Gli Eletti del Signore
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Sant' Ildegarda di Bingen(mistica, scrittrice,dottore della Chiesa) «O uomo accecato dalla tua stessa scienza, ti sei stancato di por freno alla iattanza dell’orgoglio degli uomini affidati alle tue cureAltro
Sant' Ildegarda di Bingen(mistica, scrittrice,dottore della Chiesa)

«O uomo accecato dalla tua stessa scienza, ti sei stancato di por freno alla iattanza dell’orgoglio degli uomini affidati alle tue cure, (..)Perché non svelli alla radice il male che soffoca le piante buone?… Tu trascuri la giustizia, questa figlia del Re celeste che a te era stata affidata. Tu permetti che venga gettata a terra e calpestata… Il mondo è caduto nella mollezza, presto sarà nella tristezza, poi nel terrore… O uomo, poiché, come sembra, sei stato costituito pastore, alzati e corri più in fretta verso la giustizia, per non essere accusato davanti al Medico supremo di non aver purificato il tuo ovile dalla sua sporcizia!… Uomo, mantieniti sulla retta via e sarai salvo. Che Dio ti riconduca sul sentiero della benedizione riservata ai suoi eletti, perché tu viva in eterno!»

•Effettivamente i tempi che viviamo,il mondo sta camminando in un autodistruzione senza precedenti. DIO ha riservato un sentiero di benedizione che durerà per sempre,riservato ai giusti e agli eletti. Questa volta sarà qualcosa Eterno e meraviglioso,per la fine del male. Il male cesserà di esistere un giorno per sempre.
Non a caso,la Madonna ad Anguera parlò in modo enorme degli Eletti e ciò che DIO ha promesso...

22 Luglio 2000
[..] Dite a tutti che il tempo è breve e che questo è il tempo della grazia. Affrettatevi. Non rimanete nel peccato. Il Signore vuole che facciate parte dei suoi ELETTI. Gli ELETTI di Dio vivranno per sempre FELICI. Quello che Dio sta preparando per i suoi, gli occhi umani non l’hanno mai visto e nessun uomo l’ha mai sperimentato. Date il vostro contributo per la grande vittoria del Signore sulla forza del male.[..]

Dice la Nostra Santa e dottoressa sul monito profetico: “Dopo la nascita dell’Anticristo gli eretici predicheranno le loro false dottrine indisturbati, col risultato che i cristiani avranno dubbi sulla loro santa Fede cattolica… (..) Verso la fine del mondo l’umanità sarà purificata per mezzo delle sofferenze. Ciò sarà vero soprattutto per il clero, che sarà derubato di tutte le sue proprietà.[..]

•Che cosa vediamo oggi nella Chiesa? Un Apostasia in crescita per distruggere la Fede... E questo anche nel mondo odierno, dove l'uomo si sta abituando ad una Fede sempre "Reset", perché con un Click non c'è il tempo della Fede, tutto deve svelarsi senza fede. Invece la Chiesa insegna che la Fede è un mistero per una vittoria sempre aggiudicata quando l'uomo capisce cosa mancava per mettere ordine al mistero stesso.

Continua Sant'Ildegarda di Bingen:

la battaglia contro l’eresia e poi quella finale contro l’Anticristo sarà dura: ” Come se fosse una festa di matrimonio, i cristiani andranno verso la morte per martirio che il figlio della perdizione avrà preparato per loro, in un numero tale che quegli assassini non saranno neanche in grado di contarne i cadaveri, allora il sangue di questi martiri riempirà i fiumi…

•Questo non può che essere il contenuto collegato al Terzo Segreto di Fatima di quel vescovo vestito di bianco,che vedrà e camminerà in mezzo a cadaveri...

Continua Sant'Ildegarda di Bingen..

