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La Tamaro smaschera i pifferai magici di oggi. «La nostra civiltà non può fare altro che seguire il destino dei topi di Hamelin, che inebetiti dal suadente motivetto, sono miseramente annegati nel …Altro
La Tamaro smaschera i pifferai magici di oggi.

«La nostra civiltà non può fare altro che seguire il destino dei topi di Hamelin, che inebetiti dal suadente motivetto, sono miseramente annegati nel fiume». È questo il nostro destino per Susanna Tamaro, che denuncia con coraggio «i pifferai magici» di oggi, i cantori di quell’ideologia ingannatrice che ci sta portando inesorabilmente nell’abisso della barbarie.

«Piuttosto vediamo crescere intorno a noi una disperazione cupa e confusa», riconosce con preoccupata sincerità la Tamaro. Siamo segnati da un’ombra oscura che lei attribuisce alla «convinzione ormai diffusa che noi non siamo altro che materia». Materia di cui si può disporre senza alcuna remora etica. Il mito della scienza ci accompagna in un delirio di onnipotenza che ha cancellato l’idea di destino e persino quella della morte dal nostro orizzonte. Anziani che non hanno più il diritto di invecchiare, e giovani che non sanno più a chi fare la domande: il fluire della vita privo di senso non può che portare all’angoscia, ora che la prospettiva dell’eterno è stata cancellata. Perché la baldanza ottusa di chi predica un’estensione infinita e irragionevole dei propri desideri, fino all’orrore della gestazione per altri («la più sofisticata e atroce forma di schiavismo inventata dalla modernità»), smaschera la falsità di un amore che non può certo riferirsi al bene di chi nasce. Quando il nuovo nato si guarderà allo specchio si chiederà: «A chi appartengono questi occhi, questo volto? Cos’è questa nostalgia che divora il mio cuore?». E cosa potrà provare quando scoprirà che il suo ovulo – all’origine della sua vita – «è stato selezionato su un catalogo come le vendite per corrispondenza? Cosa proverà per la sua madre genetica – magari una brillante studentessa di Harvard scelta per le sue elevate qualità fisiche e intellettuali – che l’ha venduto al miglior offerente, come si faceva al mercato degli schiavi? E che sentimenti proverà per quella donna di qualche oscura parte del mondo che l’ha portato dentro di sé per nove mesi lasciando in lui un’impronta genetica incancellabile?».

La Tamaro smaschera i pifferai magici di oggi