LIBER ACCUSATIONIS IN PAULUM SEXTUM
LIBER ACCUSATIONIS IN PAULUM SEXTUMCondivido questo scritto dell'Abbé Georges De Nantes consegnato alla Santa Sede il 10 Aprile 1973, per comprendere che la genesi della deriva bergogliana, non inizia con Francesco. Dal concilio vaticano II, grazie alle sue "ambiguità" la Chiesa è stata posta in una tale prostarzione e decadimento che non ha saputo più correggere gli errori che si infiltravano via via che i dettami del concilio prendevano forma concreta nella vita ecclesiastica e dei fedeli, tanto da arrivare al tracollo bergogliano. Le voci profetiche che avvisarono le gerarchie ponendo loro di fronte le conseguenze delle loro scelte sono state zittite, condannate, obnubilate.
Leggete questo estratto con libertà e onestà intellettuale, non potrete così, non vedere le similitudini e coerenze tra la visione di chiesa di Paolo VI e di antipapa Francesco.
Il Liber Accusationis in PDF dell’Abbé Georges De Nantes
Corsi e ricorsi storici.
4. Il Regno di Satana
TUTTO sconvolgere nella Chiesa di Dio, lasciare che la religione si spenga e la morale sprofondi senza reagire violentemente, con forza, soprannaturalmente, non può essere solo la conseguenza di una distrazione, di un candore... Tradire la Cristianità a profitto di tutte le sovversioni, lavorare con il comunismo mondiale per colpire l’Occidente e farlo invadere, tra non molto, dal Bolscevismo, (non è anacronistico questo riferimento al bolscevismo, lo vediamo oggi con una UE che impone vaccini e annulla elezioni democratiche [nota mia]) non può essere l’opera di un pacifismo sincero, se pure utopistico. C’è dell’altro in VOI. (si riferisce a Montini [nota mia])
Anche qui non si tratta di fare delle congetture. Gli scandali sono accertati, pubblici, ed il loro enigma è chiaro a quelli che conoscono le POTENZE OCCULTE che Voi avete voluto contattare e le POTENZE INVISIBILI che non avete voluto ascoltare. Tutto è compreso in due nomi, Santo Padre, due Santuari: MANHATTAN e FATIMA. In altre parole: la Vergine Immacolata Madre di Dio e la Frammassoneria, potenze contrarie, diurne e notturne.
Mi sono tormentato in perplessità per tutta la redazione di questo LIBELLO D’ACCUSA: come può un Papa credere che il mondo sia una realtà neutra, che la Chiesa collettivamente ed ognuno dei suoi fedeli individualmente possano partecipare alla vita di questa nuova comunità umana, risolutamente senza Dio, laica, fondata sul culto dell’uomo, e non siano ostacolati nella loro fede, trascinati per vie contrarie e, finalmente, costretti all’apostasia?
Come potete pensare, parlare ed agire come se un mondo che non appartiene a Dio non appartenesse a nessuno, come se i grandi ed i potenti di questo mondo che rifiutano di servire Nostro-Signore Gesù Cristo e di onorare la Vergine Maria, non fossero gli schiavi ed i servitori del Principe di questo Mondo, i Sacerdoti di Satana?
(Come non vedere la verità in queste sante parole, oggi che sono palesi a tutti. Abbiamo assistito a veri sabba satanici organizzati dai potenti di questo mondo!)
Basta. Parliamo chiaro. Tutti i Vostri Predecessori Ve lo insegnano come a noi: la Potenza di Satana non si limita ad esercitare una influenza spirituale, individuale, invisibile. Essa si incarna anche nelle istituzioni. Essa diventa visibile, oppressiva, aggressiva, attraverso uomini, società, organizzazioni la cui caratteristica principale è di essere occulti. I vostri Predecessori si sono adoperati con tutte le loro forze a smascherarli ed a colpirli con i loro anatemi. Hanno saputo riconoscerne l’influenza e la spinta determinante su tutti quelli che, uomini o organizzazioni, erano marcati da certi caratteri: di opposizione alla Chiesa, di pretesa tolleranza, (vedi la maschera della tolleranza di Sant'Ambrogio) di ricerca comune della verità, laicismo aperto... I Vostri Predecessori vi sentivano l’odore del Maligno e ne tenevano lontani i Cattolici:
« Che ognuno eviti qualsiasi rapporto con coloro che si nascondono sotto la maschera della tolleranza universale, del rispetto di tutte le religioni, della mania di conciliare le massime del Vangelo con quelle della Rivoluzione, Cristo con Belial, la Chiesa con lo Stato senza Dio ». Cosi parlava colui che si è concordi nel riconoscere come il più liberale dei vostri Predecessori, Leone XIII1.