"Il figlio della perdizione mostrerà loro dei tesori e delle ricchezze e permetterà che essi si abbandonino ad ogni specie di festini, come essi li vorranno….. dirà loro: «Colui che crederà in me riceverà il perdono dei suoi peccati e vivrà con me eternamente». (..)… Respingerà il battesimo ed il Vangelo e deriderà tutti i precetti che la Chiesa ha dato agli uomini per conto Mio… (..) Dopo la triste sconfitta del figlio della perdizione, la sposa di Mio Figlio, che è la Chiesa, brillerà di una gloria senza eguali e le vittime dell’errore si affretteranno a rientrare nell’ovile. Quanto a sapere in quale giorno, dopo la caduta dell’Anticristo, il mondo dovrà finire : non potrebbe riuscirci. Il Padre se n’è riservato il segreto. O uomini, preparatevi al giudizio”.

•Il figlio della perdizione con i suoi falsi insegnamenti trascinerà molti nella menzogna,ma dovrà perire. Ci sorprendiamo di tutto ciò?
Il figlio della perdizione sarà sicuramente d'accordo a esaltare una falsa chiesa,ma DIO farà brillare una vera Chiesa,un piccolo gregge fedele alla Verità,e questa grande Tribolazione in cui viviamo, arriverà ad una "Battaglia finale",in cui le forze del male saranno sempre più scatenate ma non potranno nulla contro coloro che amano la Verità. Soprattutto è da ricordare il Giudizio finale che Gesù attuerà alla fine di tutta la Tribolazione Spirituale che l'umanità sperimenterà. La Fine dell'Anticristo sarà la fine del mondo,dove gli Eletti otterranno una gioia senza fine.

Lo ricorda anche la Vergine Maria ad Anguera sulla persecuzione in cui i Giusti vinceranno e otterranno una ricompensa eterna.

23/09/2008
[..] La Chiesa del mio Gesù cammina verso il calvario. La persecuzione sarà grande. In molti luoghi, il sangue dei fedeli scorrerà sulle strade. La Chiesa porterà una croce pesante, ma coloro che resteranno saldi fino alla fine riceveranno la ricompensa dei giusti
.[..]

19/08/2006

Cari figli, un grande esercito partirà dalla Mecca e dove passerà lascerà una scia di distruzione e morte. La malvagità degli uomini sarà così grande sulla terra che il Signore anticiperà il giorno del Giudizio Finale. Convertitevi e tornate a Colui che è il vostro Unico e Vero Salvatore. Pregate sempre. La forza della preghiera vi farà comprendere i disegni di Dio per le vostre vite. Avanti con coraggio.[..]

In conclusione,
aggiungiamo il monito di Sant'Ildegarda contro i falsi pastori che persero la grazia di DIO già in quel tempo e oggi in un modo ormai ascendente e di Castigo Eterno se non si pentono.

"Ai prelati che dovrebbero governare la Chiesa rimprovera la loro indolenza:
«Nella vostra bocca non risuona la voce della tromba di Dio, voi che non amate la santa intelligenza… Dovreste meditare attentamente la giustizia di Dio… mostrandola al popolo al momento opportuno, e non imponendola con la violenza
. Ma invece non lo fate, a causa del vostro volere ostinato… Vi rintanate come serpi ignude nelle loro tane… Perdete tempo in cose da nulla… Quanta perfidia e odio quando l’uomo non vuole volgersi verso il bene, né per Dio né per gli uomini, ma ricerca gli onori senza fatica e le ricompense eterne senza sforzo! Siete ciechi, poiché le vostre opere non risplendono davanti agli uomini del fuoco dello Spirito Santo!… Tutta la Sapienza che avete scrutato nelle Scritture è stata inghiottita dal pozzo delle vostre voglie! Tutto ciò che sapete, che avete provato e sentito, lo seppellite nella soddisfazione delle vostre brame, e ingrassate la carne come bambini che non sanno quello che fanno! Dovreste essere luce e invece siete tenebra!» (Lettera al clero di Colonia).
Gli Eletti del Signore condivide questo
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" Il DOGMA DELL'INFERNO" , di R.P. SCOUPPES S.J. ,le vie della Cristianità
Pietro il venerabile ,abbate di Cluny , raccontò il caso di un moribondo che ostinato nella colpa, stava per finire impenitente. Bruciava di febbre ed a refrigerio della sete chiese acqua fresca. E grazie alle preghiere fatte per lui. Il Signore permise che due spiriti dannati gli si presentassero in forma visibile con …Altro
" Il DOGMA DELL'INFERNO" , di R.P. SCOUPPES S.J. ,le vie della Cristianità

