SANTISSIMA VERGINE MARIA, “AUSILIO DEI CRISTIANI”. 24 Maggio. *MA VEDIAMO PERCHÉ...* Il mese di Maggio, il mese dei fiori, la Santa Madre Chiesa lo dedica al Fiore per eccellenza, alla «Rosa delle …Altro
SANTISSIMA VERGINE MARIA,
“AUSILIO DEI CRISTIANI”.
24 Maggio.

*MA VEDIAMO PERCHÉ...*

Il mese di Maggio, il mese dei fiori, la Santa Madre Chiesa lo dedica al Fiore per eccellenza, alla «Rosa delle rose, alla Santissima Vergine Maria».
È proprio in questo mese che la pioggia di rose, delle più belle Grazie, cade dal Cielo su coloro che sono devoti alla Santissima Madre Celeste, la Madre di Misericordia.
Proprio oggi la Chiesa ne festeggia il Suo Titolo dolcissimo e caro a tutti i Cristiani di “Auxilium Christíanorum”, "Aiuto dei Cristiani".
La mattina del 7 Ottobre 1571, dopo sei ore di fiera mischia, nelle acque di Lepanto, i Cristiani inalberavano il vessillo della Croce sulla nave ammiraglia turca, mentre il grido di “Vittoria” risuonava tra le file dell'esercito: “Vittoria! Vittoria!”
I Turchi sgominati si diedero alla fuga: il bilancio della giornata per loro era stato terribile: 20.000 morti, 5.000 prigionieri, 107 galee arse o affondate.
Tutta la Cristianità veniva così liberata dalla diabolica ferocia della “mezzaluna”.
Chi diede la Vittoria?
Il Mondo Cristiano era in preghiera con la Corona del Santo Rosario, in unione con il Papa San Pio V, il quale mentre parlava nel Concistoro ai Cardinali, nel momento culminante della battaglia, aprì una finestra e rapito in estasi esclamò: Vittoria!
Abbiamo vinto!
Andiamo a ringraziare la Madonna!
A perpetua riconoscenza, verso la Santissima Vergine Maria, aggiungeva nelle Litanie Lauretane l'invocazione: “Auxilium Christíanorum, ora pro nobis!”, mentre stabiliva che nella prima Domenica di Ottobre si celebrasse la tanto cara “Festa del Santo Rosario”.
Un altro Papa è strettamente legato alla storia di questo Titolo Mariano, cioè Pio VII, il quale, condotto prigioniero da Napoleone, a Fontainebleau, gemeva nell'umiliazione, mentre la Chiesa, privata del suo Capo visibile, alzava più strazianti le sue grida di dolore a Dio, il santo Pontefice fece un voto alla Vergine Maria, la Quale, come Ausiliatrice, il 24 Maggio 1814, gli concedeva di rientrare libero e trionfante in Roma.
Il 10 Maggio, dell'anno seguente, si recava a Savona per soddisfare il suo voto, incoronando solennemente la Madonna della Misericordia e, verso la fine di quell'anno, a testimonianza della sua gratitudine verso la Vergine Santissima, istituiva la Festa di “Maria Ausiliatrice”, da celebrarsi il 24 Maggio, anniversario del suo ritorno alla Sede romana.
Da allora in poi chiese e confraternite sorsero in diversi luoghi ad onorarLa sotto questo Titolo, finchè la Vergine Maria richiese un grande Santuario a San Giovanni Bosco, al quale, mostrando più volte il luogo dove dovevasi costruire, gli aggiunse: “Hic domus mea, inde gloria mea!” (Questa è la mia famiglia e la mia Gloria).
Da qui davvero l'Ausiliatrice profuse a piene mani i suoi celesti tesori, temporali e spirituali: “qui rifulge la Sua Gloria”.
Papa Benedetto XV esclamava: «Non a caso la Chiesa pone l'Invocazione di Maria Ausiliatrice dei Cristiani alla fine delle Litanie, perché, dopo aver invocato Maria con tanti appellativi, vuole con questo riassumerli tutti.
Dopo averLa proclamata “Salute degli infermi”, “Rifugio dei peccatori”, “Consolatrice degli afflitti”, la invoca anche “Auxiiium Christianorum”.
Pare dunque a noi che questo Titolo apra ancor più il nostro cuore alla confidenza e racchiuda in sè la forza dell'espressione di tutti gli altri».
Interi Continenti e Nazioni hanno Maria Ausiliatrice come Patrona: l’Australia cattolica dal 1844, la Cina dal 1924, l’Argentina dal 1949, la Polonia fin dai primi decenni del 1800, diffusissima e antica è la devozione nei Paesi dell’Est Europeo.
Nella bella Basilica torinese, a Lei intitolata, dove il Suo devoto figlio San Giovanni Bosco e altre figure sante salesiane sono tumulate, vi è il bellissimo e maestoso quadro, fatto eseguire dallo stesso fondatore, che rappresenta la Madonna Ausiliatrice che, con lo scettro del comando e con il Bambino in braccio, è circondata dagli Apostoli e dagli Evangelisti, sospesa su una nuvola, sullo sfondo a terra, vi è il Santuario e l’Oratorio come appariva nel 1868, anno dell’esecuzione dell’opera del pittore Tommaso Lorenzone.
Il significato dell’intero quadro è chiarissimo; come la Vergine Maria era presente insieme agli Apostoli a Gerusalemme, durante la Pentecoste, quindi all’inizio dell’attività della Chiesa, così ancora Lei sta a protezione e guida della Chiesa nei secoli, gli apostoli rappresentano il Papa e i Vescovi.
Ormai la Madonna Ausiliatrice è divenuta la ‘Madonna di Don Bosco’, essa è inscindibile dalla grande Famiglia Salesiana, che ha dato alla Chiesa una schiera di Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio; tutti figli che si sono affidati all’Aiuto della più dolce e potente delle Madri.