Fatima.
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IL MIRACOLO DEL QUADRO DELL'ADDOLORATA DI CAMPOCAVALLO

by Fr. John Francesco Maria Lim Posted onJune 16, 2021

Il 16 giugno 1892, giorno del Corpus Domini, l’immagine sudò lacrime. Il giorno seguente, 17 giugno, sotto gli occhi di diversi e autorevoli testimoni, la Vergine raffigurata nel quadro mosse gli occhi; il prodigio continuò per dieci anni consecutivi.

Campocavallo è il nome di una frazione-quartiere che si estende nella vallata del fiume Musone non molto lontana dalla città comunale di Osimo (Ancona). La storia di questa piccola borgata si situa alla fine del 1800, anche se le sue origini sono molto più antiche (almeno per il nome Campocavallo). Eccettuata una rustica chiesetta e una bettola, non vi erano abitazioni nei pressi del quadrivio. Però la pianura era cosparsa di case coloniche.

Zona Campocavallo inzio 1900
Ogni podere aveva i suoi filari di pioppi, cui si accoppiavano le viti. Nei pressi della casa, pollaio, conigliera e porcile. Oche, anitre, galline e tacchini, convivevano insieme e, insieme, percorrevano prati e campi in cerca di cibo. Nell’interno della casa era la stalla e i corsi d’acqua erano sempre alimentati. Il Musone era un fiume degno di tutto rispetto.
Questo stato si mantenne fino alla seconda guerra mondiale. Oggi l’ambiente è totalmente e radicalmente mutato: case coloniche vuote, piante quasi tutte abbattute; troppe fabbriche al ridosso delle case. Solo movendosi verso il fiume Musone si ha una pallida idea della vecchia Campocavallo.
Alla fine del 1800 non era altro che un crocevia tra Jesi, Loreto, Castelfidardo e Recanati, munito di una chiesetta. In essa era stata posta da don Sorbellini un’immagine oleografica della Madonna Addolorata, ottenuta dietro compenso da un mercante ambulante.
Il 16 giugno 1892, giorno del Corpus Domini, l’immagine sudò lacrime. Il giorno seguente, 17 giugno, sotto gli occhi di diversi e autorevoli testimoni, la Vergine raffigurata nel quadro mosse gli occhi; il prodigio continuò per dieci anni consecutivi. Subito la notizia del prodigio fece riversare a Campocavallo pellegrini e fedeli provenienti da tutta Italia e anche dal resto d’Europa.
L’edificazione del santuario fu subito affidata da Don Sorbellini all’architetto osimano Costantino Costantini nel 1892. La prima pietra venne posata il 10 dicembre del 1892. I lavori della chiesa vera e propria si svolsero con rapidità e si conclusero nel 1905. Il 21 settembre 1905 il Santuario venne consacrato e tre giorni dopo dedicato alla Madonna.
Il 25 settembre 1932 avvenne l’incoronazione dell’immagine con una solenne celebrazione. La mattina del 30 marzo del 1938, quando il custode aprì il Santuario, si accorse che il quadro era stato rubato. Lo stesso venne ritrovato in tarda mattinata, poco distante, lacerato in vari punti a causa dello strappo dei preziosi gemmi che lo ornavano.


Immagine della Madonna Addolorata prima del furto
Nel 1948 arrivò nel Santuario l’Ordine dei Servi di Maria. Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1976 una nuova banda di ladri rubò il quadro. Anche questa volta venne ritrovato lacerato ulteriormente. Nell’autunno del 1986 i Servi di Maria lasciarono il Santuario per cedere il posto al Clero diocesano. Così arrivò don Paolo Sconocchini. Dal 2001 il santuario è custodito dai Francescani dell’Immacolata. Dal 2005 al 2007 sono stati eseguiti, imponenti lavori di ristrutturazione. Oggi il santuario domina il centro della trafficata frazione, affiancato dal pregevole campanile.
All’interno il santuario è posto in tre navate, divise da dieci pilastri e sei colonne. La pianta è a croce latina. Nell’edicoletta marmorea dell’abside domina la figura di Nostra Signora dei Sette Dolori. Nel Santuario sono presente diverse cappelle: la cappella di San Vincenzo Ferreri (con le vetrate di Santa Rosa da Lima, San Domenico e Santa Caterina da Siena); la cappella di Sant’Antonio di Padova (con le vetrate di San Francesco, Papa Leone XIII e Sant’Antonio di Padova) e la cappella del Crocifisso. Sono presenti anche numerose statue di rara bellezza: dell’Addolorata, di Sant’Antonio Abate, di Sant’Antonio di Padova, di San Giuseppe sposo di Maria, un bellissimo Sacro Cuore di Gesù, la statua di San Vincenzo Ferreri e quella di Sant’Isidoro agricoltore. Sulla cima della cupola svetta, protetta a sua volta da una seconda semi-sfera, una statua della Madonna.

A Campocavallo, fin dal 1939, nel mese di agosto si celebra la Festa del Covo. Il cosiddetto covo, espressione della fede e della cultura contadina della zona, è un carro che presenta una costruzione fatta quasi interamente da spighe di grano intrecciate. Viene portato in processione in onore della Vergine e ogni anno rappresenta una diversa immagine di carattere religioso.

