Riflessioni sull'offerta della vita rivelata da Gesù e Maria alla Serva di Dio Maria Natalia Magdolna

Amici lettori, un'anima profonda che conosce molto bene gli scritti della mistica ungherese Maria Natalia Magdolna (si consulti: Messaggi e profezie di Suor Maria Natalia Magdolna, luce sul presente e sul futuro) mi ha fatto pervenire delle riflessioni molto belle su uno dei punti cruciali delle celesti comunicazioni di Gesù e Maria SS. a quest'anima eletta del secolo scorso: l'offerta della vita.

Giova molto leggerle e meditarle. Le consegno a tutti voi (sfrondate di qualche riferimento più personale) con l'augurio che lo Spirito Santo ispiri, a partire da esse, santi propositi per la vita. La persona desidera rimanere anonima. Rispetto la sua richiesta per cui non posporrò il suo nome all'articolo.

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Caro Fra Pietro, le espongo il mio pensiero (circa l'offerta della vita, ndr) abbastanza succintamente ma qualche parola in più serve senz'altro a chiarirlo.

La corretta interpretazione di base, a mio parere, è quella che dette lei stesso nell'intervista a Pierluigi Bianchi Cagliesi (si veda: www.youtube.com/watch). Ricordo che quest'ultimo, a fronte delle sue osservazioni, parlò della sensazione di un balsamo che rinfranca. Penso che a questo debba realmente condurre l'offerta della vita fatta bene.

L'offerta della vita si può fare solo se Gesù lo ami e ti fidi di lui. È Gesù stesso che insegnò la giaculatoria a santa Faustina: "Gesù confido in te". Ci sarà un motivo. Questo è ciò che Egli desidera per sé, da noi, perché non ci può essere pace e gioia diversamente.

Penso che offrire a Lui la vita significhi depositarla nelle mani del solo che vuole veramente il nostro bene; quando ti chiederà qualcosa, come dice sant'Agostino, e tante volte richiama la liturgia, te la darà Lui stesso con forza e gioia sovrabbondanti. Al tuo si, al tuo fiat, ti "ungerà" e forza, pace e gioia saranno piene. Se però veramente ci fidiamo di lui. Questa fiducia certo non è di anime comuni, è vero.

Ricordo, tuttavia, le vicende spirituali di anime vittima come santa Gemma, Josepa Menendez e tante altre. In queste vite extra-ordinarie, "ordinariamente" Gesù si presenta loro, o direttamente, o attraverso ambasciatori celesti, e chiede espressamente il loro assenso prima di permettere che una afflizione a scopo espiatorio sia loro affidata. Si pensi anche a Maria Vergine che chiede prima a Giacinta e Francesco: " Vuoi tu soffrire per..?." Sono i bimbi che rispondono affermativamente. Mi pare che Gesù sia sempre molto rispettoso della libertà, nel caso di queste anime espiatrici elette. Ma appunto non sono anime comuni.

Io non credo, però, che la Vergine possa rinunciare all'offerta della vita da parte di chiunque, di qualsiasi piccola vita. In fondo, nel libro (si fa riferimento al volume scritto da Claudia Matera Rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna mistica del XX secolo, Sugarco 2019, ndr), a pag. 110 e 111, Gesù stesso dice: "Tu preoccupati solo di amarmi, non ti preoccupare neppure di volere essere santa (vedi). A questo ci penserò io e potrò farlo in un istante". E altrove (pag. 86) viene detto: "Anche se fai questa offerta della vita (che altro non è che la consegna della tua vita a Gesù), una volta sola, [in un momento di trasporto amoroso, anche sentimentale tutto sommato, in un momento di eroismo, o come atto di volontà pura (senza consolazione sensibile)] - dice Gesù- oramai, per quella sola volta, per quel solo atto d'amore puro e oblativo (pag. 104), apparterrete per l'eternità, come possesso privilegiato, al Cuore mio e a quello Immacolato di Maria e quella donazione di voi stessi illuminerà tutta la vostra vita" (come successe ad Abramo: gli fu accreditato come giustizia e illuminò tutta la sua vita).

Nella stessa pagina Gesù dice di non cercare la sofferenza, ma di accettarla, quando si presenta, con la lode sempre sulle labbra, perché lo riconosci operante in tutto per il tuo bene. Il sacrificio della lode... Se ne parla più di una volta... Le sofferenze sono grandi opportunità... (pag.102), hanno una capacità trasformante. Certo può fare paura, creare timore consegnare il nostro bene più prezioso, la vita, nelle mani di un'altro, ma dove non arriva l'amore credo possano e debbano supplire l'intelletto e la volontà: pensare, ragionare su chi è Colui a cui decidi di consegnarti, anche se con qualche timore, e che Lui è l'unico reale Bene che possediamo.

Io penso che non ci chiederà mai più di quanto ci darà Lui stesso. Da qualche parte nel libro Gesù dice: "Non vi metterò mai in difficoltà e nel rischio di perdervi: Io non sono un mostro, sono la misericordia infinita". Non è affatto detto, inoltre, che Gesù non si limiti a chiederci le piccole cose quotidiane, gioie, svaghi onesti, sorrisi, fatiche, il lavoro, dolori, il giocare, lo sport, anche sofferenze o rinunce piccole piccole, giaculatorie per stare sempre insieme con Lui, preghiere, atti di carità fraterna anche spirituale.

Tutte cose che dovremmo pertanto abituarci, come in una continua e costante preghiera litanica, ad unire alla croce e ai meriti infiniti di Gesù, in modo che tutto, anche lavare i pavimenti con Lui, come dice a Josepa Menendez, acquisti un valore infinito. Lo dice anche nell'ultimo capoverso di pag. 116. Come tale tutto salverà anime e contribuirà ai progetti e alla certezza di trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Pagine molto esplicative sono pag 104, 105 e 106. Un elenco di punti salenti o comunque utili: pag 85, 86,88,89,91,97,101,102,103, 104,105,106,108,117,121,164,197.

Lo Spirito Santo ci aiuta...
Stella cometa
Grazie