Hicham Ben’Mbarek, stilista musulmano è una bandiera di integrazione tra mussulmani-cristiani.

UNA GRANDE TESTIMONIANZA

“Il cardiologo mi disse che sarei tornato a casa. Ero in attesa del trapianto, ma non c’erano organi compatibili. ‘Vai almeno ad abbracciare i tuoi figli’, mi disse. Sì, stavo rischiando di morire”, racconta Hicham. Ma il giorno stesso in cui per la prima volta dopo l’incidente incontra di nuovo la famiglia, ecco che arriva la telefonata tanto attesa. “Hicham, hanno trovato un cuore per te”, gli dice un amico.
E così Hicham Ben’Mbarek torna ad avere una prospettiva.

“L’emozione di rinascere a trent’anni è indescrivibile. Sono ancora vivo. E dentro di me batte il cuore di un cristiano. Questo è l’esempio più bello d’integrazione. La mia storia dimostra che le differenze non esistono. Questa è l’importanza del dono. E se avessi la possibilità di aiutare qualcuno, beh, lo farei con chiunque. A prescindere dall’etnia, dalla religione o dal colore della sua pelle”.“Il cardiologo mi disse che sarei tornato a casa. Ero in attesa del trapianto, ma non c’erano organi compatibili. ‘Vai almeno ad abbracciare i tuoi figli’, mi disse. Sì, stavo rischiando di morire”, racconta Hicham. Ma il giorno stesso in cui per la prima volta dopo l’incidente incontra di nuovo la famiglia, ecco che arriva la telefonata tanto attesa. “Hicham, hanno trovato un cuore per te”, gli dice un amico.
E così Hicham Ben’Mbarek torna ad avere una prospettiva.

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