Tempi di Maria

La Restaurazione dopo la prova – La necessità di un intervento divino

NECESSITÀ DI UN INTERVENTO DIVINO

L'umanità posta da Dio sulla linea perpendicolare che aspira a lasciar il nostro globo per ascendere nell'infinito, dopo tredici secoli d'ascensione parve volesse rinunciare a poco a poco a cercare la felicità in Cielo per trovarla sopra la terra. Essa oggi si accorge che non ve n'è punto. Il concetto utilitario della vita non ha cessato di destare nei cuori il desiderio dell'agiatezza; l'avidità dei godimenti vi ha fatto fermentare l'invidia, la gelosia, e l'odio. Tutte queste passioni spingono al saccheggio, ad un saccheggio universale, depredando tutto ciò che il lavoro ed il genio hanno creato, tutto ciò che la temperanza ed il risparmio accumularono nel lungo corso dei secoli per farne l'orgia d'un giorno, l'orgia che il socialismo promette per l'indomani. Dopo ciò sarà pur mestieri che il mondo, se non vuol restare nella morte, riprenda l'ideale cristiano, la linea perpendicolare.

Di questo ci avvertiva de Maistre quando diceva: "Se non si fa una rivoluzione morale in Europa; se lo spirito religioso non viene rinvigorito in questa parte del mondo, il vincolo sociale si discioglie". Lo spirito del Rinascimento avrà ottenuto il suo ultimo trionfo, e questo trionfo sarà stato la morte della società. Lo stato a cui ci ha ridotto l'idea del Rinascimento è tale che la nostra speranza di Rinnovazione è riposta soltanto nella infinita misericordia. Infatti, non bisogna credere che l'uomo possa operare un tal cambiamento da se stesso; se l'uomo individuo è impotente a rigenerarsi, quanto più non lo sono le nazioni?

"Io tengo come provato ed evidente - dice Donoso Cortes - che quaggiù il male finisce sempre col trionfar del bene, e che il trionfo del male è riservato, se è lecito esprimersi così, a Dio personalmente. Perciò non vi è alcun periodo storico che non finisca con una catastrofe. Il primo periodo storico esordisce dalla creazione e termina col diluvio. E che significa il diluvio? Due cose: il trionfo naturale del male sul bene, ed il trionfo sopranaturale di Dio sul male, mercé un'azione diretta, personale, sovrana. Gli uomini grondavano ancora delle acque del diluvio quando ricominciò la lotta. Le tenebre s'accumularono su tutti gli orizzonti. Alla venuta di Nostro Signore era notte dappertutto, una notte fitta, palpabile. Il Signore è innalzato in Croce, e la luce ritorna nel mondo. Che significa questa grande catastrofe? Due cose: Il trionfo naturale del male sul bene, ed il trionfo sopranaturale di Dio sul male, mercé un'azione diretta, personale, sovrana. Che dicono le Scritture sulla fine del mondo? Dicono che l'Anticristo sarà il padrone dell'universo, e che allora verrà il finale Giudizio, coll'ultima catastrofe. Essa, come le altre, significherà il trionfo naturale del male sul bene, ed il trionfo sopranaturale di Dio sul male, mercé un'azione diretta, personale, sovrana".

Siamo noi alla vigilia della comparsa dell'Anticristo? Abbiamo già data l'unica risposta che possa darsi su questo argomento: e nessuno ne sa nulla. Quello che sappiamo, quello che vediamo e che tocchiamo con mano si è l'orribile catastrofe che ci minaccia. "La sfinge spaventosa ci sta dinanzi agli occhi - diceva ancora Donoso Cortes - e non si è trovato fino al presente alcun Edipo che abbia saputo decifrarne l'enigma. Il terribile problema ci sta ritto dinanzi, e l'Europa non sa, né può risolverlo! ecco la verità. Per l'uomo che ha sana ragione, buon senso, e spirito penetrante, tutto annuncia una fine prossima e funesta, un cataclisma quale gli uomini non hanno mai veduto ...". Per evitarlo sarebbe necessario un cambiamento completo nelle idee. Bisognerebbe finirla di pascersi d'illusioni per una civiltà contraria alla civiltà cristiana, per una civiltà umanitaria che procaccerebbe a tutti i beni di questo mondo. Sarebbe mestieri ritornare alla persuasione che la società ha lo scopo principale di condurre le anime al loro fine sopranaturale, che è fatta per guidarle nelle vie della verità e del bene, che nella sua costituzione, e nelle sue istituzioni, deve avere di mira, innanzi tutto, Iddio ed i nostri eterni destini. Si può sperarlo? È sì grande il numero di coloro che si lasciano cogliere dall'errore, ha talmente affascinato anche molti di quelli che hanno la missione di dissiparlo, che non si può veramente sperare la salvezza da un cambiamento d'idee che germogliasse spontaneo negli animi.

