*L’UOMO DOVEVA PRIVARSI DI UN FRUTTO, ECCO TUTTO!*
(Sac. Don Dolindo Ruotolo)
_Vieni a sapere e conoscere non privartene. ._

*È doloroso constatare che anche oggi, molti, invece di incolpare l’uomo, vorrebbero incolpare Dio* di questa caduta e dicono:
*Perché Dio gli diede questo precetto, sapendo che l’uomo lo avrebbe trasgredito?*

*Il precetto era necessario,* come primo elemento di attività per la libertà umana. *Del resto, chi non si vergogna di parlare così di fronte ad un precetto di tanta poca entità?*

*L’ uomo doveva privarsi di un frutto, ecco tutto!* Doveva privarsene, quando ne aveva intorno a sé mille e mille, belli e svariati; ci voleva tanto a osservare questo precetto? *Una cosa Dio la doveva comandare, perché doveva come accendere la prima scintilla della libertà e della ragione;* non si è attenuto al precetto più facile? L’ Albero del Paradiso terrestre è dunque *l’Albero della scienza del bene e del male* : è un’espressione profondamente vera, perché in realtà *è là in quel precetto che l’uomo si può determinare al bene ed al male, con la sua obbedienza o con la sua disobbedienza.*

L’.uomo non resiste alla minima prova e cade miseramente; ha preteso di rendersi simile a Dio, conoscendo il bene ed il male.
*Era necessario che Gesù, nuovo Adamo, cominciasse la Sua Opera con il dare a Dio l’omaggio della libertà umana* , con il prendere la rivincita della prima sconfitta dell’uomo. *Noi lo contempleremo nella Sua lotta con satana, nella sua tentazione nel deserto, nel Suo Trionfo e vedremo che in Lui l’umanità comincia a rialzarsi, riaccostandosi a Dio.*
Rialzata dalla sua sconfitta per Gesù, *non le rimarrà che riparare ed espiare per Lui stesso le rovine passate* , *non le rimarrà che arricchirsi di meriti.*