Pietro il venerabile ,abbate di Cluny , raccontò il caso di un moribondo che ostinato nella colpa, stava per finire impenitente. Bruciava di febbre ed a refrigerio della sete chiese acqua fresca. E grazie alle preghiere fatte per lui. Il Signore permise che due spiriti dannati gli si presentassero in forma visibile con una tazza contenente un liquido, di cui gettarono una goccia sulla mano dell' infermo, dicendo: Ecco l'acqua fresca onde ci refrigeriamo nell' Inferno! La Stilla trapassò la mano da parte a parte ,bruciandone carne e ossa. Gli astanti videro sbalorditi l'orribile effetto e le violente convulsioni, nelle quali per indicibili tormento il misero si contorceva. Ma se l'acqua fresca di laggiù cuoce a tal segno, che farà l'acqua bollente ed i solfi divampanti.? [..]

Fine Parte.
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🙏🏾Profezie della Madonna di Anguera (Brasile)
trasmesso il 20 gennaio 2012
[..] DIO è rattristato per l’umanità ed è arrivato il momento del grande ritorno. Io sono vostra Madre e voglio aiutarvi. Aprite i vostri cuori ai miei appelli e sarete condotti alla santità. Non temete. Il domani sarà migliore per gli uomini e le donne di fede. AGADEZ e AL-HOSEYMA: la morte passerà e grande sarà la sofferenza per i miei poveri figli. Pregate, pregate, pregate.[..]
*Agadez è un comune del Niger. Al-Hoseyma è città del Marocco

trasmesso il 03.07.2010
[..] Desiderate le cose del cielo, perché tutto in questa vita passa, ma i tesori di Dio in voi saranno eterni. Siate giusti, perché il Signore ha riservato per i suoi ELETTI ciò che gli occhi umani non hanno mai visto. Dopo tutta la tribolazione ci sarà una grande trasformazione sulla Terra. TUTTO ciò che oggi CONTEMPLATE sarà diverso. Gli ELETTI del SIGNORE si rallegreranno per CIÒ CHE CONTEMPLERANNO. Vedrete CIELI NUOVI e TERRA NUOVA. Le PROMESSE di DIO si realizzeranno in favore dei Suoi.[..]

trasmesso il 05.06.2010
DIO ha scelto questa terra(Anguera)e Mi ha inviata per chiamarvi alla conversione sincera. Non scoraggiatevi. Non tiratevi indietro. Dio ha bisogno di voi. Ciò che dovete fare, fatelo per la gloria di Dio, perché solo Lui vi ricompenserà per tutto ciò che avrete fatto in favore dei miei piani. Non ci sarà condanna eterna per coloro che accolgono i miei appelli. Annunciate a tutti che DIO ha fretta e che questo è il tempo della grazia. Ciò che vi ho rivelato qui non l’ho mai rivelato prima in nessuna delle mie apparizioni nel mondo. Solo in questa terra DIO Mi ha permesso di parlarvi degli avvenimenti futuri. Quello che vi trasmetto qui non sarà mai rivelato in nessun altro luogo del mondo. DIO ha scelto la Terra della Santa Croce (Brasile) per annunciare al mondo ciò che accadrà. Ho ancora nobili cose da rivelarvi. State attenti. [..]

