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CASO MANELLI – SEQUESTRO ADRIANA PALLOTTI – MESSAGGIO ALLE ECC. REV.ME MONS. M. CASTORO E G.B. PICHIERRI. CASA DI PREGHIERA PER IL REGNO DELLA DIVINA VOLONTÀ SAN GIOVANNI ROTONDO LÌ 25 LUGLIO 2016 «IL …Altro
CASO MANELLI – SEQUESTRO ADRIANA PALLOTTI – MESSAGGIO ALLE ECC. REV.ME MONS. M. CASTORO E G.B. PICHIERRI.

CASA DI PREGHIERA
PER IL REGNO DELLA
DIVINA VOLONTÀ


SAN GIOVANNI ROTONDO LÌ 25 LUGLIO 2016

«IL PROGRAMMA DI VITA DI ADRIANA PALLOTTI»

Gli esseri e tutte quelle cose che appartengono a Dio vanno trattate con molto riguardo.

Il messaggio video che viene trasmesso per volontà dell'interessata rappresenta un nuovo documento di portata eccezionale. Lo si consideri però secondo l'impresa ardua e con tutte le molteplici condizioni avverse a cui è sottoposta ormai da anni la Casa di Preghiera per il Regno della Divina Volontà della signora Pallotti. Il luogo da cui è partito quell'impulso memorabile che l’ha fatta balzare addirittura al centro delle attenzioni non solo del Vaticano, ma anche delle notizie di cronaca nazionali e forestiere.

Questo è accaduto grazie a quella forte scossa di terremoto che c’è stata, già predetta nella nostra petizione popolare lanciata il 4 marzo 2015 che ha praticamente spalancato le porte e gli "armadi" dell’istituto religioso dei FFI e fatto luce sul cosiddetto “convento degli orrori” di Frigento. Da cui sono emersi successivamente tutti i vari abusi e scandali giudiziari dal peso di un macigno che hanno colpito clamorosamente i vertici stessi del medesimo istituto, i fondatori, esautorati e a sua volta commissariati dalla Santa Sede: Stefano Manelli e Gabriele Pellettieri.

Una piccola anima di novantacinque anni inoltrati, senza alcun mezzo e spogliata completamente di tutto, nel pieno delle sue facoltà incontra un giorno della sua vita (15 agosto 2012), un’altra piccola anima di trentanove anni e mezzo a cui si unisce nella fede, per volontà di Dio. Insieme, ispirati dall’alto e con l’aiuto del buon Dio decidono di cambiare la “storia” contro mille ostacoli anche mortali, apparentemente insormontabili ed imbattibili. Questa forza uscita in campo, ciò di cui parliamo non appartiene certamente agli atti umani comuni, ordinari della vita dell’uomo, cioè naturali.

No. Ma piuttosto Essa, tale energia sprigionatasi, va annoverata fra gli atti straordinari e soprannaturali della vita di cielo, divina. Sì, proprio così. È la forza del nostro potente Carisma, della Divina Volontà operante in umili vasi di creta che, mirabilmente, ha fatto tutto ciò [cfr. 2Cor 4,7-15]. Noi, rispetto ad Essa, siamo a malapena dei poveri balbuzienti e vilissime creature. Un nulla!

Ecco il punto. Le dichiarazioni raccolte nel doc. suddetto ci riportano di nuovo nel vivo di quel drammatico avvenimento vissuto dalla malcapitata nella sua impensabile e veneranda età, che ha non solo scioccato, ma finanche risvegliato le premure calorose di molte coscienze care, ora a lei più vicine per l’ammirazione suscitata [vedasi: Lettera 28 Giugno 2016]. Si tratta esattamente del «sequestro di persona con tentato omicidio» subiti dalla stessa piccola e centenaria figlia spirituale di Padre Pio, del Divin Volere: Adriana Pallotti.

Armata di prove inoppugnabili ella sostiene con fermezza tale da non temere alcuna forma di intimidazione insieme al suo testimone oculare, di essere rimasta in “ostaggio” del suo stesso Amministratore di Sostegno, Rosa Merla, come sua preda soggiogata. La Merla, ora indagata, l’ha praticamente “rapita per cinque interminabili notti correndo il rischio la vittima, il serio pericolo di rimanere persino ammazzata. Un perfido intrigo inaudito ed un pericolosissimo individuo costei, usato ad arte come ultimo espediente rimasto a disposizione, nelle mani sporche dell’Associazione Missione dell’Immacolata con sede a Frigento; cioè delle suore Francescane dell'Immacolata. In particolare di Maria Gabriella Iannelli e Stefano Manelli, finito già sotto inchiesta non soltanto per truffa [cfr. Luisa Piccarreta – Libro di Cielo – XII Vol. 6 Agosto 1919].

Ricordiamo inoltre che è tuttora in corso anche la verifica legale sulla “enigmatica” morte del Comm. Ap. Padre Fidenzio Volpi.

«A questi si aggiunge anche la strana morte di padre Fidenzio Volpi, il Commissario Apostolico inviato da Papa Benedetto XVI per scoprire cosa accadeva nel convento degli orrori di Frigento. I suoi familiari hanno presentato alla Procura di Roma una dettagliata denuncia per omicidio volontario. Il frate morì il 7 giugno del 2015, ufficialmente a causa di un ictus da stress. Ma la verità potrebbe essere un’altra: Padre Volpi potrebbe essere stato ucciso.»

Che altro dire delle realtà non più nascoste di tale istituto religioso!? Agghiacciante scoperta. Un mortuario. Senz’altro una tra le più gravi infezioni spirituali della Chiesa del terzo millennio, degli “ultimi tempi”. In un tempo così tremebondo di castighi e profezie già annunciate, allarmanti [cfr. Mt 24; Don Stefano Gobbi “Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna" – Fatima (Portogallo), 13 ottobre 1988. 71° Anniversario dell'ultima apparizione. Vi apro il libro sigillato; Luisa Piccarreta – Libro di Cielo – XIII Vol. 22 Novembre 1921].

