*Il Vangelo, insieme di "Codici Divini" chi vuole intendere deve ascoltare con il cuore...* Commento al Vangelo di S. Matteo cap. 12 par. 2 *Sac. SANTO, DON DOLINDO RUOTOLO ci spiega questo passo..* "…Altro
*Il Vangelo, insieme di "Codici Divini" chi vuole intendere deve ascoltare con il cuore...*

Commento al Vangelo di S. Matteo cap. 12 par. 2
*Sac. SANTO, DON DOLINDO RUOTOLO ci spiega questo passo..*

" _Misericordia voglio e non sacrificio_ " Cosa intende dire il Signore all'uomo. .

2. *La falsa giustizia ostacolo nella via della santità* : gli Apostoli che colgono le spighe e la risposta di Gesù ai farisei scandalizzati. *Gesù Cristo aveva rimproverato alle città ingrate la loro ostinazione nel male, ed aveva protestato che la Verità e il regno di Dio* erano patrimonio dei piccoli; *con questo aveva tracciato la via per non essere ingrati alla grande Misericordia della Redenzione* . Corrispondere alla Grazia facendosi piccoli innanzi a Dio con atti di sincera umiltà e di tranquilla mansuetudine era un cammino diametralmente opposto a quello degli scribi e farisei, i quali ponevano come base della loro giustizia l'orgogliosa stima di se stessi e il disprezzo degli altri.
*L' evangelista raggruppa in questo capitolo dei fatti che mostrano questo falso spirito farisaico* e, riportando le parole Divine di Gesù, traccia con le stesse espressioni dell'eterna Sapienza la via che ci conduce alla Verità ed al Bene.
*Gesù passava di Sabato per i campi ripieni di messe matura, e i discepoli, avendo fame,* cominciarono a cogliere delle spighe ed a mangiarle. *Questo era espressamente permesso dalla Legge (Dt 23,25) e non costituiva perciò un fùrto* .
I farisei, però, gretti e chiusi nei loro pensieri, riguardavano il cogliere le spighe un lavoro, quasi fosse una mietitura, e siccome la Legge vietava la mietitura di Sabato (Es 20,10), se ne scandalizzarono e ne mossero lamento a Gesù.
*All'apparenza sembrava che essi zelassero la piena osservanza della Legge, ma, in realtà, coglievano l'occasione per manifestare il loro astio* e, perciò, il Redentore rispose con un atto di delicata carità, difendendo e scusando i suoi discepoli con un argomento che sembrerebbe sproporzionato alla questione, *se non fosse dettato dalla Carità* , *e se non rivelasse il Mistero della presenza di Lui, Tempio vivo di Dio in mezzo all'umanità.*
Davide, fuggito a Nobe ed avendo fame, ebbe dal sacerdote Achimelec i pani santi della proposizione perché non ve ne erano altri. Questo atto sarebbe stato una profanazione se non ci fosse stata l'impellente necessità, e nessuno oserebbe tacciare di male quello che fece Achimelec. Questi si lasciò convincere a dare i pani santi, perché credette vera la scusa di Davide, che affermava di essere andato là per compiere una missione segreta del re (1Re 21,2). *Ecco gli Apostoli sono raccolti intorno a Lui per compiere una grande e vera Missione; fuggono dall'ira di satana, e vanno al suo Cuore Divino, Tempio vivo di Dio,* ora sono spregiati e perseguitati ma *saranno come i re delle anime che saranno loro affidate* , essi dunque sono più di Davide in realtà e ciononostante *non giungono nella necessità a sorpassare una legge severa ma si cibano per sostenersi, come era loro permesso.* *Gesù con quella Sua risposta manifestava dunque un Mistero* , o meglio parlava guardando la realtà di ciò che avveniva, e che superava di gran lunga il penoso cammino che percosse Davide per conseguire il suo regno; *il vero Davide era qui,* e *cominciava la Sua carriera di pene per conseguire il Suo Regno* ; i Suoi discepoli erano *i compagni del Suo cammino* ; avevano tutto abbandonato e potevano cibarsi delle spighe assai più di quello che non poterono Davide e i suoi cibarsi dei pani sacri riservati ai soli sacerdoti.
*Questo significato misterioso delle parole di Gesù risulta dal contesto, anzi acquista maggiore importanza se si considera l'altro argomento che il Redentore porta in difesa dei Suoi discepoli* ; i sacerdoti nel tempio compiono, in giorno di Sabato, molte azioni che sarebbero in sé un lavoro: uccidono le vittime, le scorticano, le pongono sul fuoco, e *nessuno osa dire che violano il Sabato.*
*Con un atteggiamento solenne Gesù soggiunse* : *Io poi vi dico che vi è qui uno più grande del Tempio. Egli è il Tempio vivo di Dio,* gli Apostoli ne sono come i Sacerdoti; *la loro vita è tutta dedicata a Lui ed essi,* raccattando in elemosina le spighe dei campi, perché hanno tutto lasciato per amore, rinnovano la loro spontanea immolazione. *Quel gesto che era permesso dalla legge proprio per i poveri, diventava in loro una testimonianza della loro povertà e quindi era come il rinnovarsi del loro sacrificio (fare-sacro) fatto al Signore per seguirLo* ; poteva perciò considerarsi *come un atto sacerdotale, e non doveva considerarsi come un lavoro* , ancorché fosse stato così disposto dalla Legge.
Parlando di sacerdoti e di tempio, mentre gli Apostoli coglievano le spighe di grano, *Gesù aveva presente il Suo sacrificio Eucaristico e, guardando lontano, considerava gli Apostoli come veri Mietitori della spiga del Cielo* ; quell'atto diventava un simbolo ed una figura, e *come tale non poteva essere un reato, ma l'annunzio di una grande Misericordia;* per questo Egli soggiunse misteriosamente: *Se voi comprendeste quel che vuol dire questa parola: Io voglio la Misericordia e non il sacrificio,* non avreste mai condannato individui senza colpa. *Ai farisei volle dire che Egli non voleva tante restrizioni* , ed *amava la bontà e la Carità verso tutti* , ma guardando più lontano, *Egli alludeva a quella Misericordia infinita che doveva supplire col Sacrificio del Suo Corpo e del Suo Sangue, sotto i veli Eucaristici* , i sacrifici cruenti, e riguardava perciò gli Apostoli come gli anticipatori di questo annunzio in quel gesto che misticamente aveva altro significato.
*Del resto, soggiunse Gesù, il Figlio dell'uomo è padrone anche del Sabato* , e con queste parole confermò che *Egli stesso aveva mosso internamente gli Apostoli o li aveva autorizzati esplicitamente a cogliere le spighe* . Anche se fosse stato un lavoro, *Egli l'aveva loro permesso come padrone del Sabato, essendo Dio* , a cui apparteneva il Sabato. *Come Padrone del Sabato, un giorno lo farà abolire per sostituirvi la Domenica* e, poiché la nuova Legge cominciava con Lui, *era anche Padrone di dispensare allora stesso dalla legge del Sabato.*
Mario Sedevacantista Colucci condivide questo
3