*IL REGNO DEL DIVIN VOLERE * L'ORA DEL TRIONFO* Gv 15, 15-16 *IL REGNO DEL DIVIN VOLERE * L'ORA DEL TRIONFO* Gv 15, 15-16 *MAMMA REGINA FAMMI VIVERE E MORIRE DI VOLONTÀ DIVINA* * *V MEDITAZIONE* IL …Altro
*IL REGNO DEL DIVIN VOLERE * L'ORA DEL TRIONFO* Gv 15, 15-16

*IL REGNO DEL DIVIN VOLERE * L'ORA DEL TRIONFO* Gv 15, 15-16

*MAMMA REGINA FAMMI VIVERE E MORIRE DI VOLONTÀ DIVINA*

*
*V MEDITAZIONE*

IL QUINTO PASSO
DELLA DIVINA VOLONTÀ
NELLA REGINA DEL CIELO.
IL TRIONFO DELLA PROVA.
*
L'ANIMA ALLA VERGINE


Sovrana Regina, veggo che mi tendi le braccia, ed io corro anzi volo a Te per godermi i tuoi casti abbracci, i tuoi celesti sorrisi. Mamma santa, oggi hai aspetto trionfante, hai sembianza di vincitrice. Tu vuoi narrarmi la gloriosa vittoria della tua prova. Nevvero? Ed io ti ascolterò ben volentieri, nella grande speranza che anche a me Tu conceda la grazia, di trionfare su ogni prova a cui il buon Dio vorrà sottopormi.
LEZIONE DELLA REGINA DEL CIELO

Figlia a me carissima, oh, come sospiro di confidarti i miei segreti. Essi mi daranno immensa gloria ed esalteranno quel Fiat che fu la causa prima del mio Immacolato Concepimento, della mia Santità, della mia Sovranità e Maternità Divina!

Tutte le sublimi prerogative per cui la Chiesa tanto mi onora, non furono altro che gli effetti della Divina Volontà che mi dominava, che regnava e viveva in me. È naturale quindi che io brami di far conoscere agli uomini la meravigliosa potenza di quel Fiat che in Me produsse privilegi ed effetti tanto mirabili da far stupire Cielo e terra.

Ora ascoltami, figlia cara: quando l'Ente Supremo richiese il mio volere umano, io compresi il grave male che la volontà umana può produrre nell'uomo, avendo capacità di scompigliare anche le opere più belle del Creatore. La creatura a causa del suo proprio volere è oscillante, debole, incostante, disordinata, mentre Iddio, nel crearla, l'aveva unita alla sua Volontà Divina, perché questa potesse essere la sua forza, il suo moto primo, il suo sostegno, il suo cibo, la sua vita.

Sicché col non dar vita alla Volontà Divina in noi, si respingono i beni ed i diritti ricevuti in dono da Dio. Oh, come compresi bene l'offesa somma che l'uomo arreca a Dio ed i mali che egli attrae su di sé! Ebbi allora paura ed orrore di fare la mia volontà e giustamente temevo. Non era stato forse anche Adamo creato da Dio innocente e puro? Col fare la propria volontà, in quanti mali non era piombato egli mai, trascinando seco tutte quante le generazioni?

Presa perciò da terrore e più ancora da tenerezza ardente verso il mio Creatore, giurai di non fare mai la mia volontà. Per essere più sicura ed attestare maggiormente il mio sacrificio a Colui che tanti mari mi aveva dato di grazie e privilegi, presi la mia volontà e la legai ai piedi del Trono divino, in omaggio continuo d'amore e sacrificio, affermando di non servirmene giammai, neppure per un istante solo.

Figlia mia, forse a te non parrà grande il sacrificio che feci di vivere senza la mia volontà; invece ti assicuro che non ve n'è altro simile al mio. I sacrifici di tutta la storia del mondo, paragonati a questo, non sono che ombre. Sacrificarsi un giorno, ora sì ed ora no, è facile; ma sacrificarsi ad ogni istante, in ogni atto, nello stesso bene che si vuol fare, durante tutta l'esistenza, senza dar mai vita alla volontà propria, è il sacrificio dei sacrifici, è l'attestato più grande di fedeltà, è l'amore più puro, trafilato dalla stessa Volontà Divina, che si possa offrire al Creatore.

È tanto grande questa oblazione, che Dio non può chiedere nulla di più dalla creatura, né essa può trovare altra offerta migliore di questa. Ora, figlia carissima, non appena ebbi fatto dono della mia volontà al mio Signore, io mi sentii trionfante nella prova che mi era stata richiesta, e Dio, a sua volta, si sentì vittorioso sulla mia volontà umana. Egli aspettava la prova della mia rinuncia, attendeva cioè un'anima che vivesse senza volontà propria, per aggiustare le partite del genere umano, per concedere a tutti clemenza e misericordia.

Ed ora, una parolina a te, figlia mia. Oh, se tu sapessi come io aneli di vederti vivere senza la tua volontà! Tu sai che ti sono Madre e che la Mamma vuol vedere felice la figlia sua. Ma, come potrai esserlo se non ti decidi a vivere come visse la Mamma tua?

Se farai così, tutto, tutto ti darò; mi metterò a tua disposizione e sarò tutta tua. Procurami perciò questo bene e questa gioia di vedere cioè una figlia che viva tutta di Volontà Divina.

L'ANIMA

Sovrana trionfatrice, nelle tue mani di Madre io depongo la mia volontà, affinché tu stessa me la purifichi ed abbellisca; la lego insieme alla tua ai piedi del Trono divino, affinché d'ora innanzi io possa vivere non più della mia, ma esclusivamente sempre della Volontà di Dio.

PRATICA

Per onorarmi, in ogni atto che farai, consegnerai nelle mie mani materne la tua volontà, perché al posto di essa io faccia scorrere il Divin Volere.
GIACULATORIA

Regina trionfatrice, ruba la mia volontà e cedimi quella Divina.

*

* LUISA PICCARRETA 150° * 3FIAT SANTIFICANTE*


P.S. DA: «LA REGINA DEL CIELO NEL REGNO DELLA DIVINA VOLONTÀ» : MEDITAZIONI SULLA VITA DI MARIA SS. PER CHI VUOLE IMPARARE A VIVERE DI VOLONTÀ DIVINA - CAN. BENEDETTO CALVI -

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