Il Vostro candore, la Vostra ingenuità, non possono essere che simulati. Gettandoci prima in bocca al lupo. E facendovi poi lupo Voi stesso. Per rimanere integralmente fedeli alla consegna imperativa dei Vostri Predecessori, noi dobbiamo « evitare qualsiasi rapporto » non solo con la Sinagoga di Satana, infrangendo i Vostri suggerimenti, le Vostre esortazioni e i Vostri ordini, ma anche con Voi che « vi celate sotto la maschera della tolleranza universale, del rispetto di tutte le religioni... ». ...Evitarvi, seguendo l’ordine dell’Apostolo a Tito: « Haereticum hominem post unam et secundam correptionem evita! »2. ...perché Vi nascondete sotto una maschera, e su questo punto sono costretto a deludere quei nostri amici che da quasi dieci anni si costringono ad immaginare che mascheriate il vostro stretto cattolicesimo sotto una maschera di frammassone. No! nella logica di Leone XIII e di tutti i veri Pastori della Chiesa di ogni tempo, colui che si nasconde sotto una maschera, nasconde un viso peggiore sotto una maschera rassicurante, per ingannare il mondo. Mai nessuno dei Pontefici Cattolici si è nascosto sotto una maschera. Non ci sono che i lupi che si nascondono sotto la pelle dell’agnello!3.
La Vostra maschera ci è stata di fronte per tutta la stesura di questo Libello, sufficientemente inquietante perché vi si debba « evitare dopo una o due rimostranze ». La Vostra maschera è il liberalismo; la Vostra maschera è il dialogo; la Vostra maschera è il culto dell’Uomo. Ma quali sono il Vostro vero volto e la Vostra Anima?
Familiarità strane
Sulla copertina della Documentation Catholique del 17 Gennaio 1971 si può vedere il Papa che partecipa « alla celebrazione ecumenica del 2 Dicembre nel Municipio di Sidney »4. Scandalizza. Mai uno dei Vostri 262 Predecessori si sarebbe permesso un simile sacrilegio, consumato da Lui stesso contro la sua propria Persona, e soprattutto non i peggiori fra loro, poiché la Chiesa li avrebbe subito espulsi. Anche se le persone partecipanti potevano essere innocenti, il pastore di un simile gregge non può essere che l’Avversario di Cristo, non Cristo Medesimo.
Avanziamo di un passo. Il 10 Giugno 1969 partecipavate con il Cardinale Wilebrands, « alla preghiera comune nel Consiglio Ecumenico delle Chiese ». Copertina della Documentation Catholique anche questa volta.
Qui, la cosa è più grave, Voi siete nel luogo stesso dove lavorano delle Potenze occulte per il trionfo dell’eresia globale, di tutte le dissidenze sull’« Intolleranza » ed il « settarismo » dell’Unica Sposa. E Voi venite qui a pregare! Come e Chi potete pregare in quel luogo? I Giornalisti ci informano che vi siete perfino raccolto in preghiera nella « Cappella ecumenica»5.
Ora, perfino i protestanti, nella loro grande maggioranza, (parlo delle persone consapevoli) sono d’accordo nel riconoscere nel Consiglio Ecumenico una filiale della Frammassoneria Universale, in stretta dipendenza con le altre istituzioni visibili che le servono da strumento, l’ONU, l’UNESCO, l’OIT, la FAO, etc... Queste instaurano la Democrazia Universale che è il programma della Frammassoneria e che costituirebbe il regno di Satana nel mondo (oggi è innegabile [nota mia]). Quella dove Voi vi recate a pregare, ne è il Movimento di Animazione Spirituale, è la religione cristiana posta al servizio del piano satanico. Tali sono, chiaramente individuate grazie alle coraggiose denuncie di tutti i vostri Predecessori, le due BESTIE DELL’APOCALISSE: il Potere tempotale, usurpato da Satana e la Nuova Religione, la Controchiesa per il suo servizio6.
Uscendo dall’una, avete fatto la corte all’altra, lo stesso 10 Giugno 1969. Avete parlato all’OIT come servo della Bestia dell’Apocalisse, incaricato, sotto la maschera di un Papa cattolico, di condurre a lei tutti i popoli. Avete attribuito alla Bestia tutte le miracolose perfezioni che la nostra fede riconosce alla Chiesa sola ed avete fatto, in quell’antro massonico, professione di fede all’intenzione di Satana. Mi basta rileggere il Vostro Discorso all’OIT7 e, riportati nel numero di Luglio 1969 della Contre-Réforme Catholique8, gli articoli dei giornali che riferivano l’atmosfera di quell’incontro per convincermi che abbiamo un... diciamo simpatizzante ed ammiratore della Frammassoneria Universale travestito da Papa.
