Fatima.
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L’IRA DI DIO (secondo gli scritti della Valtorta)

Valtorta – Romani 6 gennaio 1948 lezione 3°

Non vi sembri ingiusto questo ritiro di Dio.

Dice l’Autore Ss.:
“(…) Nella sua seconda, ultima venuta, l’Agnello di Dio (Giovanni 1,29), il Redentore, il Santo, salato dalle macerazioni, e salante i peccatori per guarirli dalle pesantezze e farli agili ad accogliere il Signore, ma avrà per precursore l’Angelo nostro, Colei che, pur avendo carne, fu Serafino, Colei in cui abbiamo fatto dimora, né più dolce e più degna potevamo averla, l’Arca dilettissima di puro oro che ancora ci contiene così come è da Noi contenuta, e che trasvolerà nei cieli, raggiando il suo amore per preparare al Re dei re la strada profumata e regale e per preparare – per generare e partorire, in un’altra maternità – quanti più germi di viventi sono e vorranno essere partoriti al Signore (Apocalisse 13).
GUARDATE LÀ, ALL’ORIENTE DEI TEMPI. GIÀ SULLE TENEBRE COPRONO, SEMPRE PIÙ FOLTE E MALEDETTE, LA TERRA, SI DELINEA UN ALBORE CHE PIÙ DOLCE NON V’È.
ESSO È IL TEMPO DI MARIA CHE SORGE. L’ESTREMA MISERICORDIA CHE IL NOSTRO AMORE HA PENSATO PER VOI. GRANDE SARÀ LA LUNGHEZZA DEL SUO CAMMINO.
CONTRASTATA DAL SUO ETERNO NEMICO, CHE PER ESSERE VINTO, NON È MENO OSTINATO A CRUCCIARLA E COMBATTERLA.
Egli ottunde gli intelletti degli uomini per non far loro conoscere Maria. Spegne le fedi in Lei. Crea nebbie. Getta fango.
Ma la stella del Mare è troppo alta sulle onde inquinate. Trascorrerà, né il fango sporcherà l’orlo della sua veste.
SCENDERÀ SOLO, RATTA COME ARCANGELO, A SCRIVERE, PRESSO IL SEGNO DEL TAU (Ezechiele 9,46 e //), LA SUA SIGLA SULLA FRONTE DEI FEDELI, DEI SALVATI AL REGNO ETERNO. E fortezza e pace entrerà nei loro spiriti sotto il tocco della mano di Lei, Madre della Vita, Sorgente della Salute. Benedite Iddio che ha concesso alla Stella purissima di iniziare il suo cammino per attrarvi a Dio con la dolcezza del suo amore, Salvatrice pietosa, estrema, compensante gli spiriti buoni del sempre più profondo allontanarsi di Dio, disgustato dalle colpe degli uomini.

NON VI SEMBRI INGIUSTO QUESTO RITIRO DI DIO.

SI LEGGE NEI MACCABEI (1 Maccabei 1,11-67) che, quando con Antioco Epifane la corruzione entrò in Israele, ed Israele si allontanò dalla Legge per essersi asserviti molti capi d’Israele, “figli di iniquità”, alle “nazioni vicine”, sino al punto da far loro i perversi costumi delle stesse “vendendosi per fare il male”, IL SANTUARIO RESTÒ DESOLATO COME UN DESERTO, LE FESTE SI CAMBIANO IN LUTTI, I SABATI IN OBBROBRIO E LA SUA GLORIA FU ANNIENTATA. Non solo, ma fu accettato “il culto degli idoli”. E ciò provocò la persecuzione dei pochi rimasti fedeli, e morte, rovina, violenza, dolore, divennero retaggio dei popolo che aveva suscitato l’ira del Signore. Fate i confronti. Meditate. Scegliete. Una nuova volta Gesù vi dice ciò che disse agli ultimi Tabernacoli: “ANCORA UN POCO SONO CON VOI…E POI ME NE ANDRÒ. E ALLORA MI CERCHERETE MA NON MI TROVERETE (Giovanni 7,31-34). Si, o dormienti. Parlo a voi più che ai nemici aperti. A voi che, se vi svegliaste, potreste far difesa all’Idea e al vostro bene. A voi che dormite mentre gli altri lavorano, e vi cullate nella illusione che Dio vi sia servo, che Gesù vi sia servo, e servo stolto, che dopo esser stato trascurato, non cercato, non seguito, sino a farlo persuaso di andarsene data l’inutilità del suo rimanere fra voi, possa esser pronto e prono al vostro bisogno quando sarete per esser sommersi e finalmente, ma non per tutti in tempo, vi desterete.

CERCATE IL SALVATORE MENTRE È ANCORA FRA VOI, PRIMA CHE L’ODIO LO MANDI FUOR DAI VOSTRI CONFINI…IN EFRAIM (Giovanni 11,54), FRA I POPOLI SORGENTI ALLA LUCE MENTRE VOI SPROFONDATE FRA LE TENEBRE. Fra le tenebre che “soffocano la verità, non facendola vedere, alzando il muro delle tiepidezze, dei quietismi là dove non alzano quello delle empietà e ingiustizie (Romani 1,18)”.