Il mondo può almeno aspettarlo dai mali di cui abbiamo parlato, se, come tutto fa temere, non possiamo evitarli, rimanendo negli errori che li producono? La sventura ci visitò nel 1870-1871 prodotta dalle stesse cause, malgrado gli stessi avvertimenti dati pure da uomini più ragionevoli che credenti, come Le Play; ed abbiamo conservato nel domani i falsi dogmi della vigilia; l'orgoglio non si è punto umiliato, il liberalismo non ha confessato la sua disfatta; più che mai noi ci lasciammo trasportare dalla passione delle ricchezze, e dai godimenti che esse ci procurano. "Le catastrofi nazionali sono necessarie ad un popolo inorgoglito" dice Le Play, ed aggiunge: "Ma esse non bastano. Sole, preparano, soprapponendosi, le sorti di Ninive e di Cartagine. Perché possano assicurare la salvezza, bisogna che siano precedute dalla predicazione della verità". Ora la verità si tace sempre più presso di noi, ed i falsi dogmi sono sempre più altamente proclamati. La nostra speranza non è che in Dio. La situazione fatta oggi nel mondo dallo spirito del Rinascimento, producendo da una parte il socialismo e dall'altra una trasformazione del cristianesimo in religione umanitaria, è tale che uno spirito illuminato non può veder altra soluzione fuori di questa alternativa: O la rovina totale della società, od un intervento straordinario di Dio.

Pio IX, parlando della Rinnovazione possibile dello spirito cristiano, diceva: "Questo deve farsi mediante un prodigio che riempirà il mondo di stupore". De Maistre avea detto assai prima di lui: "Io non dubito per nulla in un qualche avvenimento straordinario che metta fine alla situazione presente".

Il sig. di Bonald non pensava altrimenti. Egli scriveva il 14 luglio 1836 a Senft: "L'immaginazione si travaglia indarno a cercare qualche mezzo di salvezza. Non havvene alcuno nelle forze umane. È d'uopo v'intervenga il Cielo". Charles Périn avea il medesimo sentimento: "Le migliori volontà non vinceranno l'impotenza e l'inerzia generale cagionate dal modernismo, a meno che Dio non apporti loro un'assistenza inaspettata".

Sulla fine dell'anno 1877, a Berlino, nel Reichstag, un deputato, felicitò Bismarck del suo trionfo sopra l'Austria e sopra la Francia, ed osò annunziargli un successo eguale contro Roma. Windthorst gli rispose: "In nessun'epoca della storia la lotta contro la Chiesa è stata così violenta né così astuta; se fosse possibile di credere che la Chiesa possa perire, lo crederei al presente. Ma la Chiesa compirà la sua missione malgrado le difficoltà presenti e a dispetto degli dèi moderni che vogliono asservirla. Nei tempi antichi, si trovò un Costantino che fece trionfare la Chiesa: verrà, ne ho la fede, un'altro Costantino per vincere gli attuali nemici dell'opera della Chiesa. Sì, ci si lusinga, ci si crede sicuri di finirla con Roma; ed io vi predico che il risultato sarà tutt'altro da quello che si spera".

Blanc de Saint-Bonnet espresse gli stessi pensieri, ma diede alle sue speranze maggior precisione e forza. "In questo momento Dio solo può salvarci, perché Dio solo può fare un miracolo. Nulla potendo l'uomo, Dio s'interporrà. Ci caverà egli stesso da questa condizione disperata. Egli comparirà al momento opportuno per salvare il mondo che perisce. Gli animi sembrano avere il presentimento di un'epoca in cui ogni ingiustizia sarà riparata, ed ogni verità riconquistata. Il cumulo d'errori che ci ricopre si vedrà rimosso e precipitato nel mare. Allora ogni cosa verrà rimessa al suo posto. Una luce grande come l'oscurità onde i popoli erano avvolti, risplenderà sulla terra, e noi vedremo il mondo genuflesso, che riconosce il suo Creatore ed il suo Redentore che avea rinnegato, riprendendo nell'adorazione e nella preghiera, la via che conduce al Cielo".