Questo discorso costituisce un legame fra il vostro discorso inaugurale del 4 ottobre 1965 all’ONU e questa serie di messaggi gli uni più stupefacenti degli altri che si susseguono dall’ottobre al dicembre 1970, all’ONU, alla FAO, e ...agli Uomini per il Natale. Ne ho fatto una sintesi nella Contre-Réforme Catholique n. 40 ; l’effetto è impressionante. Voi volete trascinare di forza tutta la Chiesa nella fede nell’umanità nuova, e schierarla tutta intera al servizio delle organizzazioni massoniche internazionali. E’ evidente. In relazione al grande progetto di queste organizzazioni che ho ricordato per spiegare ai cattolici il vostro discorso all’ONU. E’ il famoso SOLVE ET COAGULA. Dissoluzione di tutte le comunità naturali, storiche, religiose e principalmente della Chiesa e delle Nazioni cattoliche dove Dio, il Dio Gesù-Cristo è il vero ed unico Padrone. Coagulazione della polvere di individui così sradicati, decerebrati, decristianizzati, in grandi complessi universali di cui Satana, nuovo Messia, sarà il Principe, lui che è per un tempo il Principe di questo Mondo9. (Oggi tutto questo è realtà [nota mia])
Fraternità Massonica e rito d’iniziazione
Tutto è diventato possibile. Tutti i sospetti sono leciti. Perché tutto è, ora, autorizzato. Dopo che il Vescovo di Cuernavaca Mendez Arceo, ha raccomandato al Concilio la riconciliazione con i nostri Fratelli Massonici10 (il card. Ravasi non si è inventato nulla [nota mia]), e questo accadeva qualche giorno dopo il Vostro viaggio all’ONU! Dopo che Mons. Pézeril è stato accolto in Loggia per spiegare ai Fratelli i progetti per l’avvenire della Chiesa postconciliare11, ci si può domandare se il Papa non sia simpatizzante o Fratello massone iniziato e perfino se non abbia voluto farlo sapere, per enigmi.
Poiché, in occasione della vostra visita all’ONU vi siete raccolto in preghiera nel santuario massonico di quella casa, nella « Méditation Room » al centro della quale è collocato « un altare per un Dio senza volto »12. Forse avrete letto, al tempo del mio processo, tutto il significato occulto Giudeo-massonico di quel luogo, del suo arredamento e della sua decorazione. E’ la « camera di riflessione » della Loggia Massonica, per la quale deve passare l’apprendista nel corso della sua Iniziazione. Voi ci siete passato. Siete, dunque, iniziato! E solamente dopo questo avete potuto parlare un corretto linguaggio di frammassone davanti a tutta l’Assemblea delle Nazioni, i membri della quale sono per il 65% Fratelli13.
Dopo che a Marsiglia il F. James è stato inumato nel colombario « con gli onori massonici » dopo il funerale religioso nella Chiesa di Saint Giniez il 23 Gennaio, non è più nemmeno irrispettoso supporre che Vostra Santità abbia voluto dare un segno di fraternità ai Grandi Frammassoni di Manhattan. Il Vostro amico, Mons. Etchegaray, ha meravigliosamente spiegata quella fraternità che rientra in modo irrefutabile nelle prospettive del vostro apostolato personale: « II nuovo clima dei rapporti non significa che non vi siano dei gravi problemi in questo « ecumenismo » (sic), fra la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo, Figlio di Dio e Salvatore del Mondo, e la famiglia massonica alla ricerca di una religione universale, della quale tutti i culti, essa dice, non sono che manifestazioni transitorie. Fede e ragione (sic) non sono antitetiche, ma il loro punto d’incontro è ancora sempre da cercare »14. Così, la fede è cristiana e la ragione è massonica, ed il loro incontro è nel futuro del più vasto ecumenismo. Che Fratello avete in lui!
Il « problema più grave » in fondo, è quello di abituarci ad un Papa che pensa, che parla, che agisce come un adepto della Frammassoneria ; la vostra adesione all’ONU, al suo Culto, al suo Credo è stato uno di quelli SCANDALI che voi calcolate e realizzate per sbloccare e fare evolvere la Chiesa verso la piena rivelazione e la realizzazione dei vostri progetti universalmente « fraterni » cioè massonici.
