, di cui è rimasta testimonianza filmata. Fu un viaggio spossante, che contrasta con la forza d’animo che il Padre emana nei filmati. Si sottoponeva alle più svariate domande, rispondeva con garbo, con simpatia, con la semplicità di un catechista ma con la dottrina di un teologo e la fede di un santo. La gente gli faceva domande sui sacramenti, sulla devozione alla Madonna, sulla preghiera, sulla famiglia, sulle questioni, insomma, che in genere venivano dibattute nell’opinione pubblica non senza che ne derivasse perplessità nelle anime.

«Negli incontri con nostro Signore gli apostoli trattavano di tutto:in multis argumentis, dice la Sacra Scrittura. I nostri incontri hanno questo sapore evangelico: sono un modo incantevole di parlare della dottrina e della pratica della dottrina diCristo, in famiglia. Vedete che non esagero quando dico che l’Opus Dei è una grande catechesi».

Mentre benedice il bebé di una madre di famiglia in Argentina
Incoraggiava le persone a fare domande «impertinenti» e molti non se lo facevano ripetere.
«Padre, come celebra la Messa e come fa il ringraziamento della comunione?».
«Questi vogliono che mi confessi in pubblico!».
Ma rispondeva, parlando del suo impegno per prolungare il ringraziamento fino e mezzogiorno e da quel momento in poi prepararsi alla Messa successiva. Chi chiedeva aveva ottenuto un suggerimento stimolante.

«Padre, quali virtù ritiene più importanti per un insegnante?».
«Servono tutte, ma soprattutto devi manifestare ai ragazzi una grandissima lealtà».

«Padre, come aiutare gli amici a recuperare la fede che dicono di avere perso?».
«Se hanno avuto veramente la fede, forse non l’hanno persa. Può darsi che sopra la fede ci sia adesso un guscio, e un altro e un altro ancora: una serie di strati di indifferenza, di letture mal digerite, forse di ambienti e di consuetudini deviate. Ti consiglio, prima, di pregare».

«Padre, qualcuno dice che bisognerebbe insegnare tutte le religioni ai bambini affinché scelgano da grandi…».
E via di questo passo con domande e risposte di sorprendente spontaneità. La sua predicazione in quelle settimane raggiunse più di centocinquantamila persone. E in ogni città volle anche visitare alcuni monasteri di clausura per testimoniare il suo amore per la vita contemplativa e chiedere preghiere alle religiose.

1974 in Sud America

San Josemaría, sofferente per l’altitudine, mentre sale sul volo per il Venezuela
Tra maggio e agosto 1974 compì un viaggio in America del Sud: Brasile, Argentina, Cile, Perù, Ecuador e Venezuela. Di nuovo voleva confermare le anime nella fede, nell’amore allaChiesae al Papa, e nella fedeltà al Magistero. Gli incontri furono dappertutto numerosi e molto affollati, come testimoniano le immagini filmate. In Perù un grave disturbo bronchiale lo costrinse a letto con evidente preoccupazione dei medici. Benché non ancora rimesso del tutto, volle riprendere la predicazione. Quando il primo agosto arrivò in Ecuador, ilsorocheomal de alturalo colse con inusitata violenza e i medici gli prescrissero di sospendere l’attività. Ma si sforzò, sia lì che più tardi in Venezuela, per prendere parte a diversi incontri nonostante la febbre alta.

1975, di nuovo in America

Nel febbraio 1975 tornò in America. Visitò il Venezuela e il Guatemala. In quest’ultima tappa cadde di nuovo malato: era rimasto talmente senza forze che fu costretto a porre fine al viaggio prima del previsto.

Conversione

In tutti gli incontri americani insistette sulla necessità della conversione, ponendo l’accento sul ricorso frequente allaconfessione sacramentale. Diceva che se anche una sola persona si fosse confessata, avrebbe giudicato utile il proprio viaggio.