PREGHIERA alla Beata Vergine Addolorata di Campocavallo
O Vergine Addolorata, che tante volte avete abbassato i vostri santissimi occhi verso i vostri devoti e li avete rialzati come per offrire a Dio le loro preghiere, vogliate benigna ascoltarci, o Madre di Misericordia ed otteneteci quanto fervorosamente imploriamo…
Difendete la Santa Chiesa da tutti i suoi nemici, proteggete il Vicario di Gesù Cristo e conservateci il dono della Fede che il mondo si sforza di strapparci in questi tempi burrascosi. Liberate le anime sante del Purgatorio, specialmente quelle che furono più devote dei vostri Dolori e della passione di Gesù. Consolate gli afflitti e otteneteci la pace che è il sospiro di tutti i cuori, e nella pace si dilati sempre più su questa terra il regno di Dio. O cuore trafitto da sette spade, siate la mia consolazione. Amen


Fonti:
Shrine of Our Lady of Sorrows |;
Santuario B.V. Addolorata Campocavallo di Osimo (AN) – tel. 071-7133003

Santuario della Madonna di Campocavallo - Wikipedia
ADDOLORATA DI CAMPOCAVALLO - Maria Regina dell'universo ✞ ☧ (Biscobreak gusto paradiso)


I SETTE DOLORI DI MARIA

La Madre di Dio rivelò a Santa Brigida che, chiunque reciti sette "Ave Maria" al giorno meditando sui suoi dolori e sulle sue lacrime e diffonda questa devozione, godrà dei seguenti benefici:
- La pace in famiglia.
- L'illuminazione circa i misteri divini.
- L'accoglimento e la soddisfazione di tutte le richieste purché siano secondo la Volontà di Dio e per la salvezza della sua anima.
- La gioia eterna in Gesù e in Maria.


1° dolore: La rivelazione di Simeone. Ave Maria
2° dolore: La fuga in Egitto. Ave Maria
3° dolore: Lo smarrimento di Gesù dodicenne nel Tempio di Gerusalemme. Ave Maria
4° dolore: L'incontro con Gesù sulla via del Calvario. Ave Maria
5° dolore: La crocifissione, la morte, la ferita al costato e la deposizione sul Calvario. Ave Maria
6° dolore: La deposizione di Gesù tra le braccia di Maria sotto la croce. Ave Maria
7° dolore: La sepoltura di Gesù e le lacrime e la solitudine di Maria. Ave Maria


LA FESTA DEL COVO DI CAMPOCAVALLO

A Campocavallo, fin dal 1939, nel mese di agosto si celebra la Festa del Covo. Il cosiddetto covo, espressione della fede e della cultura contadina della zona, è un carro che presenta una costruzione fatta quasi interamente da spighe di grano intrecciate. Viene portato in processione in onore della Vergine e ogni anno rappresenta una diversa immagine di carattere religioso.







Beata Alexandrina da Costa
si nutrì per 13 anni di sola Eucaristia


Gesù singhiozzando le disse:
♦“Guarda il mio Cuore Divino squarciato: è il peccato, è il piacere della carne, è il peccato e il mondo. Il mio cuore divino chiede amore; i crimini del mondo, le iniquità richiedono, esigono la riparazione. La esigono i peccati di lussuria, le iniquità degli sposi, delle anime consacrate a me, la esigono le vanità. A quale scopo tanto sperpero? Questo sperpero grida al Cielo. Ciò che si spreca in vanità estinguerebbe la fame a tutti gli affamati, vestirebbe tutti gli ignudi; dillo al mondo! Diffondi le mie lagnanze. Satana si è incarnato nella vanità, nella lussuria e nella disonestà. Vi è Satana nella donna e nell’uomo di oggi che vivono senza pudore una vita provocante. L’impurità è una finestra aperta che dà l'entrata a tutti i peccati mortali. Tanta innocenza perduta, tanta vita rubata al Cielo prima della sua esistenza sulla terra”.
♦ “Io sono ferito persino da un grande numero di anziani e di vecchi. Che orrore! Che orrore! Tutto è fango! La catena più forte che lega più anime a Satana è la carne e l’impurità. Solo la catena del più grande amore e della più grande purezza può spezzarla e strapparle dagli artigli di Satana”.
♦
Coloro che al ricordo delle Mie Piaghe uniranno quello dei dolori della Mia Madre benedetta e per essi ci chiederanno grazie sia spirituali che corporali, hanno la Mia promessa che saranno accordate, a meno che non siano di danno per la loro anima. Nel momento della loro morte condurrò con Me la Mia Santissima Madre per difenderli».

♦ La Madonna alla beata Alexandrina da Costa
"Figlia mia, parla alle anime, dì loro che tutte le cose che siano chieste a Gesù nel mio nome e in nome delle anime del Purgatorio tutte, tutte, anche la conversione dei peccatori, saranno concesse".
♦ Si dannano solo quelli che non vogliono salvarsi.

Testi tratti dal diario della Beata Alexandrina Maria da Costa



ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA'
Teresa Zattarin
Quello che mi è rimasto impresso nel leggere in un libro la storia di Alexandrina una frase che
Gesù le aveva detto... (come la ricordo)..che Dio all'inizio per salvare Noè e la sua famigli gli
veva ordinato di costruire l'arca...ma che alla fine dei tempi... Dio aveva preparato una nuova
Arca per la salvezza degli uomini... il Cuore Immacolato di Maria... Coloro che si fossero
consacrati al Suo …Altro
Quello che mi è rimasto impresso nel leggere in un libro la storia di Alexandrina una frase che
Gesù le aveva detto... (come la ricordo)..che Dio all'inizio per salvare Noè e la sua famigli gli
veva ordinato di costruire l'arca...ma che alla fine dei tempi... Dio aveva preparato una nuova
Arca per la salvezza degli uomini... il Cuore Immacolato di Maria... Coloro che si fossero
consacrati al Suo Cuore Immacolato, sarebbero entrati in questa Nuova Arca di Salvezza!