Verso la restaurazione del Giudaismo universale
Chi dimostri qualche simpatia per la Frammassoneria, se è un personaggio importante, si troverà prontamente assediato dalla Potenza Giudaica Mondiale. Questa, infatti, allarga il suo dominio sul mondo attraverso quella, che è una venerabile e secolare filiale. Già Giovanni XXIII l’aveva imparato a sue spese durante tutta quella vicenda della Dichiarazione sugli Ebrei al Concilio.15
Il Cardinale Bea, il Cardinale Léger ne hanno saputo anch’essi qualcosa, loro che sono stati decorati l’uno della medaglia d’oro dei B’nai-B’rith, « la più alta distinzione della più alta delle istituzioni giudaiche mondiali »16, l’altro del premio annuale "famiglia dell’Uomo", di quella stessa "Lega Antidiffamatoria dei B’nai-B’rith" che la stampa di Montréal ci dice essere « una delle più antiche e delle più influenti organizzazioni che vigilino a salvaguardare i diritti dell’uomo... essa è impegnata attualmente a promuovere la comprensione interreligiosa ... ed a lavorare congiuntamente con le forze democratiche per reprimere le propagande astiose ed antisemite»17. Conosciamo bene questo linguaggio ma questo è ugualmente tutto il vostro programma !
Non sorprende dunque che, avendo Voi traversato la « Sala di Meditazione » dell’ONU che per loro ha un significato di un santuario giudaico, le « Organizzazioni ebraiche dell’ONU » abbiano accettato di incontrarsi con Voi... nella Chiesa della Sacra Famiglia, il 4 ottobre 1965 ed il loto portavoce Philip Klutznick, celebrando la realizzazione delle profezie bibliche attraverso la riconciliazione di tutti sotto il segno dell’ONU esprimeva esattamente, insieme alla loro, la Vostra fede quale l’avevate proclamata qualche istante prima dalla tribuna dell’Assemblea.
Dopo questo incontro l’amicizia tra Voi e questi « Figli dell’Alleanza » è senza nubi. Il Cardinale Suenens si reca da loro in visita dovunque vada ed i B’nai-B’rith frequentano il Vaticano. Nell’udienza pubblica del 3 giugno 1971 voi avete rivolto loro la parola nominatamente. Anche lì, scandalo, rischio calcolato, mossa audace... ma nessuno si è indignato. E’ vero che parlavate in inglese.
Cari amici, avete detto a quei « Figli dell’Alleanza » è un piacere per noi di accogliere in San Pietro (eh si) il vostro ragguardevole gruppo della Lega Antidiffamatoria dei B’nai-B’rith. In questa occasione ci piace reiterare il voto del Concilio del Vaticano « d’incoraggiare e di raccomandare la mutua conoscenza e la stima che nasceranno soprattutto da studi biblici e teologici condotti in comune come un dialogo fraterno » (Nostra Aetate, 4).
Nel nostro proprio ministero di riconciliazione e di pace, noi siamo specialmente spiacenti di tutte le forme di discriminazione, che impediscono la carità fraterna verso gli uomini e offendono la dignità umana e Dio stesso. Ci siamo recentemente espressi apertamente contro ogni discriminazione fondata sulla razza, l’origine, il colore, la cultura, il sesso o la religione (Oct. Adv., 16).
Noi preghiamo il Signore, il Padre di tutti, che si degni di benedire i vostri sforzi per creare quel clima fra cristiani ed Ebrei, e fra tutti gli uomini, clima nel quale il suo amore regnerà per il benessere di tutta l’umanità »18.
Li avete benedetti tutti, cristiani ed ebrei alla rinfusa, senza « discriminazione diffamatoria ». In fondo questa indiscriminazione, non è ancora una volta il rinnegamento di Pietro che rifiuta di riconoscere il Maestro per essere in pace con gli Ebrei? Il Dramma, è che « la riconciliazione e la pace » per le quali voi lavorate con i B’nai-B’rith, esige che il Cristo sia crocifisso una seconda volta e rinnegato eternamente.
Ma, Santo Padre, voi potete fare tutto. Nessuno si meraviglia più di nulla nella Chiesa. Voi avete perfino ricevuto in udienza speciale la Presidente del « Tempio della Comprensione » la signora Hollister, il 17 maggio 1967. Questa signora vi ha offerto una miniatura di quel tempio e voi l’avete assicurata che avreste pregato per il successo della sua opera. Voi sapevate dal Cardinale Vagnozzi, vostro Legato Apostolico a New-York, che cos’è quel Tempio della Comprensione: « Una iniziativa occulta degli illuminati che ha l’obbiettivo di instaurare " La Religione Mondiale " o la " Fraternità umana ".
