Commento di un sacerdote cattolico

Commento di un sacerdote cattolico

COMMENTO


Le parole di questa umile sposa, che riflette il pensiero di tanti membri del Popolo di Dio, non vanno sottovalutate.

I Pastori, posti a capo della Chiesa, sono maestri della fede e rappresentanti di Cristo, e a loro è dovuto ossequio e obbedienza da parte dei fedeli.

Ma i rapporti con i Pastori non devono essere improntati a pura passività e sudditanza. I fedeli hanno il diritto di manifestare ad essi, con quella libertà che si addice ai figli di Dio, le loro necessità soprattutto spirituali, i loro desideri e il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa, come insegna il Concilio Vat. II (LG, 37).

I Pastori hanno il dovere di ascoltarli e di venire loro incontro con paterna comprensione, perché dovranno rendere conto delle loro anime a Dio, come dice sempre il Concilio (LG, 27).

Infine i fedeli, come stabilisce il Diritto Canonico, “hanno il diritto di ricevere dai sacri Pastori gli aiuti che derivano dai beni spirituali della Chiesa, soprattutto dalla Parola di Dio e dai Sacramenti” (can. 213).

Perciò l’ammonimento, che questa fedele laica rivolge ai Pastori, a non deviare dalla dottrina della Chiesa basata sulla Parola di Dio, creando sconcerto e confusione tra i fedeli, e a non privarli dei Sacramenti, cedendo alle ingerenze dello Stato nella vita della Chiesa e nella liturgia, è giusto.

Un sacerdote cattolico

A S.E. Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano - Considerazioni del…

Tratto dal Sito A difesa della vera Fede Cattolica google.com/view/a-difesa-vera-fede-cattolica/home-page