Parlar di miracolo, porre la sua speranza in un miracolo che Dio opererebbe per la salute dei mondo, sembrerà cosa insensata ai positivisti e troppo "mistica" a parecchi cristiani dei nostri giorni. Credervi, dimandarlo in compagnia di tali uomini, non è punto temerario. E d'altra parte, dei miracoli ce ne furono nella nostra storia, ed il braccio di Dio non si è per nulla abbreviato. Noi non aspettiamo che legioni d'angeli compariscano in aria per venire in nostro soccorso. No, Dio sa usare mezzi più semplici. Nel 1429, Orléans, ultimo baluardo che impediva all'Inglese di divenire signore della Francia, era sul punto di soccombere. ed il 17 luglio dello stesso anno Carlo VII trionfante era consacrato a Reims. Che cosa era avvenuto? Una villanella di 16 anni aveva abbandonato il suo gregge per prendere il comando dell'esercito francese, e condurlo alla vittoria. Ciò che guerrieri più esperti e più intrepidi non aveano potuto ottenere; l'umile fanciulla l'avea compiuto in sette mesi, dopo aver predetto che lo farebbe perché Dio le avea dato la missione ed Egli era con lei. Se dunque un nuovo miracolo può solamente cavarci da una situazione più funesta ancora, bisogna chiederlo e sforzarci di meritarlo.

"Fra noi ed i favori divini s'interpone il delitto dell'apostasia. Dio soffre di non potersi abbandonare a tutto il suo amore - dice B. de Saint-Bonnet -. Egli vuole vederci placare la sua giustizia e provvedere, coll'aiuto della preghiera e del pentimento, al divino equilibrio de' suoi divini voleri. Spetta a voi di gettar sulla bilancia il peso della preghiera, della riparazione e dell'umiltà. Tutti non pregheranno, la riparazione non verrà da tutti, l'umiltà non entrerà in tutti i cuori; così non fu mai, e Dio non l'esige. Coloro che hanno l'amore di Dio e dei loro fratelli, finiscano di santificare se stessi per affrettare l'ora della liberazione!".

Fin dal suo tempo, De Maistre ha potuto segnalare i primi sintomi di questo grande cangiamento: "Chi avrebbe detto che il secolo XIX sarebbe quello delle conversioni? Tuttavia esse si moltiplicano ogni giorno, e nei ceti più rimarchevoli della società, cosi per lo splendore personale come per la scienza". Anche là dove nessuno si sarebbe convertito, egli vedeva tuttavia che gli animi si purificavano dei loro errori e dei loro pregiudizi. E presso di noi, "attraverso tanti errori" egli vedeva "dei punti luminosi e delle grandi speranze". Egli udiva "un grido generale foriero di grandi cose".

Quanto più tutti questi pronostici si sono affermati e moltiplicati ai nostri giorni! Dio farà che la Rinnovazione si compia se, nella sua sapienza infinita, ha risoluto di farla, se, ne' suoi decreti eterni, l'apostasia attuale non è destinata a condurre la fine dei tempi: "Per rispondere alle preghiere dei santi - dice ancora B. de Saint-Bonnet - Dio ci richiamerà dall'orlo del nulla, ed il genere umano stupefatto della iniquità commessa nel rinnegare il suo Creatore, il suo Redentore, illuminato dalla inanità delle lunghe sue brame, degl'inutili suoi sforzi, per formarsi il paradiso in sulla terra, deporrà il suo orgoglio, e farà ritorno alle sorgenti della vita. Le generazioni che saranno in appresso chiamate a compiere il numero degli eletti, saranno per sempre edificate dalla grandezza di questo triplice spettacolo: una profondità nella malizia umana, non pareggiata che dall'impotenza cui sì vedrà ridotta; il nulla in cui sarà momentaneamente caduta la civiltà che si è spogliata della fede; poi, come ai giorni di Noè un miracolo di Bontà che interviene affinché l'Uomo esista ancora".

Accogliamo questi presentimenti. La felice esperienza che abbiamo della misericordia divina, ci permette di lasciarli entrare nei nostri cuori.

