PER UN VOTO MARTIN VINSE LA CAPPA…

COMUNICATO STAMPA Fine vita. Pro Vita Famiglia: “bene lo stop legge suicidio assistito in Veneto. Ora più cure palliative”

CE L’ABBIAMO FATTA (PER STAVOLTA…). PER IL ROTTO DELLA CUFFIA, MA FUORI DAI PIEDI SUBITO ‘STA CANAGLIA DI TRADITORE !

DEFENSOR ECCLESIAE

Se anche un governatore, Zaia, di una regione cattolica come il Veneto, vuole, con misura urgente, il suicidio assistito andiamo veramente male.
Esistono ancora per i cattolici i "
valori non negoziabili" come il diritto alla vita?
Per fortuna il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi: 25 voti favorevoli al suicidio assistito, 22 contrari, tre astenuti e un consigliere assente. Il quorum era fissato a 26 voti (occorreva la maggioranza assoluta del Consiglio Regionale). Per un solo voto è andata bene. E nella regione Veneto...
Gli elettori cattolici, speriamo, se ne ricorderanno.
Luigi


Venezia, 16 gennaio 2024

«Esprimiamo soddisfazione per lo stop al progetto di legge sul “suicidio assistito” nella Regione Veneto, con il rinvio in Commissione a seguito della bocciatura dei primi due articoli che obbligavano tutte le strutture sanitarie regionali ad assecondare le intenzioni suicidarie dei cittadini. È molto positivo che nel centrodestra sia emersa una maggioranza contraria alla deriva eutanasica promossa dai radicali e dalla sinistra estrema, anche se resta grave il sostegno politico del Presidente Zaia e di altri consiglieri della Lega, di cui ci ricorderemo alle prossime elezioni. Auspichiamo che questo stop sia definitivo e che la Regione Veneto lavori per moltiplicare l'accesso dei cittadini che ne hanno diritto alle cure palliative per vivere degnamente anche in situazioni di grande sofferenza». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus
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Zaia e gli altri atei, contro la vita si dimettano. Ci sono già i protocolli sanitari mortiferi che accelerano la morte ai malati terminali con droghe e senza alimentazione, anche se non c'è necessità di droghe per alleviare il dolore, ma sono finalizzate ad accelerare la morte dei pazienti. E poi togliere l'alimentazione che crudeltà! Come i malati nelle prigioni rumene del dittatore comunista …Altro
Zaia e gli altri atei, contro la vita si dimettano. Ci sono già i protocolli sanitari mortiferi che accelerano la morte ai malati terminali con droghe e senza alimentazione, anche se non c'è necessità di droghe per alleviare il dolore, ma sono finalizzate ad accelerare la morte dei pazienti. E poi togliere l'alimentazione che crudeltà! Come i malati nelle prigioni rumene del dittatore comunista Cheauchescu si toglieva loro il mangiare e il bere, una morte atroce con l'aggiunta della malattia. Si faccia finire questo scempio.