Vergine dei Poveri di Banneux Vogliamo celebrare oggi la Vergine apparsa a Banneux, villaggio belga, nel gennaio del 1933, anche per ricordare la scomparsa di Mariette Beco (la veggente), morta a …Altro
Vergine dei Poveri di Banneux

Vogliamo celebrare oggi la Vergine apparsa a Banneux, villaggio belga, nel gennaio del 1933, anche per ricordare la scomparsa di Mariette Beco (la veggente), morta a novant’anni il 6 dicembre 2011. La bimba aveva solo 11 anni, quando le apparve la Madonna, benché ella (primogenita di dieci figli in una famiglia di minatori) fosse l’ultima e la più ignorante alla scuola di catechismo. Del resto i genitori erano indifferenti, se non proprio ostili alla religione. Ed ecco che in una sera invernale, nell’orto coperto di neve, al di là dei vetri della cucina, la ragazzina vede una dolce Signora che la invita. La prima volta si chiude in casa spaventata. Le sere successive esce accompagnata dal papà a dialogare con la «bella Signora» che la tratta con estrema cortesia e le manifesta il suo nome: «Io sono la Vergine dei poveri». Poi la conduce a una fontana d’acqua, dicendole: «Questa è riservata per me».
«Perché per me?», chiede ingenuamente la fanciulla. Ma la Madonna sorridendo indica se stessa e dice: «È per tutte le nazioni…, per gli ammalati…». E chiede che venga costruita una cappella, spiegando «Io sono venuta per addolcire la sofferenza…». Dopo 15 anni di attenta investigazione, il vescovo di Liegi riconobbe l’autenticità delle apparizioni e di alcuni miracoli. E quel piccolo e sperduto santuario divenne meta di pellegrinaggio. Da allora Banneux è luogo di preghiere di prodigi. La vita di Mariette è stata la normale vita di una donna sposata e madre, poi vedova e colpita dalla prematura morte di due figlie. E anche lei quando il dolore rischiava di travolgerla, si recava pellegrina per dissetarsi alla fontana donata dalla Vergine. Di sé diceva: «Sono stata solo un postino incaricato di portare un messaggio. Una volta che il messaggio è arrivato il postino non ha più alcuna importanza».