*Il PRIVILEGIO DEI PICCOLI DI SPIRITO* Ascoltiamo Don Dolindo Perché le anime non corrispondono alle Grazie del Signore? *Perché presumono di sé stesse, si gonfiano vanamente, indagano con superba …Altro
*Il PRIVILEGIO DEI PICCOLI DI SPIRITO*
Ascoltiamo Don Dolindo

Perché le anime non corrispondono alle Grazie del Signore? *Perché presumono di sé stesse, si gonfiano vanamente, indagano con superba tracotanza quello che dovrebbero adorare e praticamente rifiutano la luce delle Divine Misericordie* . Il Vangelo non si può intendere dai cosiddetti “grandi” del mondo, *perché essi hanno la testa come intontita dalle loro meschinità, e sono avvolti dalla fitta cortina delle loro idee.*
Gesù, perciò, si compiace dei piccoli di spirito che, in realtà, sono grandi, e ringrazia il Padre di aver loro rivelato i Misteri della Verità e dell’Amore celati ai cosiddetti sapienti della terra. *La Sapienza e la prudenza umana è come nebbia che si leva all’orizzonte e impedisce il diffondersi dei raggi del sole* ; gli uomini la credono Sapienza ma, in realtà, è stoltezza innanzi a Dio. Ne sa più un umile contadino, pieno dello spirito del Signore che un dotto filosofo, il quale si perde nei vortici delle sue fantasie. *Questo è un punto importantissimo e fondamentale per andare a Dio,* e Gesù mostra in sé stesso la grandezza di questo principio: Egli si è umiliato e fatto piccolo per amore, e tutto gli è stato dato dal Padre; è povero innanzi al mondo, ma è ricchissimo innanzi a Dio, perché il tutto donatogli dal Padre è il Suo Verbo che termina la natura umana.
*Il Verbo è la conoscenza del Padre ed è la Sapienza infinita che lo conosce;* il Verbo e il Padre sono perfettamente uguali, benché realmente distinti.
Il Padre conosce se stesso e genera il Verbo nella Sua infinita semplicità, e il Verbo, Conoscenza del Padre, lo glorifica in una luce infinitamente semplice.
È dunque la semplicità che trionfa nell’oceano della luce infinita ed è attraverso la semplicità che questa luce si comunica. Il Padre la comunica ai piccoli, e il Figlio la comunica a chi vuole; siccome la Sua Volontà è fonte di bene, così è chiaro che la comunica non a capriccio, ma diffondendo il bene con la Sua Volontà, salvando e redimendo. Il bene raggiunge la creatura nel sacrificio e il sacrificio avvicina la creatura al Sommo Bene, e per questo Gesù invita a sé tutti i sofferenti per ristorarli col Dono della luce e dell’Amore di Dio.

*QUANDO I DONI RICEVUTI NON PRODUCONO ALCUN FRUTTO*

Il *Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo* (1882-1970) in un suo libro sui Doni dello Spirito Santo *fa un esempio molto convincente e chiarificatore* .
La questione riguarda il perché, *ricevendo la Cresima ma senza esercitare la vita cristiana* e per giunta vivendo in stato di peccato, i Doni che si sono ricevuti non producano alcun frutto. Ebbene, Don Dolindo fa l’esempio di una gru che sta in un porto. *Se questa non viene accesa e guidata da un uomo,* essa sta lì, potenzialmente capace di sollevare pesi enormi, ma resta immobile ed inutile. *Occorre che ci sia un uomo che l’accenda e che in cabina muova i tasti precisi e la guidi.* Allora sì che la gru svolgerà la sua funzione sollevando pesi che nessun uomo con le sole sue forze potrebbe mai sollevare. *Fuor di metafora:* la gru rappresenta i Doni che si ricevano nella Cresima.
*L’ uomo che governa la gru è la volontà del cresimato di corrispondere alla Grazia e quindi di vivere da buon cristiano.* Solo così si possono fare operare i Doni che permetteranno al cristiano di compiere cose che da solo non potrebbe mai compiere. D’altronde basterebbe pensare a tanti intellettuali, che hanno anche letto biblioteche intere, ma che affermano delle emerite corbellerie e non se ne accorgono. *Non se ne accorgono perché non riescono a far operare il Dono della Sapienza in quanto la loro vita è una vita di peccato.*