🙏🏾 trasmesso il 18.05.2005
Cari figli, l’umanità sarà purificata dalla sofferenza e quando passerà tutta la tribolazione l’uomo tornerà a servire unicamente il Signore. Tutto sulla terra sarà trasformato e gli ELETTI vivranno FELICI. Sulla terra non ci sarà angoscia perché il dolore non esisterà più. L’uomo non avrà paura perché il male non esisterà più. La terra sarà un PARADISO e gli uomini sperimenteranno una gioia senza fine.[..] Fuggite il peccato e servite il signore con fedeltà.[..]

🙏🏾trasmesso il 13 Dicembre 2011
Alimentatevi dell’Eucaristia e fortificatevi nella preghiera sincera e perfetta. Sono vostra Madre Addolorata e soffro per ciò che vi attende. Un FATTO SPAVENTOSO accadrà a Savanes* e i miei poveri figli porteranno una CROCE PESANTE. Pregate, pregate, pregate. La morte passerà per BAMAKO e la DISTRUZIONE sarà grande.[..]
*Savanes può essere il distretto della Costa d'Avorio oppure il territorio del TOGO
*Bamako, capitale del Mali

trasmesso il 15.11.2008
[..] LA CHIESA DEL MIO GESU’ SARA’ COLPITA. UN UOMO BEN VESTITO ENTRERÀ NELLA CASA DI DIO E INGANNERÀ MOLTI. Sarà un tempo di dolore per i fedeli. Pregate. Pregate. Pregate.[..]

*Casa di DIO è la Chiesa,in questo messaggio è il VATICANO. UOMO BEN VESTITO? Indica un successore di Pietro,un Papa,e non può che essere Jorge Mario BERGOGLIO. Notare come nel 2008 c'era Benedetto XVI e dal 2013 invece è iniziato la grande confusione e molti frutti di BERGOGLIO sono contro la morale cattolica (ad es. LGBT ecc...)

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La virtù della giustizia che ebbe Maria santissima.


550. La grande virtù della giustizia è quella che più serve alla carità verso Dio e il prossimo e per questo è la più necessaria per le relazioni umane, perché è una facoltà che inclina la volontà a dare a ciascuno quello che gli spetta e ha per materia ed oggetto l'uguaglianza, parità o diritto, che si deve osservare col prossimo e con Dio stesso. Ma poiché sono tante le cose nelle quali l'uomo può rispettare questa uguaglianza o violarla col prossimo, e questo in tanti modi diversi, la materia della giustizia è molto estesa e diffusa e molte sono le specie di questa virtù. In quanto si ordina al bene pubblico e comune, si chiama giustizia legale e, poiché essa può avviare tutte le altre virtù a tal fine, si chiama virtù generale, benché non partecipi della natura delle altre. Ma quando la materia della giustizia è cosa determinata e riguarda solo persone particolari, tra le quali si mantiene intatto a ciascuna il suo diritto, allora si chiama giustizia particolare e speciale.

551. L'Imperatrice del mondo osservò tutta questa virtù, con le sue parti e i generi o specie che contiene, verso tutte le creature in modo senza confronto più perfetto di qualunque altra di esse. Infatti, ella sola conobbe con maggiore altezza e comprese perfettamente ciò che a ciascuna era dovuto. E, sebbene questa virtù della giustizia non riguardi immediatamente le passioni naturali, come nel caso della fortezza e della temperanza, tuttavia molte volte succede che, per il fatto che le stesse passioni non sono moderate e corrette, si perde la giustizia col prossimo, come vediamo in quelli che per sregolata avidità o per piacere sensibile fanno torto agli altri. Ora, siccome in Maria santissima non vi erano passioni disordinate né ignoranza per cui non conoscesse nelle cose il giusto mezzo in cui consiste la giustizia, ella adempiva con tutti questa virtù, operando secondo diritto e giustizia con ciascuno ed insegnando a tutti a fare altrettanto, quando meritavano di ascoltare le sue parole e il suo insegnamento di vita. Quanto poi alla giustizia legale, non solo la osservò soddisfacendo alle leggi comuni, come nella purificazione ed in altri precetti della legge, benché ne fosse esente come regina e senza colpa; ma per di più nessuno, eccetto il suo Figlio santissimo, attese, come questa Madre di misericordia, al bene pubblico e comune dei mortali, indirizzando a questo fine tutte le virtù e le opere con le quali poté meritare loro la divina misericordia e giovare al suo prossimo con altri benefici.

552. Le due specie di giustizia, distributiva e commutativa, rifulsero parimenti in Maria santissima in grado eroico. La giustizia distributiva governa gli atti, con i qua-li si distribuiscono le cose comuni alle persone particolari. Sua Altezza dimostrò questa equità in molte cose che per sua volontà e disposizione si fecero tra i fedeli della Chiesa primitiva, come la divisione dei beni comuni per il sostentamento ed altre necessità delle persone particolari. E anche se di sua mano non elargì mai denaro, perché mai ne maneggiò, tuttavia alle volte si distribuiva per suo ordine ed altre per suo consiglio. In queste cose e in altre simili dimostrò sempre somma equità e giustizia, secondo la necessità e la condizione di ciascuno. Lo stesso faceva nell'assegnazione degli uffici e delle dignità o ministeri che venivano ripartiti tra i discepoli e i primi figli del Vangelo nelle riunioni che si tenevano a tale scopo. Questa sapientissima Maestra ordinava e disponeva tutto con perfetta equità, perché tutto faceva con speciale orazione ed illuminazione divina, oltre che con la scienza e la cognizione ordinaria che aveva di tutti i soggetti. Quindi, per siffatte azioni, gli Apostoli ricorrevano a lei e con lei si consigliavano altre persone preposte al governo. Di conseguenza, tutto ciò che veniva amministrato col suo consiglio era fatto e disposto con perfetta giustizia e senza preferenze di persone.

553. La giustizia commutativa insegna la reciproca uguaglianza tra il dare e il ricevere, come dare due per due o assegnare il giusto prezzo a una cosa, secondo il suo valore. La Regina del cielo esercitò questa specie di giustizia meno delle altre virtù, perché non comprava né vendeva cosa alcuna per se stessa: se era necessario comprarne o scambiarne qualcuna, lo faceva il santo patriarca Giuseppe quando era vivo e, dopo, il santo evangelista Giovanni o un altro degli Apostoli. Questo perché il Maestro della santità, venuto a distruggere e a sradicare l'avarizia, radice di tutti i mali, volle allontanare da se stesso e dalla sua Madre santissima le azioni con cui di solito si accende e si alimenta questo fuoco dell'avidità umana. Per tale ragione la sua Provvidenza divina ordinò che né per sua mano né per quella della sua purissima Madre si esercitassero le azioni di compravendita proprie del commercio umano, fosse anche per cose necessarie a conservare la vita naturale. Perciò la grande Regina non tralasciava d'insegnare tutto ciò che era appartenente a questa virtù della giustizia commutativa, affinché la esercitassero con perfezione quelli che nell'apostolato e nella Chiesa primitiva era necessario che ne usassero.

554. Appartengono a questa virtù altre azioni che si esercitano col prossimo, come il giudicare gli uni e gli altri con giudizio pubblico e civile o con giudizio particolare e privato. Del vizio contrario parlò il Signore attraverso san Matteo quando disse: «Non giudicate, per non essere giudicati». In queste azioni di giudizio si dà a ciascuno ciò che gli si deve, secondo la stima di colui che giudica. Per questo sono azioni giuste se si conformano alla ragione e, se si allontanano da essa, sono ingiuste. La nostra augusta Regina non esercitò il giudizio pubblico e civile, benché avesse una tale autorità da essere giudice di tutto l'universo, ma con i suoi rettissimi consigli, nel tempo della sua vita e dopo con la sua intercessione e i suoi meriti, adempì ciò che sta scritto nei Proverbi: Io cammino sulla via della giustizia e per mezzo mio i grandi governano con giustizia.

555. Quanto ai giudizi particolari mai poté trovarsi ingiustizia nel cuore purissimo di Maria, perché mai poté essere avventata nei sospetti, né temeraria nei giudizi; mai ebbe dubbi, né, qualora li avesse avuti, avrebbe considerato ingiustamente l'interpretazione peggiore. Questi vizi ingiustissimi sono propri e naturali tra i figli di Adamo, nei quali dominano le passioni disordinate di odio, invidia ed emulazione nella malizia, nonché altri vizi che li signoreggiano come vili schiavi. Da queste radici così infette nascono le ingiustizie del sospetto maligno sulla base di indizi di poco conto, di giudizi temerari e dell'interpretazione peggiore di ciò che è dubbio, perché ciascuno presume facilmente che il suo fratello abbia quel difetto che ha egli stesso. E se per odio o invidia si rammarica del bene del suo prossimo e si rallegra del suo male, facilmente e indebitamente crede di lui ciò che non dovrebbe perché glielo augura, e il giudizio segue la sua inclinazione. Da tutti questi mali del peccato fu libera la nostra Regina, come colei che non aveva nulla a che fare con esso. Ciò che nel suo cuore entrava e usciva era tutto carità, purezza, santità e amore perfetto e in lei risiedeva la grazia di tutta la verità e il cammino della vita. Per la pienezza della sua scienza e santità, di niente dubitava né sospettava, perché conosceva e guardava nella luce della verità e con misericordia il cuore di tutti, senza sospettare male di alcuno, senza attribuire colpa a chi non l'avesse, anzi riparando quelle di molti e dando a tutti e a ciascuno con diritto e giustizia ciò che spettava loro. Insomma, sempre era disposta con cuore benigno a riempire tutti gli uomini delle grazie e della dolcezza della virtù.

556. Nei due generi di giustizia commutativa e distributiva si racchiudono molte specie e differenze di virtù, che non mi soffermo a riferire, poiché tutte quelle che convenivano a Maria santissima erano presenti nelle sue facoltà e nei suoi atti supremi ed eccellentissimi. Vi sono tuttavia altre virtù che si riducono alla giustizia perché si esercitano con altri e partecipano alquanto delle qualità della giustizia, benché non in tutto, o perché non possiamo pagare adeguatamente tutto quello che dobbiamo o perché, se possiamo pagarlo, né il debito né l'obbligazione sono così rigidi come vorrebbe il rigore della perfetta giustizia commutativa o distributiva. Di queste virtù - infatti sono molte e varie - non dirò tutto ciò che contengono; ma, per non tacerne del tutto, dirò qualcosa molto brevemente, affinché s'intenda come la nostra eccelsa Principessa le possedesse tutte.

557. È debito di giustizia rendere culto e riverenza a coloro che ci sono superiori, e, secondo il grado della loro eccellenza e dignità, nonché i beni che da essi riceviamo, sarà più o meno grande la nostra obbligazione e il culto che dobbiamo loro, sebbene nessuna inconoscenza giunga ad uguagliare il beneficio ricevuto o la dignità di chi lo concesse. A tale scopo giovano tre virtù, secondo i tre gradi di superiorità che riconosciamo in coloro ai quali dobbiamo riverenza. La prima è la virtù della religione. Con questa diamo a Dio il culto e la riverenza a lui dovuti, quantunque la sua grandezza ne meriti infinitamente di più e i suoi doni non si possano ricambiare con gratitudine né con lodi proporzionate. Questa virtù è nobilissima fra tutte le altre virtù morali, sia per il suo oggetto, che è il culto di Dio, sia per la sua materia, che è tanto estesa, essendo tanti i modi e tante le materie in cui Dio può essere immediatamente onorato e riverito. Sono compresi in questa virtù della religione gli atti interiori dell'orazione, della contemplazione e della devozione con tutte le loro parti e qualità, nonché le cause, gli effetti, gli oggetti e il fine loro. Quanto agli atti esteriori vi è compresa l'adorazione di latria, che è la suprema e dovuta solo a Dio, con le sue specie o parti ad essa connesse, quali il sacrificio, le oblazioni, le decime, i voti, i giuramenti e le lodi esterne e vocali, poiché con tutti questi atti, se si fanno nel debito modo, Dio viene onorato e riverito dalle creature, come al contrario, con i vizi opposti, viene grandemente offeso.

558. In secondo luogo segue la pietà, che è una virtù con cui onoriamo i genitori, ai quali dopo Dio dobbiamo l'esistenza e l'educazione, e riveriamo altresì quelli che contribuiscono a questa causa, come i parenti e la patria, che ci tutela e governa. Questa virtù della pietà è così grande che, quando essa obbliga, si deve anteporre agli atti volontari della virtù della religione: così insegna Cristo Signore nostro in san Matteo, dove è scritto che egli riprese i farisei perché, sotto pretesto del culto di Dio, insegnavano a negare la pietà ai genitori. In terzo luogo viene l'osservanza, virtù con cui tributiamo onore e riverenza a coloro che sono rivestiti di qualche dignità o qualità superiore, differente da quella dei genitori o della patria. In questa virtù i teologi comprendono la dulia e l'obbedienza quali sue specie. La dulia è quella con cui veneriamo coloro che partecipano dell'eccellenza o del dominio del Signore supremo, che è Dio, al quale solo è dovuto il culto di latria. Quindi, con la dulia noi onoriamo i santi ed anche le dignità superiori di cui ci riconosciamo servi. L'obbedienza, poi, è quella con cui uniformiamo la nostra volontà a quella dei superiori, intendendo adempiere la loro e non la nostra. E siccome la libertà propria è tanto preziosa, fra tutte le virtù morali questa virtù è d'una speciale eccellenza e grandemente ammirabile. Di fatto, per mezzo di essa, noi lasciamo per amore di Dio assai più che con qualsiasi altra virtù.

559. Queste virtù della religione, della pietà e dell'osservanza furono presenti in Maria santissima con tale pienezza e perfezione, che nulla mancò loro di quanto si potesse trovare in una semplice creatura. Quale intelletto potrà giungere a comprendere l'onore, la venerazione e il culto, con cui questa Signora serviva il suo Figlio dilettissimo, nconoscendolo e adorandolo come vero Dio e uomo, creatore, redentore, glorificatore, sommo, infinito, immenso nell'essere, nella bontà e in tutti i suoi attributi? Fu lei che a questo riguardo conobbe più di ciascuna e di tutte insieme le altre semplici creature, per cui, in ragione di tale cognizione, diede a Dio la dovuta riverenza, servendo, in ciò, d'insegnamento agli stessi serafini. In questa virtù fu talmente maestra che il solo vederla risvegliava, muoveva e provocava tutti, con una forza misteriosa, a riverire il supremo Signore e autore del cielo e della terra; né aveva bisogno di altra sollecitudine per incitare ognuno, come di fatto faceva, a lodare Dio. La sua orazione, la sua contemplazione e devozione, l'efficacia che ebbero e che sempre hanno le sue preghiere, sono cose la cui conoscenza fa stupire gli angeli e i beati comprensori medesimi, senza che riescano a spiegarlo. T, ma tutto talmente gradito a Dio, che nessun altro offerente gli fu più accetto di lei, eccetto il suo Figlio santissimo. Nelle sue divine lodi, negli inni, nei cantici e nelle orazioni vocali che fece, superò tutti i Patriarchi e i Profeti, e, se fossero rimaste scritte nella Chiesa militante, come si conosceranno in quella trionfante, formerebbero l'ammirazione del mondo.

