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“Gesù Cristo, Figlio di Dio, Signore abbi pietà di noi peccatori!” GESU’ Pregare per Gesù è invocarlo, chiamarlo in noi. Il suo Nome è il solo che contiene la Presenza che esso significa. Gesù è …Altro
“Gesù Cristo, Figlio di Dio, Signore abbi pietà di noi peccatori!”

GESU’

Pregare per Gesù è invocarlo, chiamarlo in noi.

Il suo Nome è il solo che contiene la Presenza che esso significa. Gesù è risorto e chiunque invoca il suo Nome accoglie il Figlio di Dio che lo ha amato e ha dato Sé stesso per lui.

Questa invocazione di fede estremamente semplice è stata sviluppata nella tradizione della preghiera, sotto varie forme in Oriente e Occidente. La formulazione più abituale, trasmessa dai monaci del Sinai, di Siria e dell’Athos, è l’invocazione:

“Gesù Cristo, Figlio di Dio, Signore abbi pietà di noi peccatori!”

Essa coniuga l’inno cristologico di Fil 2,6-11 con l’invocazione del pubblicano e dei mendicanti della luce (cfr Mc 10,46-52; Lc 18,13). Mediante essa il cuore entra in sintonia con la miseria degli uomini e con la misericordia del loro Salvatore.

L’invocazione del Santo Nome di Gesù è la via più semplice della preghiera continua. Ripetuta spesso da un cuore umilmente attento, non si disperde in fiumi di parole (cfr Mt 6,7) ma custodisce la Parola e produce frutto con la perseveranza. (cfr Lc 8,15)

( da Catechismo della Chiesa Cattolica )