Tratto da:

H. Delassus, Il problema dell’ora presente. Antagonismo tra due civiltà, parte seconda: la Rinnovazione e le sue condizioni, capitolo X, versione digitale: www.rassegnastampa-totustuus.it

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La Restaurazione – presentimenti e profezie [Santa Caterina, Sant'Ildegarda, B. Pio IX, San Pio X... ].
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Fredrick69

Inserisco una lunga CATECHESI mandata direttamente da NOSTRA MADRE SANTISSIMA AL POVERO MARTIRE GIUSEPPE AURICCHIA.....È LUNGHETTA ....MA SE AVRETE UNA "SANTA PAZIENZA" , potete discernere sia LA BONTÀ DELLE APPARIZIONI , sia l l'aprirsi della VOSTRA E NOSTRA ANIMA AL SIGNORE NOSTRO GESÙ CRISTO NELLA SUA VENUTA .....con una piccola CHICCA FINALE formata dalla SPERANZA DI NOI TUTTI ......non disprezzateli questi messaggi .......
"E’ nato, è morto privo di tutto per la Redenzione"
Avola, 24 Dicembre 2006 – 4^ Domenica d’Avvento
"A tutti i figli e figlie della Terra, ma soprattutto ai governanti del Mondo, siate nella pace, nella gioia, nella speranza e, dell'eterno ricordo della nascita del Salvatore, voi non sapete amare, perché siete senza Dio nei vostri cuori. Il vostro cuore deve essere in festa dalla gioia, ringraziare il Signore, Re dell'Universo di avere dato agli uomini la salvezza attraverso la nascita in terra di Gesù Cristo.
Figli, ricordate sempre il meraviglioso momento in cui la Sua Luce illumina il mondo e illuminava il seno della Vergine Maria che si è reso visibile agli occhi di tutti e fu incarnato il Suo preziosissimo corpo il Bambino Gesù. Fu il miracolo divino rappresentato dalla nascita di Gesù, con tutta la Sua potenza d'amore di Dio, racchiusa nel cuore di questo infante innocente, indifeso che sorride ai Suoi Genitori. Dovresti mostrare un immensa adorazione di fronte a questa scena tenera e cruciale davanti a quella mangiatoia dove il Re dei re e attorno si stringono a Lui i piccoli pastori. Al cospetto di Dio dovrete essere con la semplicità nel cuore, lasciando da parte ogni cuore orgoglioso umano che sono solo dei granelli di polvere rispetto allo splendore di Cristo.
La nascita del Salvatore è un momento cruciale per ogni cristiano, per ogni figlio di Dio, in questo tempo difficile per l'umanità di tutto il mondo e del pianeta che vivete perché Gesù Cristo è venuto al mondo per salvare tutti gli uomini, unico Salvatore è Lui, il Bambino innocente nella mangiatoia.
E' Lui che, nato nella più grande povertà, è nato, è morto privo di tutto per la redenzione di tutti gli uomini della terra.
Questo messaggio all'umanità, il Re di tutti i re, l’unica ricchezza che i grandi di questo mondo lo disdegnano.
O Uomini che governate, smettete le vostre inutili e vane ricerche di valori temporali e deperibili di questa Terra. Spogliatevi di tutto come Gesù, per ricevere la ricchezza eterna del Regno dei Cieli; siate anche voi un infante bambino, puro innocente, che si abbandona alla provvidenza e fra le braccia della più bella Mamma, la Vergine Maria.
Questo messaggio vi aiuta a capire il meglio il grande mistero della Sua venuta di Dio al mondo, di Dio fatto Uomo. Questo appello è rivolto a voi affinché possiate ritornare a Lui con un cuore gioioso, amorevole nei vostri cuori.
Ricordate, Egli crescerà dentro ciascuno di Voi che non credete, perché siete servi e ciechi. In questo giorno ricevete la Sua benedizione e vi conduce a tutti nel Suo Regno e vi porge la sua piccola mano. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo".
"Pace agli uomini di buona volontà"
Avola, 24 Dicembre 2006, ore 23:30 – 4^ Domenica d’Avvento – Messaggio della Madonna
Giuseppe Auricchia: "In chiesa alla Santa Messa".
"Figli, ecco Natale, il tempo della Sua venuta sulla terra è atteso soprattutto dalla Sua SS. Madre.
