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L'Onu dichiara guerra alla Chiesa

di Massimo Introvigne

Il 5 febbraio 2014 il Comitato per i Diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite ha diffuso un rapporto di sedici pagine sulla conformità dei comportamenti dello Stato della Città del Vaticano alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia, cui la Santa Sede ha aderito «con riserva».

Il Comitato per i Diritti del Fanciullo è un corpo di diciotto persone elette dagli Stati che hanno aderito alla Convenzione.

Durante l’indagine sulla Santa Sede (anche il suo mandato è scaduto nel 2013) la personalità più in vista, influente e nota del Comitato è stata la peruviana Susana Villarán, sindaco di Lima e cattolica «adulta» in perenne polemica con i vescovi del suo Paese per il suo sfrenato attivismo a favore del «matrimonio» omosessuale, dell’ideologia di genere e dell’aborto.

Il Comitato si preoccupa di tutelare «gli adolescenti e i bambini gay, lesbiche, bisessuali e transgender».

La Santa Sede è criticata perché non usa un linguaggio «gender inclusive» e perché parla di «complementarietà» del ruolo maschile e femminile.

Si chiede che la Santa Sede «si assicuri che un’interpretazione della Scrittura tale da non giustificare le punizioni corporali si rifletta nell’insegnamento della Chiesa e […] sia incorporata nell’insegnamento e nell’educazione teologica».

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cristian d amico
mi permetto di segnare che è possibile per chi lo ritiene opportuno dare il proprio sostegno contro l'attacco alla Chiesa Cattolica e alla Civiltà cristiana qui sotto:
www.citizengo.org/itAltro
mi permetto di segnare che è possibile per chi lo ritiene opportuno dare il proprio sostegno contro l'attacco alla Chiesa Cattolica e alla Civiltà cristiana qui sotto:

www.citizengo.org/it