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Palestrina - Missa Papae Marcelli - Pope Marcellus Mass.

Palestrina - Missa Papae Marcelli - Pope Marcellus Mass

La Missa papae Marcelli ("Messa di papa Marcello") è una messa polifonica a 6 voci di Giovanni Pierluigi da Palestrina, composta in onore di papa Marcello II, che regnò per sole tre settimane nel 1555. Studi recenti suggeriscono che la data di composizione più probabile sia il 1562, quando fu copiata in un manoscritto conservato nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. È forse una delle messe di Palestrina più conosciute e riprodotte, ed è stata sempre cantata durante il rito dell'incoronazione papale (l'ultima fu per Giovanni XXIII).

Dopo la riforma luterana che semplificava e avvicinava la liturgia al popolo, alcuni vescovi che partecipavano al concilio di Trento pensarono di riportare il canto liturgico all'esclusiva monodia gregoriana, attraverso la quale si riteneva che il testo sarebbe stato più comprensibile, ma la Missa papae Marcelli avrebbe invece contribuito a convincere il concilio che polifonia e comprensibilità del testo erano conciliabili. La vicenda venne raccontata dallo stesso Palestrina ad un padre gesuita, il quale a sua volta la raccontò ad un confratello il quale la diffuse in un suo libro . Risulta inoltre che il 28 aprile 1565 alcuni cantori della Cappella Pontificia furono convocati in casa del cardinale Vitelli per eseguire alcune messe, al fine di verificarne la comprensibilità delle parole. Un documento dell'archivio della Cappella Pontificia riferisce che tra le Messe eseguite in quella circostanza ci fu anche la Missa papae Marcelli. Nel 1555 fu eletto papa il cardinale Marcello Cervini con il nome di Marcello II. Il 12 aprile (Venerdì Santo) si tenne la cerimonia per l'elezione, durante la quale i musicisti, tra i quali appunto Palestrina, ritennero di dover sfoggiare il repertorio più sfavillante, nell'intento di fare buona impressione sul nuovo papa, ma ottenendo invece l'effetto contrario: il pontefice rimproverò infatti i cantori aver cantato con letizia ed in modo ampolloso il giorno della passione di Cristo, e che i canti avrebbero dovuto ricordare la passione ed essere comprensibili. La genesi della messa dedicata al pontefice sarebbe dunque legata a tale richiamo. La messa fu pubblicata 13 anni dopo la morte del papa e sarebbe stata dedicata a Filippo II di Spagna, presso la cui corte Palestrina sperava di essere assunto. Anche il titolo lo confermerebbe: infatti non è la messa per papa Marcello, ma la messa di papa Marcello, ovvero la messa come andrebbe cantata secondo i dettami di quel Pontefice.

www.youtube.com/watch

パレストリーナ作曲 「教皇マルチェルスのミサ曲」
picture : Hirado Church Nagasaki Japan (長崎 カトリック平戸教会)
cond : Bruno Turner
chorus : Pro Cantione Antiqua
00:01~ Kyrie
04:02~Gloria
09:39~Credo
18:33 ~Sanctus
24:56 ~Agnus Dei
演奏:ブルーノ・ターナー指揮 プロ・カンツオーネ・アンティクァ
平戸教会に御聖体訪問に行きました。
小雨降る中、お寺の横の坂道を上がりました。
その時に撮った写真です。
プロ・カンツォーネ・アンティクァは
古い録音ですがこの曲では一番好きな演奏です。

Missa Papae Marcelli, or Pope Marcellus Mass, is a mass by Giovanni Pierluigi da Palestrina. It is his most well-known and most often-performed mass, and is frequently taught in university courses on music. It was always sung at the Papal Coronation Mass (the last being the coronation of Paul VI in 1963).

The mass was composed in honor of Pope Marcellus II, who reigned for three weeks in 1555. Recent scholarship suggests the most likely date of composition is 1562, when it was copied into a manuscript at the Basilica di Santa Maria Maggiore in Rome. The third and closing sessions of the Council of Trent were held in 1562-63, at which the use of polyphonic music in the Catholic Church was discussed. Concerns were raised over two problems: first, the use of music that was objectionable, such as secular songs provided with religious lyrics (contrafacta) or masses based on songs with lyrics about drinking or lovemaking; and second, whether imitation in polyphonic music obscured the words of the mass, interfering with the listener's devotion. Some debate occurred over whether polyphony should be banned outright in worship, and some of the auxiliary publications by attendants of the Council caution against both of these problems. However, none of the official proclamations from the Council mentions polyphonic music, excepting one injunction against the use of music that is, in the words of the Council, "lascivious or impure". Starting in the late 16th century, a legend began that the second of these points, the threat that polyphony might have been banned by the Council because of the unintelligibility of the words, was the impetus behind Palestrina's composition of this mass. It was believed that the simple, declamatory style of Missa Papae Marcelli convinced Cardinal Carlo Borromeo, on hearing, that polyphony could be intelligible, and that music such as Palestrina's was all too beautiful to ban from the Church.

教皇マルチェルスのミサ曲(きょうこうマルチェスのミサきょく、Missa Papae Marcelli)は …