Ella aspetta il Salvatore del Mondo, è nato in una mangiatoia che assomiglia ad un nido in cui la Madre sta per depositare il suo tesoro, carne della sua carne. Ella attende nelle Sue braccia e gli angeli benedetti depongono il Bambino Re.
Ella piena di gioia, in ginocchio guarda a Giuseppe, che a sua volta vede le meraviglie del cielo e della terra che sono tra le braccia di Maria. Ma il mondo non sa ancora che un Dio è tra gli uomini, nel silenzio del presepe, Dio riposa nella più bella delle culle, le braccia della Sua SS.ma Madre, il Dio Figlio guarda meravigliato i due santi che Dio Padre gli ha donato per riceverlo su questa Terra degli uomini, il Suo sguardo da bambino infante, innocente, indifeso, vede i cieli aperti, e Dio Padre che lo ha donato guarda con tenero amore che il Suo piccolo cuore umano è prossimo a scoppiare di gioia.
Il piccolo Bambino Re vede meglio con la Sua anima divina, Egli è stato donato al mondo dal Padre Suo dei cieli che lo annunzia con una stella del Suo cielo di gloria, dicendo: pace agli uomini di buona volontà.
Figli, Gesù è enuto in questa notte di Natale per dare la gioia, la speranza al mondo affinché colui che crede in Lui abbia la vita eterna. Si è consegnato alla giustizia degli uomini affinché gli uomini capissero che l'unica vera giustizia è quella di Dio.
Figli e figlie, il Bambino, il Mio divin Figlio è venuto tra gli uomini per insegnarvi l'Amore. Un cuore puro è fatto per amare senza ricevere alcun interesse, l'amore compensa tutto. Dio vi ama perché Egli è amore!
Dio vi benedice in questa notte di Natale in cui Egli discende per prendere posto in mezzo ai Suoi fratelli".
"Ecco la Carità e l’Amore"
Lunedì 25 Dicembre 2006 – Santo Natale - Messaggio del Signore Gesù
"Il 25 Dicembre Mi rivolgo a tutti uomini e donne. In questo Natale che siate felici e comprendete l'Amore, la Carità. L'Amore di Dio è non umano.
L'AMORE
Il messaggio essenziale da trasmettere oggi riguarda l'Amore, la legge eterna dell’Amore.
Cosa rappresenta l’Amore per voi? Talvolta, ciò che unisce due cuori, due anime, talvolta un'attrazione molto forte, talvolta un sentimento di simpatia verso un fratello e una sorella incontrati sul cammino. E' vero, l'Amore ha tante facce, è come un sole che allarga i suoi raggi in diverse direzioni. Chi è toccato dal suo benevolo raggio manifesta l'Amore a modo suo e secondo lo stato d'animo in cui si trova. Ecco perché l'Amore si presenta sotto diversi aspetti, ma sappiate che qualunque sia la sua forza e la sua intensità, la sua stessa essenza viene dalla Fonte Divina dell’Amore.
Sappiatelo: Dio è Amore, Dio è Luce, Dio è la Vita, Dio è Uno.
Anche per voi, l'obiettivo principale è manifestare l'Amore in voi stessi e nella vostra vita.
Se il vostro cuore non mostra l'Amore è sterile, non porta a compimento la sua fondamentale ragion d'essere. Per vivere nell’Amore dovete ancora una volta superare il vostro "io", che vi allontana da tutto ciò che vi circonda. E' questo "io", che pone dei limiti alla vostra coscienza e vi impedisce di sentire l'essenza fondamentale radicata nella coscienza di ogni essere, ossia l'Amore.
L'Amore è principio di unità, è la base prima di ogni vita. Osservate, uomini della Terra, come siano davvero pochi coloro che su questo vostro povero pianeta mostrano l'Amore. La vostra idea dell'Amore resta spesso legata alla passione dei sensi, che non hanno nulla da spartire con l'Amore che eleva le anime in armonia con la Fonte Suprema.
L'Amore annienta le barriere, i limiti, l'Amore non conosce frontiere, né volti, né età.
Chiunque voi siate, poveri o ricchi, belli o brutti, malati o in buona salute, avete comunque l'obbligo di mostrare nel cuore e nella vita questa forza d'Amore che vi trasformerà in veri figli di Dio.
Ama con tutto il cuore, con tutta l'energia della tua vita e manifesterai così la pienezza dello Spirito in te.