Uno dei suoi aderenti e padrini è il Segretario della Difesa, Robert Strange Mc Namara... Edith K. Roosevelt annuncia che la stanza di meditazione del Tempio della Comprensione sarà nota sotto il nome di " Hall dell’Illuminazione ". Là, scrive Miss Roosevelt, progettiamo che gli illuminati, Maestri della Saggezza, i nostri capi del Tempio della Comprensione, debbano istruire il pubblico in questo nuovo culto umanista. Là, il cittadino del mondo deve coltivare la comprensione universale anziché limitarsi a vedute particolaristiche, nazionaliste o religiose»19.
E Voi pregate per questa iniziativa di rinnegamento del Cristo e di creazione di una religione mondiale della quale sapete che sarà la rivincita del Giudaismo? Ma chi siete Voi, Santo Padre? Sul trono di San Pietro, sotto la maschera del Vicario di Gesù Cristo, sareste... ciò che finiamo per temere che voi siate ?
(1) 8 dicembre 1892.
(2) Tit. 3, 10; cf. Lettere 240 p. 7-9; CRC 36 p. 7.
(3) Mtt. 7, 15; cf. Lettere 190, 208 p. 2 e 3.
(4) DC 71 del 17 gennaio; CRC 41 p. 9.
(5) 20 luglio 1969, DC 69, 628; CRC 21 p. 1, 22 p. 12-13.
(6) Apoc. 13; cf. Lettere 200, 202.
(7) DC 69, 615-621.
(8) CRC 22 p. 12-13.
(9) Lettera 218, p. 4
(10) Lettera 216 p. 2.
(11) CRC 54 p.2.
(12) Match 9 ottobre; Lettere 218 p. 1 e sg.
(13) CRC 45 p. 13.
(14) Alloc. del P. Vernède con la supervisione di Mons. Etchegaray; DC 73, 197.
(15) CRC 59 p. 4.
(16) CRC 59 p. 4.
(17) La Presse, Montréal, 19 settembre 1967; CRC 1 p. 2, cf. 37 p. 4.
(18) Oss. Romano 3 giugno 1971; cf. Itinéraires sett. Ott. 1971, p. 255.
(19) CRC 1 p. 4, 3 p. 9.
Fatima profanata
IN queste angosce inumane, mi è capitato sovente di sperare in un pellegrinaggio del Papa a Fatima. L’incontro del Vicario di Cristo, della Vergine Immacolata e dell’Eucarestia mi pareva che dovesse essere il SEGNO CELESTE della grazia divina e di una misericordia che potrebbe salvare tutto e ridare a tutto l’antico splendore. Già l’8 dicembre 1964: « Speriamo che un prossimo pellegrinaggio del Papa lo porti a Fatima per rivelarci da lì il Segreto di Maria » 1.
Mi sembrava che tutti quegli scandali, quell’atmosfera di scisma, quei sospetti di eresia che ci opprimevano come una cappa di piombo, si sarebbero dissipati se Voi foste andato in pellegrinaggio a Fatima. Di colpo, avremmo ritrovato la nostra fiducia ed il nostro amore filiale, come lavati da un battesimo di grazia.
E poi là Voi dovevate, non potevate fare altrimenti che PREGARE la Santa Vergine Maria insieme con l’immensa folla cattolica, leale, tradizionale, ed in seguito LASCIAR PARLARE la Madre di Dio, Nostra Madre tutelare, RIVELARE il suo Terzo Segreto ed UBBIDIRE alle sue richieste. Allora il Mondo si sarebbe convertito cominciando da noi, vostri preti, vostro popolo, poveri peccatori.
Tale era la nostra speranza...
Voi siete andato a Fatima. E’ vero. Il 13 maggio 1967, cinquant’anni giorno per giorno dall’apparizione celeste. Gli occhi fissi sul piccolo schermo, il cuore torturato dall’angoscia, il rosario tra le dita e mormorando con la folla dei nostri fratelli, laggiù, il loro doloroso Ave Maria, attendevamo l’Avvenimento del secolo...
« Ahimé! cinque ore dopo, non sussisteva più alcuna speranza di pace, era perduta l’ultima e misteriosa grazia attesa da questo incontro del Vicario di Gesù Cristo e della sua Santa Madre ».