L'AdS Rosa Merla non era mai mancata alle udienze col Giudice Tutelare dr.ssa Luisa Trigiani, per mezzo della quale è riuscita ad ottenere la nomina di amministratrice della Pallotti. Tuttavia alla data del 17 giugno u.s. con sorpresa degli astanti non si è assolutamente presentata. La sua “faccia” non l’ha fatta assolutamente vedere all’ultima udienza, non l’ha proprio mostrata. Ma c’eravamo quasi tutti, pure la beneficiaria sua assistita Adriana Pallotti che in splendida forma ha amabilmente interloquito con l'autorità, depositando infine la copia del proprio atto di querela contro la stessa dr.ssa Merla, autrice del sequestro.

A dire il vero neppure il CTU dott. Pedone era presente. E le ragioni di tale importante assenza le abbiamo scoperte solo al momento, seduta stante, dal legale stesso dell'Ass. Sociale, Francesco Pio Biavati, il quale ci ha comunicato che già in maggio quegli aveva chiesto una proroga. Occorre rammentare a tutti e sottolineare l'importanza di tale ultima data di giugno, essendo finalmente giunti nella fase conclusiva di accertamento delle capacità di Adriana Pallotti: 100 anni. Purtroppo, questi rinvii e slittamenti non sono affatto una novità per l'examinandus. Forse qualcuno si auspica qualcosa, nel frattempo?!

Da verbale d'udienza il Giudice ha richiesto all'AdS che si presenti immancabilmente alla prossima udienza del 10 ottobre 2016. Speriamo per quella data non vi siano altri motivi strani di rinvio o “condizionanti” sorprese.

Dunque, com’è possibile che una semplice assistente dei Servizi Sociali del Comune di San Giovanni Rotondo, la dr.ssa Rosa Merla, da sola sia riuscita a concepire ed orchestrare un tale rapimento; a prelevare la propria assistita con l'ausilio della forza pubblica, ma senza alcun mandato giudiziario, insieme ai Marescialli del Comando dei Carabinieri V. Pugliese, Saverio Ciavarella ed il V. Brigadiere Di Giovanni??? Sì, Adriana Pallotti è stata in modo letterale braccata, presa sotto braccio e condotta fuori di casa sua, ma col fermo proposito di tenerla “lontano” dalle sue proprietà. Laddove è stata trattenuta in ostaggio e segregata presso la Casa Anziani Padre Pio, dal 14 al 19 ottobre 2015. In collaborazione con la Resp. della struttura residenziale, Maria Pia Isani.

La nostra amata Adriana, che crede insieme al sottoscritto nella giustizia divina, ha deciso di far aprire dei procedimenti penali a carico di tutte queste persone ree e colpevoli di un simile reato.

Questo gravissimo caso giudiziario così scandaloso, della figlia spirituale di San Pio da Pietrelcina non rimarrà impunito. Esso è divenuto anche un grave caso di coscienza che pone seri problemi morali all'opinione pubblica, certamente da non sottovalutare. Ma soprattutto per la sua assoluzione è un caso esclusivo riservato alla Chiesa, alle nostre autorità ecclesiastiche superiori, competenti.

Qual è la missione più importante della Chiesa, di un “vescovo pastore”??? Proteggere e salvare le anime per condurle a Cristo. La salvezza delle anime, "che deve sempre essere nella Chiesa legge suprema" – Codice di diritto canonico, can. 1752.

«Come una madre amorevole la Chiesa ama tutti i suoi figli, ma cura e protegge con un affetto particolarissimo quelli più piccoli e indifesi», esordisce il Motu Proprio pubblicato il 4 giugno scorso dal Vaticano:

«Si tratta di un compito che Cristo stesso affida a tutta la Comunità cristiana nel suo insieme. Consapevole di ciò, la Chiesa dedica una cura vigilante alla protezione […] degli adulti vulnerabili. Tale compito di protezione e di cura spetta alla Chiesa tutta, ma è specialmente attraverso i suoi Pastori che esso deve essere esercitato. Pertanto i Vescovi diocesani […] devono impiegare una particolare diligenza nel proteggere coloro che sono i più deboli tra le persone loro affidate.

Il Diritto canonico già prevede la possibilità della rimozione dall’ufficio ecclesiastico per cause gravi”: ciò riguarda anche i Vescovi diocesani, gli Eparchi e coloro che ad essi sono equiparati dal diritto (cfr can. 193 §1 CIC; can. 975 §1 CCEO). Con la presente Lettera intendo precisare che tra le dette “cause gravi” è compresa la negligenza dei Vescovi nell’esercizio del loro ufficio, in particolare relativamente ai casi di abusi sessuali compiuti su minori ed adulti vulnerabili, previsti dal MP Sacramentorum Sanctitatis Tutela promulgato da San Giovanni Paolo II ed emendato dal mio amato predecessore Benedetto XVI. In tali casi si osserverà la seguente procedura.

“Art. 1, § 1. Il Vescovo diocesano o l’Eparca […] può essere legittimamente rimosso dal suo incarico, se abbia, per negligenza, posto od omesso atti che abbiano provocato un danno grave ad altri, sia che si tratti di persone fisiche, sia che si tratti di una comunità nel suo insieme. Il danno può essere fisico, morale, spirituale o patrimoniale.” » [Acta Apostolicae Sedis].

Ecco la ragione per la quale Adriana Pallotti, la persona principalmente coinvolta in questa “dolorosissima vicenda”, si rivolge direttamente con …