Perché ci sono tanti problemi sulla Terra? Perché gli uomini hanno perduto l'idea del vero Amore, dell’altruismo totale. Amare è condividere.
Amare è perdonare. Amare è offrire la propria vita per un giusto ideale.
Amare è rinunciare a se stessi pensando agli altri. Amare è aprirsi a Dio.
Amare è la via dell’armonia, della pienezza, della verità. Sappilo uomo di questa terra, fintanto che non mostrerai Amore in te non troverai alcun riposo né la pace.
La pace del cuore appartiene a chi fa dell’Amore il centro della propria vita.
Ecco, cari figli, la via che si apre davanti a voi, la via del cuore, la via reale che porta a Dio. Avete avuto davanti agli occhi l'esempio di uomini e donne che hanno sentito dentro di loro quest'appello, questa forza d'Amore. Costoro hanno saputo sfidare il loro tempo e la morale della loro epoca per agire laddove li guidava il cuore. Quanto vi siete stupiti dei loro atti di coraggio o di altruismo. Cercate di emularli, ma soprattutto scuotetevi e non aspettate che siano gli altri a fare il cammino al vostro posto.
Per quanto ancora rimarrete a contemplarvi l'ombelico e vi ostinerete a non fare nessun passo verso chi desidera ardentemente solo un gesto d'amore da parte vostra?
A volte non siete insensibili al dolore di coloro che vi circondano, ma vi ripetete: che cosa posso fare io contro la sofferenza del mondo intero? Comincia invece fin d'ora a interessarti, a modo tuo e secondo le tue possibilità, della sofferenza che regna intorno a te e avrai trovato la via dell’Amore. Se ciascuno facesse altrettanto, allora i problemi del mondo sarebbero risolti in tempo record. Dai tu stesso l'esempio alla tua famiglia, ai tuoi amici, alle persone che ti circondano, affinché anche ognuno di loro possa compiere attorno a se degli atti d'Amore e quindi superare il suo piccolo io.
Questo messaggio d'Amore è rivolto a tutti gli esseri umani, ogni essere umano che lo ascolta lo sentirà crescere in se.
Questo messaggio d'Amore non contiene solo parole che nutrono la vostra coscienza ma soprattutto una forza d'Amore puro che va dritta al cuore affinché anche lui possa finalmente aprirsi ed allargarsi. Questo è lo scopo di questo messaggio: Non chiudete più il vostro cuore ma fatelo parlare perché ha tanto da dire e da fare. Possa l’Amore del Padre Divino trovare la via sgombra in voi e la carità che ancora sussulta in voi.
LA CARITA'
Cari Figli del Dio vivente! Il Messaggio che devi trasmettere oggi riguarda la Carità.
Sappi, figlio di Luce, che se il tuo cuore non mostra Carità non mostra davvero nemmeno l'Amore, perché la Carità è davvero manifestazione attiva d'Amore presso i tuoi simili.
La Carità è fare caso al tuo prossimo, a colui che soffre da solo, privo di tutto. E' prestargli ascolto, è aprire il tuo cuore al suo cuore.
La Carità è la via opposta all'indifferenza che denota un cuore duro come la pietra.
Fare la Carità non è affatto una bigotteria, tutto dipende dall'intenzione con cui la si compie. Spetta a voi agire, ma agite non spinti dall'obbligo, bensì dalla sincerità del cuore. Perché quanti credono di fare della Carità e invece compiono solo un volgare gesto!
Chi pratica la Carità va verso il suo prossimo e gli porta aiuto, qualunque sia il suo problema. Fintanto che il vostro cuore resterà chiuso non potrà manifestare la Carità. Tutti voi che ascoltate questo semplice messaggio sulla Carità, sappiate ascoltarne la semplicità e l'insegnamento, che vi spinge ad agire, ad andare incontro a tutti i bisognosi della vostra buona volontà, in verità chi si ostina a restare cieco alla sofferenza che lo circonda ovunque non potrà entrare nel Regno di Mio Padre.
