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"L’embrione altro non è che un giovanissimo essere umano!" diceva Jerome Lejeune Alla domanda: ”Cosa è un essere umano?”, la scienza risponde molto semplicemente: “Essere umano è ogni essere vivente …Altro
"L’embrione altro non è che un giovanissimo essere umano!" diceva Jerome Lejeune Alla domanda: ”Cosa è un essere umano?”, la scienza risponde molto semplicemente: “Essere umano è ogni essere vivente che sia membro della specie umana”. Se un bambino viene tenuto in condizioni ottimali per la sua sopravvivenza, dopo un certo tempo diventa uomo adulto. Da questo si deduce che bambino e uomo adulto non sono due esseri viventi distinti, ma è lo stesso essere vivente in momenti diversi della sua vita. Questo legame sussiste anche fra embrione e uomo adulto. Essendo lo stesso essere vivente, uomo adulto e embrione sono anche membri della stessa specie: la specie umana. L'embrione umano è dunque un essere umano al pari dell'uomo adulto. Possiamo allora porre la seguente domanda. Nel linguaggio giuridico, un essere umano è “persona” quando gli sono riconosciuti certi diritti e tutele. Gli ebrei sotto il regime nazista, gli intoccabili in India e gli schiavi in ogni epoca e cultura erano esseri umani, ma non erano persone. Se questi modi di intendere sono sbagliati, quali esseri umani dovrebbero essere considerati persone? Qualora la risposta sia: “Devono essere considerati persone tutti gli esseri umani”, coerentemente parlando deve essere considerato persona anche l'embrione umano. Quindi l'embrione fin dal concepimento deve essere trattato come una persona e dovrà essere difeso nella sua integrità, curato e guarito, per quanto è possibile, come ogni altro essere umano.