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Festa Lavoratori (Mons. Bregantini): "la precarietà non è la normale condizione in cui vivere" Di fronte ai dati assai preoccupanti diffusi dall’Istat sulla disoccupazione giovanile (38,4%) e di …Altro
Festa Lavoratori (Mons. Bregantini): "la precarietà non è la normale condizione in cui vivere"

Di fronte ai dati assai preoccupanti diffusi dall’Istat sulla disoccupazione giovanile (38,4%) e di fronte al tasso di crescita
della disoccupazione in Italia all’1,1% (il Paese è al top in Europa, preceduto solo da Grecia e Spagna), il presule coglie
nel momento presente quel tratto di umiltà della politica “che – afferma – pare si stia riscoprendo. Il 1° maggio è una
occasione propositiva soprattutto, non di pianto – precisa il vescovo – e bisogna tornare ad ascoltare la gente
e i suoi consigli partecipativi. Soprattutto i giovani devono essere guardati, ascoltati, capiti, accompagnati.
Cada quell’immagine di fatalismo che ha accompagnato gli scorsi mesi: la precarietà non è la normale condizione
in cui vivere. Si prenda coscienza che si può affrontare e superare il momento negativo”. Da qui Bregantini accenna
ad alcune proposte per cercare nuovi sbocchi occupazionali e rilanciare il mercato del lavoro: dal mondo agricolo
all’ambiente, dall’edilizia scolastica al lavoro in carcere e agli immigrati, da vedere non come concorrenziali ma come
imprenditori. “Le banche devono essere meno rigide, più positive, più progettuali”, aggiunge. E a proposito della rete
delle cooperative bisogna “costruire reti, appunto, e non ragnatele”. Un commento all’episodio della sparatoria davanti
Palazzo Chigi: “L’uomo che ha sparato viene da Rosarno, una terra che conosco, segnata da grandi drammi sociali
e dall’insidia potentissima della mafia.
Credo che dentro quest’uomo ci sia il cuore di tanta gente che ha sofferto.
Bisogna che la politica usi con saggezza certi atteggiamenti altrimenti la gente si esaspera. Non è certamente prendendo
una pistola che si risolvono le cose. Ma questo gesto ha davvero il sapore di un dramma che non è stato cogestito da nessuno”.
(a cura di Antonella Palermo)


Radio Vaticana 30 aprile 2013