Perché questa immensa e certa delusione nella mia Lettera ai miei Amici di quel 13 maggio 1967 2 ? Perché, era troppo evidente dal principio alla fine, Voi eravate andato là non per vedere, ma per farvi vedere, non per ascoltare ma per parlare, non per cadere in ginocchio, ma per troneggiare davanti ad un milione di uomini prosternati, non per ricevere degli ordini celesti ma per imporre i vostri progetti terrestri, non per implorare la pace dalla Vergine Maria ma per chiederla agli uomini, non per santificare il vostro cuore e purificarlo dalle macchie di Manhattan, ma per imporre proprio qui, nel dominio di Maria, il Mondo di Manhattan. Voi eravate andato a profanare Fatima.
Fin dall’inizio, si vide chiaramente che Voi intendevate restare fedele a Voi-stesso. Il Presidente Salazar non è il Presidente Obote; egli è di razza bianca, civilizzato, cristiano — uno dei più prestigiosi fra i Cristiani di questo secolo, uno dei grandi benefattori della civilizzazione — ed il Portogallo è nel mondo il paese più fedele alla sua fede cattolica, fieramente, coraggiosamente proclamata nella sua Costituzione e passata nel suo Concordato. Allora, col pretesto che Voi venivate con fretta, da pellegrino, non avete fatto caso né al paese, né al suo Capo e la stampa progressista ha riecheggiato nel mondo intero il disprezzo ostentato da Voi per quel popolo valoroso.
Avevate premeditato di celebrare là una Messa in portoghese quando il mondo intero di ogni lingua e di ogni razza era in ascolto, per far bene intendere al Portogallo tradizionale che il vostro partito era quello dei Novatori, quello del cambiamento, mettendo la vostra volontà al di sopra della gloria di Dio. Poiché fu una messa affrettata, impossibile da seguire e fredda, un culto « balbuziente » dirà Laurentin 3.
Avevate organizzato una serie di udienze che dovevano occupare tutto il vostro tempo ed in particolare un incontro altamente significativo, ecumenico, con i « rappresentanti delle comunità non cattoliche ». Non ne vennero che due, presbiteriani, con i quali, non comprendendo essi il francese del discorso che Voi avevate preparato, non avete avuto altra possibilità che di scambiare poche parole inutili, mentre tanti buoni cattolici avrebbero Voluto parlarVi, pregare con Voi e non sono stati ricevuti.
Rimanendo così preoccupato delle vostre chimere politiche ed ecumeniche, non avete fatto il pellegrinaggio e lì comincia lo scandalo pauroso. Fra tanti discorsi, non si trovano che delle brevi allusioni, del tutto esteriori e fredde, alle Apparizioni del 1917. Voi non avete desiderato recarvi suoi luoghi della Cova da Iria, benché vicinissimi, dove erano avvenute, dando — volontariamente? — l’impressione di non crederci. Arrivando, oggetto di un culto appassionato da parte della folla per più di un’ora di tragitto e prestandovi alle sue acclamazioni senza fine, non avete neppure salutato Nostra-Signora di Fatima.
Nulla sfugge sullo schermo della televisione... Montato sul podio Voi avete salutato, salutato la folla. Ma la Vergine, no. Voi siete passato davanti a Lei — meta del vostro pellegrinaggio — senza alzare gli occhi. L’ho veduto. Non avete recitato il Rosario con la folla e se avete detto un solo Ave, la televisione non ce l’ha fatto vedere, i giornali non ce l’hanno raccontato.
Arrivò infine il momento del grande confronto, dell’ultima speranza che attendevo, che tutti confusamente attendevano. Avreste incontrato la Bimba di Fatima, Lucia, l’ultima delle picccole sante veggenti del 1917 ! Per l’amore dell’umanità, per l’amore della Chiesa e di noi tutti, povere creature sperdute, per l’amore di Voi-stesso, Santo Padre, il Cielo vi offriva una grazia: Lucia Vi chiedeva piangendo qualche istante di colloquio da sola a solo. Non si rifiuta di ascoltare la pastora di Fatima, la piccola messaggera del Cielo confermata nella grazia e nella saggezza da cinquant’anni di chiostro.
Voi avete rifiutato questa grazia :
« Ad un certo momento - racconterà poi il Padre Almeyda, Vostro interprete, in una intervista concessa alla Radio Vaticana - Lucia ha espresso il desiderio di dire al Papa qualcosa per lui solo, ma il Papa ha risposto : « vedete, non è il momento. D’altronde, se avete qualcosa da comunicarmi, ditelo al vostro Vescovo e lui me lo comunicherà; abbiate in lui piena fiducia ed obbedite in tutto al vostro vescovo ».
« Ed il Papa ha benedetto suor Lucia come un padre benedice un caro figlio che, forse, non rivedrà mai » 4. Ci sono delle grazie che passano e che non tornano mai più...
