*Sant'Antonio, "Martello degli eretici" e il modernismo, oggi è la "sintesi di tutte le eresie", diceva san Pio X.* C'è forse una chiesa in cui non ci sia una statua di Sant'Antonio da Padova? (13 …Altro
*Sant'Antonio, "Martello degli eretici" e il modernismo, oggi è la "sintesi di tutte le eresie", diceva san Pio X.*

C'è forse una chiesa in cui non ci sia una statua di Sant'Antonio da Padova?
(13 giugno) può darsi ma sono molto rare. Veritas odium parit, *la verità genera l'odio, diceva Sant'Antonio* . Per capire come oggi sia opportuno ricordarlo *non c'è bisogno di commenti,* *basta osservare il mondo* , le persone, le eresie intorno a noi.
*Sant'Antonio era "il martello degli eretici"* che nel XIII secolo erano soprattutto i catari; non dobbiamo forse *invocarlo oggi che impera il modernismo, "sintesi di tutte le eresie", come diceva san Pio X ?*
Ecco quel che diceva: « *La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell'odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la Divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell'odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla Verità, neppure a costo di scandalo»* .
---
Due fatti della vita di Sant'Antonio che ci mostrano quanto grande sia la sua santità.
---
*Il Bambin Gesù fra le braccia di Sant'Antonio.*
*Il miracolo di sant'Antonio e la mula.* ( _qui pensiamo alla Comunione sulle mani e in piedi_ )
---

Poco prima di morire Antonio ottiene di ritirarsi in preghiera a Camposampiero, vicino a Padova, nel luogo che il signore del luogo, il conte Tiso, aveva affidato ai francescani, nei pressi del suo castello.
Camminando nel bosco, Antonio nota un maestoso noce e gli viene l’idea di farsi costruire tra i rami dell’albero una specie di celletta. Tiso gliela allestisce. Il Santo passa così in quel rifugio le sue giornate di contemplazione, rientrando nell’eremo solo la notte.
Una sera, il conte si reca nella stanzetta dell’amico, *quando, dall’uscio socchiuso, vede sprigionarsi un intenso splendore* . Temendo un incendio, spinge la porta e resta *immobile davanti alla scena prodigiosa* : *Antonio stringe fra le braccia Gesù Bambino.* Quando si riscuote dall’estasi e vede Tiso commosso, il Santo lo prega di non parlare con nessuno dell’apparizione Celeste. *Solo dopo la morte del Santo il conte racconterà quello che aveva visto.*

*Il miracolo di sant'Antonio e la mula.*
---
Un giorno, presso Rimini nel 1223, *Sant'Antonio da Padova ebbe a discutere con un’ eretico circa il Santissimo Sacramento dell’ Eucarestia e la presenza di Gesù in essa.*
L’eretico, ad un certo punto, sfidò il Santo giurando che se egli, con un Miracolo, avesse provato, anche in maniera velata, la presenza del Cristo nella Comunione cristiana, egli avrebbe abbandonato immediatamente qualsiasi eresia e avrebbe abbracciato la vera Dottrina cristiana cattolica senza più alcuna remora o dubbio.
---
L’ uomo sfidò il Beato Antonio alla seguente prova: avrebbe portato davanti a lui e in pubblico una mula che *avrebbe tenuto a digiuno per tre giorni e poi le avrebbe messo davanti, sempre nella pubblica piazza, del foraggio.*
Il giorno convenuto il Santo, dopo aver passato tre giorni in preghiera in favore della redenzione dell’uomo, si reco in piazza, davanti ad una folla di persone, portando seco l’ostia consacrata e la mostrò alla mula.
*Al dunque impose all’animale di prostrarsi al corpo di Cristo che lui indegnamente portava tra le mani.* Questa, davanti alla particola, ignorò del tutto la biada, anzi, piegò la testa e addirittura *si inginocchio al Sacramento in segno di reverenza.*
La gente tutta esultò per il prodigioso accaduto mentre l’eretico, ormai pienamente credente si convertì immanentemente.
---
Vicino al santuario di San Francesco da Paola a Rimini, esiste oggi una cappella chiamata “ *Tempietto* ” costruita in ricordo del prodigio Eucaristico del Santo.
---
*Sancte Antoni, ora pro nobis.*
---
A Sant'Antonio per ottenere qualche Grazia.
---
Ammirabile Sant'Antonio, glorioso per fama di Miracoli e per predilezione di Gesù, venuto in sembianze di bambino a riposare tra le tue braccia, ottienimi dalla Sua Bontà la Grazia che desidero ardentemente nell’interno del mio cuore. Tu, così pietoso verso i miseri peccatori, non badare ai miei demeriti, ma alla Gloria di Dio, che sarà ancora una volta esaltata da te a e alla mia Salvezza Eterna, non disgiunta dalla richiesta che ora sollecito vivamente.
(Si dica la Grazia che si ha nel cuore)
Della mia gratitudine, ti sia pegno la mia Carità verso i bisognosi con i quali, per Grazia di Gesù Redentore e per la tua intercessione, mi sia dato entrare nel Regno dei Cieli.
Amen.

*Ringraziamento* :
Glorioso Taumaturgo, padre dei poveri, tu che hai prodigiosamente scoperto il cuore di un avaro immerso nell’oro, per il grande dono ottenuto di avere il tuo cuore sempre rivolto alle miserie e agli infelici, tu che offristi al Signore le mie suppliche e per la tua intercessione sono state esaudite, gradisci in segno della mia riconoscenza l’offerta che depongo ai tuoi piedi in soccorso della sventura.
Giova ai sofferenti, come a me; accorri in aiuti di tutti per soccorrerci nelle necessità temporali, ma soprattutto in quelle spirituali, adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen.

Recitare "O lingua benedetta"
O lingua gloriosa! O prodigiosa lingua! Il buon Dio ha voluto conservarvi miracolosamente intatta in premio dei vostri meriti su questa terra. Approfittate di questi meriti a mio vantaggio! Parlate, glorioso S. Antonio al Signore per me! Il buon Dio vi ha conservato la Lingua intatta perché parlaste una voce che eccitasse in me fiducia verso di Voi. Ed io ne ho tanta!.
Tutto da Voi mi aspetto. Perciò io mi rivolgo a Voi, perché mi otteniate questa Grazia. Parlate a Dio per me; se questa Grazia è per il bene dell’ anima mia, il buon Dio non ve la negherà di certo e io loderò il vostro nome soccorrendo i vostri orfanelli. Io vi ringrazierò specialmente facendo di tutto per venire in Cielo a cantare unito alla vostra Lingua eterne lodi al nostro buon Dio. Così sia.

O lingua benedetta che hai tanto benedetto il Signore e l’ hai fatto benedire da molti ora si vede chiaramente quanta Grazia hai trovato presso Dio.
Prega per noi glorioso Sant’ Antonio
Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
O Dio onnipotente, Tu solo compi prodigi e Miracoli; fa Ti preghiamo, che come hai conservata incorrotta dopo la sua morte la lingua di S. Antonio, Tuo confessore, così noi per i suoi meriti ed il suo esempio possiamo sempre benedirTi e lodarTi.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.