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zagormau
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Le famiglie in cui si prega sono come le aiuole di un giardino; del profumo dei loro fiori si rallegra il paradiso. LA PREGHIERA UNISCE LE ANIME A DIO E FRA LORO 14 Gennaio 1975 Figli miei, cari al …Altro
Le famiglie in cui si prega sono come le aiuole di un giardino; del profumo dei loro fiori si rallegra il paradiso.

LA PREGHIERA UNISCE LE ANIME A DIO E FRA LORO

14 Gennaio 1975

Figli miei, cari al mio cuore più di me stessa, sia pace a voi e grazia.
La mia presenza qui è in modo particolare un'approvazione per quanto fate ed è un incitamento a continuare a dare alla preghiera quell'importanza che merita. Non importa che molti disprezzino la preghiera e la chiamino un perditempo. Non importa se molti sopravvalutano l'azione perché la ritengono indispensabile. Voi sappiate che chi prega compie non solo l'azione più importante della vita, ma compie anche verso l'umanità intera un vero atto di carità e di bontà che sarà ripagato nel cielo.
Certamente chi non ha fede vuol agire da sé, e ritiene di fare grandi opere solo perché sa dire qualche parola in favore dei lavoratori o dei poveri; ma costoro sono in errore, e se le buone parole possono avere la loro utilità quando sono pronunciate a tempo e luogo e quando servono a costruire, certamente non sono tutto.
Chi è che regge il mondo? Chi può impedire il male? Chi può dare conforto ai sofferenti? Chi può aiutare e sostenere i deboli nella vita? È Dio, che tutto vede e che interviene sempre secondo la necessità. Dio resiste solamente ai superbi, e davanti all'uomo che vuol fare tutto da sé, rimane come ad osservare. Dio rispetta la libertà di tutti, e dove non è desiderato Egli non fa sentire la sua presenza.
Che fa l'uomo che non prega? Esclude Dio, ed Egli rimane come assente, anche se la sua stessa immensità non gli permette di assentarsi. Se poi lo si esclude per mancanza di fede o per odio considerandolo come un nemico, lo si addolora. Il suo dolore è grande ma riguarda voi, sue creature, poiché vorrebbe beneficare tutti e si sente allontanato.
Ci può essere qualcuno fra voi che asserisce di aver pregato tanto e di non aver avuto risposta da Dio. Succede molte volte che voi chiedete guarigioni e sistemazioni di cose che vi sembrano indispensabili e urgenti, ma non lo sono per noi, per cui o viene negata una grazia o viene ritardata. Sappiate però che ogni preghiera ha la sua risposta immediata e, se non vi viene concesso ciò che chiedete, vi viene dato ciò che in quel momento è più necessario.
Dono meraviglioso quello della preghiera, che serve ad unire le anime a Dio e fra loro in una mutua carità. Le famiglie in cui si prega sono come le aiuole di un giardino; del profumo dei loro fiori si rallegra il paradiso. La preghiera serve a mantenere quella perfetta unione spirituale, morale e fisica, che fa della famiglia una bella unità. Quando i genitori uniti ai loro figli pregano, si danno vicendevolmente un esempio di fede.
Anche nella casa di Nazareth si pregava e il canto dei salmi veniva alternato con la recita del Padre nostro. Si recitavano anche preghiere spontanee e si passavano in adorazione di Dio molte ore notturne. Gesù spesso si ritirava sul monte o in luogo solitario a pregare e a colloquiare col Padre suo. Vi era un legame di fede che univa i nostri cuori ed è quello che deve unire i vostri. Quando le verità della fede sono l'alimento della vostra mente, quando i familiari sono tutti tesi verso l'unica sorgente, tendono ad un'unica meta, la famiglia cristiana diventa un paradiso anticipato.
Ma vi è un altro legame che deve unire i membri di una famiglia: è l'amore, che passa come una scintilla ad alimentare la fiaccola di ciascuno; è quella donazione reciproca e quel sacrificarsi gli uni per gli altri in un altruismo senza misura. Se sapete dimenticare voi stessi per alleviare i bisogni degli altri, voi, quasi inconsciamente, vi sentite con una sovrabbondanza di forza per cui non vi pesa più il sacrificio. Così era la mia famiglia e, mentre lo sposo mio fedelissimo non aveva che premure per Gesù e per me, Gesù ci dava il suo bene infinito così da farci traboccare il cuore d'amore. Io mi prodigavo perché ad essi non mancasse nulla, proprio nulla, anche quando l'estrema povertà ci faceva mancare perfino il necessario.
Vi spiego, figli, e parlo alle mamme in modo particolare. Quando la vostra disponibilità nell'andare incontro a tutti e la vostra serenità non vengono a mancare, anche se dovete rinunciare alla vostra volontà, non è vero che riuscite a mantenere l'armonia e la pace che sono così care a tutti? Così, in tante piccole delicatezze fatte ad uno o all'altro membro della famiglia, non è vero che potete manifestare la vostra tenerezza e impedire che avvengano tante rotture?
Figli, abbiate di mira l'unione spirituale e affettiva della vostra famiglia. Sarà dopo questo esempio da voi dato che potrete ammonire con cautela e con garbo. Se la vostra presenza in famiglia è indispensabile, non esitate a lasciare anche questi incontri col cielo, poiché sarò io stessa che verrò a pregare con voi.
Voi fate parte di una bella famiglia spirituale, che io stessa dirigo, istruisco e alimento coi miei insegnamenti; ma quando vere necessità vi tengono assenti, io vengo a farvi visita e vi comunico i miei doni. Anche qui dovete mantenere quella dirittura e quell'ordine, quella disciplina e quella correttezza che vi fanno gustare la compagnia gli uni degli altri. Se vi capita di non capirvi, andate dalla vostra mamma spirituale e conciliate le parti. Vi ripeto, tutto deve essere armonia, poiché chi danneggia questa bella famiglia che io ho costruito, fa soffrire il mio cuore.
Eccovi spiegato perché oggi, Gesù, Giuseppe e io, vi abbiamo dato benedizioni e grazie. Sì, vogliatevi bene e non lasciatevi ingannare dalle false teorie che si vanno diffondendo. Sappiate distinguere e difendervi.
Vi abbraccio tutti. Arrivederci!

MARIA MADRE E MAESTRA 12. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia