19 Maggio. SOLENNITÀ DI PENTECOSTE. La Pentecoste, dopo la Santa Pasqua, è forse una delle Festività più importanti per la Chiesa Cattolica. Essa celebra la discesa dello Spirito Santo, Terza Persona …Altro
19 Maggio.
SOLENNITÀ DI PENTECOSTE.

La Pentecoste, dopo la Santa Pasqua, è forse una delle Festività più importanti per la Chiesa Cattolica.
Essa celebra la discesa dello Spirito Santo, Terza Persona della Santissima Trinità, avvenuta dopo la Resurrezione di Cristo Gesù e, in un certo senso, la nascita stessa della Chiesa.
In origine coincideva con la Festa ebraica della Shavout, una particolare celebrazione di ringraziamento, con cui si festeggiava il raccolto nel periodo seguente la Santa Pasqua.
Gli ebrei, in questa ricorrenza, ringraziavano Dio per i frutti che la terra aveva donato loro.
In un secondo tempo, divenne anche la ricorrenza in cui si celebrava la consegna delle Tavole della Legge a Mosè sul Monte Sinai.
Oggi i Cattolici festeggiano la Pentecoste 50 giorni dopo la Santa Pasqua.
Il ricordo della festività ebraica rimane, soprattutto, per quanto riguarda l’atteggiamento di ringraziamento, con cui i fedeli si rivolgono a Dio.
Anche nel caso della Pentecoste Cristiana, infatti, si parla di un grande e prezioso Dono che Dio Ha voluto fare a ogni credente, ovvero la Grazia dello Spirito Santo.
Nel secondo Capitolo degli “Atti degli Apostoli” si racconta di come la Santissima Vergine Maria e gli Apostoli si fossero riuniti per festeggiare la Pentecoste, con un consueto pellegrinaggio a Gerusalemme, così come molti ebrei.
Lo Spirito Santo discese su di loro in forma di un rombo dal Cielo e di lingue di fuoco, che lambirono ciascuno di loro.
Da quel momento essi sarebbero stati in grado di parlare qualsiasi lingua.
Le qualità salvifiche e di santificazione dello Spirito Santo assumono un significato di unificazione e ispirazione per gli Apostoli, che dopo questo incontro miracoloso sentono di dover iniziare, a tutti gli effetti, la loro Missione, per la formazione della Chiesa.
Prima di questo episodio lo Spirito Santo non era stato descritto come Persona Divina.
Solo nel Nuovo Testamento, a una visione della Spirito di Dio, come Forza impersonale, Che plasma le sorti dell’Universo, si affianca il culto della Sua personalità; per cui lo Spirito Santo diventa una personificazione dell’Amore di Dio, della Sua Volontà consolatoria nei confronti dei Suoi figli, dell’infinita saggezza con cui ammaestra i Discepoli di Gesù, affinché si facciano promotori di Verità e Salvezza tra gli uomini.
Esso viene spesso raffigurato come una “colomba bianca”, o come le lingue di fiamma, che avrebbero toccato la Vergine Maria e gli Apostoli.
Lo Spirito Santo infonde, in coloro i quali ne sono investiti, molteplici doni: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timore di Dio.
Tutti i fedeli ne sono beneficiati, prima tramite il Battesimo, poi con la Cresima.
La Pentecoste è anche chiamata “Pasqua delle Rose” per un’antica tradizione, diffusa prevalentemente in Italia.
Durante la Celebrazione della Santa Messa Pentecostale si facevano piovere petali di rose sui fedeli, per ricordare la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli.
Da qualche anno, tale tradizione è stata ripresa al Pantheon di Roma, dove si svolge una commemorazione estremamente suggestiva.
Il simbolismo della Rosa è molto forte, i suoi petali sono orientati verso un unico centro, da cui tutti prendono la vita: è simbolo di unità, immagine perfetta dello Spirito Santo, Che anima e nutre tutti gli uomini.
DIDASCALIA:
La Chiesa dello Spirito Santo, detta "Dei Napoletani", a Roma.
Essa, per cinquant’anni, a partire dal 1934, è stata la Chiesa nazionale del Regno delle Due Sicilie.
Fu quindi la casa cristiana a Roma dei nobili Borbone, nonché il punto di riferimento della Comunità napoletana dell’Urbe.
È una delle tante e meravigliose chiese italiane dedicate allo "Spirito Santo".