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gioiafelice
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Il mondo diviso da 8 mila chilometri di muri. Un vecchio proverbio cinese recita “Purtroppo sono più numerosi gli uomini che costruiscono muri di quelli che costruiscono ponti”. Viviamo in un Europa …Altro
Il mondo diviso da 8 mila chilometri di muri.

Un vecchio proverbio cinese recita “Purtroppo sono più numerosi gli uomini che costruiscono muri di quelli che costruiscono ponti”. Viviamo in un Europa che ha ormai completamente dimenticato il muro di Berlino e adesso lo moltiplica. C’era una volta il muro di Berlino e c’erano i paesi occidentali che gridavano allo scandalo. Era stato costruito nel 1961 perché la Germania dell’Est e quella dell’Ovest non dovevano avere contatti. Il muro crollò nel 1989. Rappresentava un’eccezione, con la Muraglia Cinese. Era l’unico muro in Europa. Oggi invece assistiamo a una forte inversione di tendenza. I muri non si contano più.

Sono muri che indicano separazione, fratture e divisioni e una forte intolleranza. Presto l’Ungheria innalzerà una recinzione anti-migranti per tutta la frontiera serba, seguendo l’esempio della Bulgaria che ha innalzato un muro lungo trenta chilometri al confine con la Turchia. Un’altra barriera si trova in Spagna. Nelle enclavi di Ceuta e Melilla il governo ha costruito una doppia linea di reti di filo spinato. Lungo il confine tra Israele e Cisgiordania si trova un muro anti-terrorismo, così come al confine con il Bangladesh, dove la Birmania ne ha costruito uno per contrastare l’invasione dei musulmani Roningya.

La lista dei muri è lunghissima, a testimoniare come le barriere storiche sono aumentate dopo la Seconda Guerra Mondiale. Dalla caduta del muro di Berlino sono stati costruiti più di 8000 km di muri. L’associazione UQAM, Chaire Raoul Dandurand en études stratégiques et diplomatiques dell’Università del Quebec a Montreal ha realizzato una mappa per censire tutte le costruzioni erette dall’uomo a protezione dei propri territori.

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