560. Non altrimenti, possedette le virtù della pietà e dell'osservanza, conoscendo ella più di ogni altro quanto si deve ai propri genitori e quanto eroica fosse la santità dei suoi. Lo stesso fece coi suoi consanguinei, favorendoli di grazie specialissime, come avvenne al Battista, a santa Elisabetta sua madre e agli altri del collegio apostolico. Avrebbe reso felicissima la sua patria, se l'ingratitudine e la durezza dei Giudei avesse meritato ciò; tuttavia le fece benefici assai grandi e favori spirituali e visibili, per quanto permise la divina equità. Fu ammirabile nella riverenza verso i sacerdoti, essendo la sola che seppe e poté dare il dovuto valore alla dignità degli unti del Signore. Questo insegnò a tutti, come anche a riverire dopo di loro i Patriarchi, i Profeti e gli altri santi, e infine i signori temporali e supremi nella potestà. Ella non omise nessun atto di siffatte virtù, ma in diversi tempi e in diverse occasioni li esercitò tutti e li insegnò agli altri, specialmente ai fedeli della Chiesa primitiva. In essa, ubbidendo non solo al suo Figlio santissimo e al suo sposo quando erano presenti, ma anche ai ministri della Chiesa stessa, fu per il mondo un esempio di rara obbedienza, mentre per speciali ragioni avrebbero dovuto piuttosto ubbidire a lei tutte le creature, essendo rimasta sulla terra come Signora e regina al fine di governarle. [..]

Insegnamento della Regina del cielo

566. Figlia mia, sebbene di questa estesa virtù della giustizia tu abbia conosciuto molto, tuttavia ne ignori ancora la maggior parte; tanta è la stima che merita! La carne mortale di cui sei rivestita ne ritarda la comprensione e non puoi esprimere a parole tutto quello che arrivi ad intendere. In ciò che ne hai appreso troverai comunque una norma più che sufficiente del modo con cui devi comportarti con le creature e dedicarti al culto dell'Altissimo. A tale riguardo ti avverto, o carissima, che la maestà suprema dell'Onnipotente s'indigna giustamente per l'offesa che le fanno i mortali dimenticandosi della venerazione, adorazione e riverenza a lui dovute. Inoltre è talmente grossolana, distratta e scortese quella che talora gli rendono, che merita castigo piuttosto che premio. Verso i principi e i magnati del mondo sanno benissimo mostrare profonda riverenza e quasi adorazione; sanno chiedere loro aiuto e sollecitare favori con tutti i mezzi e le attenzioni più squisite; sanno ringraziarli abbondantemente quando ottengono quel che desiderano e, anzi, dichiarano di voler essere loro grati tutta la vita. Ma quando si tratta del supremo Signore che dà loro l'essere, la vita e il movimento, che li conserva e nutre, che li redense e li sollevò alla dignità di figli volendo dare loro la sua stessa gloria che è un bene infinito e sommo, allora si dimenticano di questa Maestà che non vedono con gli occhi del corpo, come se dalla sua mano non venissero loro tutti i beni, si contentano di serbare di lui una tiepida memoria e di rivolgergli un qualche frettoloso ringraziamento, quasi che ciò fosse una gran cosa! Taccio poi l'enorme offesa che fanno al giustissimo reggitore dell'universo coloro che iniquamente rompono e pervertono tutto l'ordine della giustizia col loro prossimo, soffocando la ragione naturale e pretendendo di fare ai loro fratelli quello che non vorrebbero fosse fatto a loro stessi.

La Mistica Città di DIO,Suor Maria D'Agreda
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Veritasanteomnia
Tu permetti che venga gettata a terra e calpestata… Il mondo è caduto nella mollezza, presto sarà nella tristezza, poi nel terrore… O uomo, poiché, come sembra, sei stato costituito pastore, alzati e corri più in fretta verso la giustizia, per non essere accusato davanti al Medico supremo di non aver purificato il tuo ovile dalla sua sporcizia!
Non sono le profezie a scarseggiareAltro
Tu permetti che venga gettata a terra e calpestata… Il mondo è caduto nella mollezza, presto sarà nella tristezza, poi nel terrore… O uomo, poiché, come sembra, sei stato costituito pastore, alzati e corri più in fretta verso la giustizia, per non essere accusato davanti al Medico supremo di non aver purificato il tuo ovile dalla sua sporcizia!

Non sono le profezie a scarseggiare