Fatima.
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Ecco uno dei molti passaggi forti della stupenda conferenza tenuta dal Cardinale Robert Sarah il 4 agosto scorso presso una casa dei benedettini in Francia.

Qui siamo verso la fine del suo intervento. Per chi lo vorrà, saranno 8 - 9 pagine. Buona lettura e meditazione!

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Cari fratelli sacerdoti, annunciare la buona novella del Vangelo sulla sessualità e sul matrimonio è aprire alla coppia la via per una vita gioiosa e santa! È il nostro dovere di padri, di guide e di pastori! Ma il nostro silenzio, le incertezze, le ambiguità o la confusione dottrinale e morale a questo riguardo, hanno come conseguenza la svalutazione della umana e cristiana dell’amore coniugale. È molto grave e un grave peccato che oggi molti vescovi e sacerdoti si compiacciano a esternare delle opinioni confuse a riguardo del matrimonio e della morale cristiana. Per amore paterno verso gli sposi, per zelo missionario, per generosità nell’evangelizzazione, non abbiamo paura di predicare la Buona Novella, anche se dobbiamo soffrire gli attacchi, il disprezzo, la solitudine e le beffe! Proclamiamo la verità del Vangelo! Paolo VI nella sua enciclica ci ha dato un bell’esempio di carità pastorale. Non abbiamo paura a imitarlo!

All’inizio di questa conferenza vi ho descritto quanto egli ha sofferto, come era isolato, ma è rimasto fermo, perché Dio era con lui. Il nostro silenzio sarebbe complice e colpevole! Non abbandoniamo le coppie alle ingannevoli sirene della facilità! Osserviamo prima di tutto, che il nostro celibato è un impegno di credibilità. Se noi viviamo in verità la gioia di una vita donata nella continenza totale per il Regno di Dio, allora possiamo predicare la gioia di una vita di sposi che si donano nella fedeltà responsabile e nella generosità della continenza periodica quando essa è necessaria.

È ben chiaro che quanto più molti di noi predicano con forza la verità, più potremo accompagnare le persone con pazienza e bontà, come il Signore, che fu intransigente verso il male, e misericordioso con le persone. Ma la misericordia, senza la verità, non esiste.