Quanti orgogliosi sollevano la testa e il busto e si sentono superiori al povero disgraziato che chiede l'elemosina sul lato della strada. Il nocciolo della questione non sta nel sapere se restiamo Indifferenti alla sua presenza e alla sua sofferenza, oppure se facciamo caso a lui. Se vi trovate in una situazione del genere, in nessun caso dovete giudicare quella persona né disprezzarla, sappiate che anche quella creatura miserabile che avete davanti è un figlio del Creatore, un vostro fratello che sta certamente vivendo una prova difficile: quella della privazione materiale.
Anche se non gli darete nemmeno un soldo, per paura che ne faccia cattivo uso, indirizzategli un pensiero d'Amore, una preghiera d'Amore, una parola d'Amore. Questo proverà che in voi abita la Carità e non un cuore di pietra.
Sappiate che la miseria, che la sofferenza possono colpire anche voi in ogni momento e che allora, forse, non sarete più così indifferenti al miserabile che un tempo guardavate con tanta superiorità.
Il denaro importa poco, il denaro non compra tutto, ciò che importa è l’atto d'Amore.
Ecco, cari figli che ascoltate questo messaggio, quest'atto d'Amore e di Carità che siete tenuti a compiere giorno per giorno se avete scelto di seguire la Via del Padre, se volete salvare la vostra anima. Vi mando caritatevolmente a tutti i Miei pensieri di felicità e di pienezza sul cammino del Padre. Il Cristo che vi benedice".
"Dovete bere la coppa della Redenzione finale"
Avola, 31 Dicembre 2006, ore 06.15 - Messaggio della Madonna
"Figlio Mio, scrivi questa verità, le vie del Cielo sono aperte come fiumi dalle acque profonde per saziare tutto il popolo di Dio.
Io Mi rivolgo a voi tutti per portarvi la benedizione di Dio, per consolarvi, per confortarvi perché è arrivato il tempo in cui gli uomini hanno voglia di conoscere il loro Dio e sono alla ricerca della loro origine.
Il Dio Santificato, lo Spirito Santo vi guida in questa ricerca perché è urgente incontrare Dio.
Gesù è il vostro Redentore, Mi invia dappertutto a portare la novella, per preparare i vostri cuori a una grande conversione, ma i vostri cuori sono ancora intorpiditi dalla vita di piacere terrena e la vostra Mamma vi chiede ancora di allontanarvi da questa cattiva fonte perché presto voi dovete bere la coppa della Redenzione finale, anche se questa coppa sarà amara da bere come l'aceto che venne offerto a Gesù.
Voi andate fino in fondo e non può essere altrimenti, le anime piene di peccati ancora aggrappati ad essi dovranno immergersi in questo bagno di purificazione, per sorgere puro e bello davanti a Dio.
Migliaia di figli pagano già le colpe di tutti i loro fratelli. Grazie al sacrificio Suo, loro avranno la luce.
IL SACERDOTE PER ECCELLENZA SOSTIENE I SUOI FIGLI CONSACRATI SOFFERENTI, CHIAMATI AD UN ALTISSIMA SANTITÀ PER AVER CONSENTITO A PAGARE CON LA LORO VITA IL TOTALE SACRIFICIO PER LA CHIESA, IL LORO SANGUE È IL SEME DEI FUTURI SANTI.........
CHE VERRANNO PER SOSTITUIRE TUTTI I i FALSI PROFETI ATTUALI, CHE CADRANNO COME VECCHI ALBERI TARLATI CORROSI ALLA LORO BASE.
COSÌ ARRIVERANNO SANTI SACERDOTI COME UNO SCIAME GRANDIOSO PER DARE UNA NUOVA VITA ALLA CHIESA DI GESÙ...
LA CHIESA RINASCERÀ INTERAMENTE RINNOVATA.... SARÀ FORTE E BELLA
...BUONA ED ACCOGLIENTE......
TRABOCCANTE DI PIETÀ......
DOLCE E UMILE COME IL SUO FONDATORE, IL VOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO, VIVENTE COME VIVENTE CHE ABITA E CHE HA DATO LA VITA, PIENA DI GRAZIE.....ORNATA DELLA GRAZIA VERGINALE DELLA MADRE CHE L'HA SOSTENUTO.......
ESSA SARÀ LA VOSTRA NUOVA GERUSALEMME, DISCESA DA DIO VIVENTE IN MEZZO A VOI".
Fonte:Madonnadelpino.altervista.org
Pace e bene a TUTTI VOI ......che credete o non credete a queste APPARIZIONI....non ha importanza......
Sia fatta la volontà di DIO ......SEMPRE SIA LODATO ....E AVE MARIA .....CORREDENTRICE DEI POPOLI SULLA TERRA ...........

Annacantoni

Affretta la Tua venuta Signore Gesù. Regna in ogni cuore