Una famiglia cristiana

Orme sulla neve

Gli anni del seminario

Tra i poveri e gli ammalati

La fondazione dell’Opus Dei

I primi anni

Guerra civile

Ricominciare

Al servizio dei sacerdoti

Viaggio a Roma

Gioie, dolore, fiducia

L’espansione

Di cento anime, ce ne interessano cento

Il Concilio Vaticano II

Anni difficili

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Incontri filmati con i sacerdoti
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Links di interesse+ Scritti del Fondatore dell‘Opus Dei
+ Sito ufficiale dell‘Opus Dei
+ Bollettino ufficiale della Prelatura
+ Istituto Storico San Josemaría Escrivá de Balaguer
+ Canale di san Josemaría su youtube
+ Twitter di San Josemaria Escriva
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San Josemaría
Vita di san Josemaría Escrivá de Balaguer

Josemaría Escrivá nasce in Spagna il 9 gennaio 1902 e muore a Roma, il 26 giugno 1975. Il 2 ottobre 1928, Dio gli fa vedere l’Opus Dei

1902 - 1914
Una famiglia cristianaRicordava con gratitudine come i suoi genitori lo avessero iniziato, poco per volta, alla vita cristiana.

1914 - 1918
Orme sulla neve
Può meravigliare che un motivo così banale —qualche impronta sulla neve— basti ad un adolescente per prendere una decisione così importante: donare a Dio la propria vita; ma questo è il linguaggio con cui Dio è solito chiamare gli uomini e così sono le risposte, i segni della fede, delle anime generose che cercano Dio sinceramente.

1918 - 1925
Gli anni del seminario
Perchè mi faccio sacerdote? Il Signore vuole qualcosa; che cosa? E con un latino di scarsa latinità, ripeteva: Domine, ut videam! Ut sit! Ut sit! Che avvenga ciò che tu vuoi ed io ignoro..
28 marzo 1925, Josemaría sacerdote

1925 - 1928
Tra i poveri e gli ammalatiTra i poveri e gli ammalati, gli ignoranti, i diseredati, i bambini, trovava la forza per portare a compimento l’immenso progetto che il Signore aveva messo quel giorno sulle sue spalle. Fu la scuola del dolore in cui temprò la sua anima.

1928
La fondazione dell’Opus Dei“Avevo ventisei anni, grazia di Dio e buon umore, e niente di più. E dovevo fare l’Opus Dei”.

1928 - 1936
I primi anni
Anni 1928, 1929, 1930... San Josemaría doveva portare a termine quel volere divino, ma non aveva persone preparate, né mezzi economici o mecenati per realizzarlo. Non gli mancava ottimismo né sicurezza assoluta che l’Opera fosse di Dio. Ma le difficoltà erano tante.

1936 - 1939
Guerra civileOltre alla guerra fratricida, si era risvegliata una forte persecuzione religiosa, una delle più sanguinose della storia della Chiesa.

1938 - 1945
RicominciareUltimato il passaggio dei Pirenei, dopo un breve periodo trascorso a Pamplona, si stabilì a Burgos. Da lì, in mezzo a numerose ristrettezze, in un paese devastato, sviluppò un intenso apostolato.

1939 - 1946
Al servizio dei sacerdoti
"Cominciai a predicare molti, molti corsi di ritiro spirituale – allora duravano sette giorni – in diverse diocesi di Spagna. Ero molto giovane, e avevo una vergogna tremenda."

1946
Viaggio a RomaCristo, Maria e il Papa erano i grandi amori della sua vita. E ora finalmente era lì, molto vicino al Vice-Cristo, quella notte dal 23 al 24 giugno 1946.

1946 - 1951
Gioie, dolore, fiducia"Sapete perché l’Opera si è sviluppata tanto? Perché l’hanno trattata come un sacco di frumento: le hanno dato colpi, l’hanno maltrattata, ma il seme è così piccolo che non si è rotto; anzi, si è sparso ai quattro venti, è caduto in tutti i crocevia umani, dovunque ci fossero cuori affamati di Verità, ben disposti, e adesso..."

1946 - 1951
L’espansione
Dal 1946 al 1960 l’Opus Dei cominciò il lavoro apostolico in diversi paesi: Portogallo, Italia, Gran Bretagna, Francia, Irlanda, Stati Uniti, Kenia, Giappone, sono solo alcuni.
Il diabete era causa di fortissimi disagi per il Padre. Aveva un costante mal di testa, soffriva molto la sete, era in sovrappeso, oltre ai capricciosi disturbi di questa malattia.

1952 - 1970
Di cento anime, ce ne …