Sei giorni prima, il 7 maggio, avevate manifestato un tutt’altro interesse a Claudia Cardinale ed alla Lollobrigida in San Pietro dove c’era grande mascherata. Quattro giorni più tardi, il 17 maggio, avevate ascoltato con la massima attenzione le due presidenti israelite dell’Organizzazione occulta del Tempio della Comprensione. Ma avete rifiutato di sentire il messaggio personale che la Vergine aveva la bontà di rivolgerVi a mezzo di Lucia, sua figlia prediletta. E quello che voglio che sappiate è la gioia infernale di tutti i giornali progressisti e di tutte le organizzazioni anticlericali di comunicazione sociale a questa notizia. Finalmente respiravano ! Il Papa aveva tenuto, non si era lasciato piegare a terra dalla Visione celeste, dalla Voce dall’Alto, come il primo Paolo. Non c’era stato il suo Cammino di Damasco !
Cosa voleva dirvi quella creatura? Cosa paventavate tanto? La somma delle vostre eresie, scismi e scandali non ci lascia che l’imbarazzo della scelta ; ma c’è una probabilità più forte di tutte le altre. Quella Messaggera del Cielo voleva certamente ricordarvi la volontà dell’Autorità superiore e suprema, la sola al di sopra di Voi, che è Dio, di vederVi pubblicare il TERZO SEGRETO DI FATIMA AL MONDO. Poiché la data in cui doveva avvenire per ordine del Cielo era il 1960. Il vostro pellegrinaggio è avvenuto nel 1967. Siamo nel 1973. E il mondo corre su vie di perdizione, Verso il castigo dunque, per colpa vostra.
« Il Vostro silenzio non può avere altro risultato, come spiegavo nel mio studio sul vero messaggio di Fatima subito dopo il vostro pellegrinaggio, che quello di trasformare in pesanti realtà le minacce di nuovi castighi che sono, senza possibilità di dubbio, l’essenziale di questo Terzo Segreto, analogo ai primi due... Non conoscendo le cose terribili delle quale il Cielo minaccia il mondo, il mondo non si convertirà e Scivolerà senza freno nel pantano di putridume e di sangue. Sarà la terza guerra mondiale, il Comunismo persecutore trionfante dappertutto, la guerra atomica con le sue inaudite devastazioni, la Grande Apostasia dei cristiani. Ver non essere stati preavvisati e chiamati alla conversione, i popoli perderanno la fede con la vita ! » 5.
« Questo segno di Jonas, l’aspettiamo dal 1960. Tutti i contraddittori pretesti che vengono opposti alla pubblicazione del segreto, non fanno che aggravare le responsabilità di quelli che sanno e tacciono. No, quel messaggio profetico non è insignificante, né tranquillizzante, né riservato. Era un messaggio per tutti, nel 1960! E’ tale tutt’ora. E, troppo terrificante in quel momento, tale è rimasto. Ma è la sola parola che possa allontanare il flagello che viene ».
« Certamente, constata Barthas, le minacce e le promesse della Regina del Cielo sono, in gran parte, la causa di quell’interesse ansioso, misto di timore e di speranza, che il mondo accorda al « mistero » di Fatima (P. 83). Ebbene! nessuno ha il diritto di frustrare il mondo nella sua attesa angosciosa. E’, al contrario, un dovere di informarlo delle parole della Regina dei Celi. Che questo messaggio sia infatti dedicato a tutti noi, eccone la prova, in un racconto del Canonico Barthas in data 1952 : « Ciò che rimane celato. — Quando ci sarà rivelato il terzo elemento del " segreto "? Già nel 1946, a questa domanda, Lucia e Mons. il Vescovo di Leira mi risposero nello stesso modo, senza esitazioni e senza commenti : " nel 1960 ". E quando spinsi la mia audacia fino a domandare perché si doveva attendere fino ad allora, ottenni in risposta dall’uno come dall’altro : perché la Santa Vergine vuole così ».
Siamo ora nel 1967. Poiché le volontà del Cielo non mutano, penso che Suor Lucia abbia voluto supplicare il Papa, quel giorno, di far conoscere al mondo gli avvertimenti di Nostra-Signora e forse ella era incaricata di invitarvelo sotto la forma di un ultimo appello, di un ultimatum. Il vaso trabocca, l’iniquità è al colmo. E’ assolutamente necessario che la Chiesa tutta sappia in quale abisso l’umanità viene trascinata dal peccato » 6.
