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Vescovo di Bologna, per il post-Caffarra in Vaticano si sta già decidendo

Non e' detto che dal primo giugno l'arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra, "faccia le valigie" e lasci la guida della Curia bolognese. Tutto dipende infatti dalle scelte del Papa. A dirlo e' il numero due di via Altabella, monsignor Giovanni Silvagni, intervistato oggi negli studi di 'Nettuno tv'.

L'episcopato di Caffarra "va verso il suo compimento", conferma Silvagni, ma che il cardinale lasci la Curia tra un mese "non e' una certezza. Il 2 giugno l'arcivescovo e' ancora in sede - afferma il vicario - non e' automatico che l'1 giugno prenda le valigie e parte. Dipende dalle scelte del Papa, che puo' spaziare su diverse soluzioni per questo periodo". Dunque, afferma Silvagni, sui tempi della sostituzione di Caffarra "e' difficile e anche un po' ingiusto fare troppe previsioni, perche' poi si alimenta un clima di incertezza e insofferenza che alla fine non giova a nessuno".

Il numero due di via Altabella lascia comunque intendere che in Vaticano il cammino per la scelta del nuovo vescovo di Bologna sia gia' iniziato. Si parte da "un'indagine che, in modo riservato, la nunziatura apostolica svolge verso un certo numero di fedeli della diocesi interessata". Tutto avviene "sotto segreto pontificio- precisa Silvagni- tanto che chi viene interrogato non puo' neanche dire di essere stato interpellato". Con questa indagine viene fatta una "prima individuazione di alcuni nominativi", che poi "vengono portati all'attenzione della Congregazione dei vescovi", la quale "presenta al Papa alcune proposte" rispetto al quale il Pontefice "e' libero di muoversi", sia all'interno della rosa di nomi sia facendo una scelta diversa. "Quando tutto va nel verso giusto- sottolinea Silvagni- di tutto questo non si sa assolutamente nulla". E anche per Bologna "le cose stanno funzionando bene- sorride il vicario- quindi non si sa niente".

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