Allora, perché essere andato a Fatima? Dopo il vostro pellegrinaggio è come se l’aveste uccisa. Nessuno più ne parla, né delle volontà di Dio che vi sono espresse, né della conversione della Russia, né del Segreto, né delle pratiche di devozione raccomandate e soprattutto della « recitazione del Santo Rosario per la pace » che Lucia Vi aveva chiesto di « intensificare » di viva voce quel famoso 13 maggio 7.
Come avete fatto ? La risposta è semplice: avete sostituito il vostro Messaggio a quello della Regina della Pace, AL DISEGNO DI DIO che ci è stato rivelato a Fatima : « Tu dirai al mondo intero che il Buon Dio vuole accordare le sue grazie attraverso il Cuore Immacolato di Maria, che non si deve esitare a chidergliele, che il Cuore di Gesù vuole essere venerato insieme a Quello di sua madre. Che gli uomini debbono chiedere la pace a quel Cuore Immacolato perché Dio l’ha affidata ad esso », Voi avete sostituito il VOSTRO GRANDE DISEGNO, quello che avete rivelato a Manhattan e che consiste nel domandare la Pace al cuore degli uomini ai quali Voi la affidate.
Per questo non avete esitato a pretendere di essere il fortunato beneficiario di una rivelazione celeste. Apparendo alla finestra del vostro appartamento del Vaticano, la sera del vostro ritorno, Voi avete detto: « a Fatima abbiamo interrogata la Madonna sulle strade che conducono alla pace e ci è stato risposto che la pace era realizzabile ». Un giornalista del Messaggero riassume l’impressione generale a Roma: « sarebbe troppo facile di forzare il senso di una tale singolare espressione, ma si può credere, supporre che nel corso del suo pellegrinaggio al Santuario di Fatima, Paolo VI abbia avuto un momento, per così dire, di comunicazione interiore con la nostra avvocata madre protettrice degli uomini nei loro sforzi pacifici » 8.
E’ proprio questo che avete voluto far credere. Che il Cielo vi aveva detto: Vai, avanza nel tuo Grande Disegno, chiama tutti gli uomini a costruire una nuova Pace, non più i soli cattolici con la PREGHIERA e la PENITENZA, ma con la tua nuova rivelazione : POPULORUM PROGRESSIO, con PROGRESSO e PACE... Voi avete voluto attribuire al Cielo il messaggio dell’inferno che non cessate di dire e di ripetere dopo Manhattan : la pace è possibile perché gli uomini sono buoni ; la pace è opera degli uomini, di tutti gli uomini, frutto dei loro sforzi convergenti sotto la direzione mondiale delle Organizzazioni Giudeo-massoniche. E’ il Culto dell’Uomo sostituito al Culto di Dio.
Ed è così che il vertice di questo viaggio non è stato una preghiera a Dio, ma una strana, una scandalosa PREGHIERA AGLI UOMINI... :
« Uomini, procurate d’esser degni del dono divino della pace, uomini, siate uomini (sic). Uomini, siate buoni, siate saggi, siate aperti alla considerazione del bene totale del mondo. Uomini, siate magnanimi...
« Uomini, ricominciate ad avvicinarvi gli uni agli altri con pensieri di costruire un mondo nuovo. Sì, il mondo degli uomini veri, il quale non potrà mai essere tale senza sole di Dio sul suo orizzonte » 9.
Questo è un discorso anticristo. Voi siete venuto a Fatima perché Colei che schiacciava la testa del serpente, fosse schiacciata da lui in ricambio e il suo Messaggio, ultima probabilità di salvezza per il mondo, fosse schiacciato sotto il Messaggio opposto, l’appello fatto agli Uomini perché costruiscano un mondo nuovo, fondato sull’orgoglio.
Se io mento, provatelo. Provate che non appartenete a Satana, ma a Cristo, pubblicando il Terzo Segreto di Fatima, chiamando tutti i cristiani alla Preghiera e alla Penitenza, chiedendo d’intensificare la recitazione del Rosario per la Pace, pronunciando la Consacrazione del Mondo al Cuore Immacolato di Maria, dal quale dipende la pace, « perché Dio gliel’ha affidata », perché finalmente « trionfi il Suo Cuore Immacolato ! ».
(1) Lettere 191 p. 6.
(2) Lettere 246 p. 2.
(3) Lettere 246 p.3.
(4) DC 67, 1243.
(5) Lettera 247 p. 5.
(6) Lettera 247 p. 6.
(7) Lettere 247 p. 7, 246 p. 3.
(8) Messaggero, cf. Lettera 246 p. 4.
(9) Lettera 246 p. 8.
La tiara venduta di Paolo VI
Gesto uguale alla svendita di reliquie di Francesco
Il tutto per demolire la Chiesa e protestantizzarla