L'arcivescovo Martin, primate di tutta l'Irlanda, elogia la Messa in latino e il suo effetto sui giovani...

Negli anni 90 incontrai un elettricista in pensione che mi disse che la prima volta che andò alla nuova messa, nel 1969, si disse : ma che è 'sta roba, e non andò più alla messa finché non incontrò i preti della Fraternità San Pio X di mons. Lefebvre che dicevano la messa tradizionale.
Oggi ecco questa testimonianza riportata da Monseigneur Martin , primat de toute l’Irlande fait l’éloge de la messe en latin et de son effet sur les jeunes… Traduzione. L'arcivescovo Martin, primate di tutta l'Irlanda, elogia la Messa in latino e il suo effetto sui giovani...

« è nello splendore della liturgia, del culto e della preghiera, e nell'essenza stessa della Messa, ovviamente nei sacramenti, che essi riescono in qualche modo a toccare il divino".

Intervistato su X/twitter, il Primate d'Irlanda ha detto che negli ultimi anni la celebrazione della Messa in latino è diventata molto popolare in tutta l'Irlanda.
Nelle città di Dublino, Waterford, Cork, Limerick, Galway e Belfast si formano grandi raduni per partecipare a questa liturgia.
Ha anche elogiato l'impatto positivo sui giovani di oggi. Il successore di San Patrizio ha espresso come lo splendore di questa celebrazione porti i giovani ad avvicinarsi a Dio.
Un estratto dell'intervista:

"Gli irlandesi, per esempio, mostrano un'attrazione per la Messa in latino e il mistero che la circonda, e ne sono indubbiamente sedotti. Parlavo della nozione di benedizione e di adorazione.
Incontro regolarmente giovani che scoprono che la Messa in latino, per così dire, trascende la sua apparenza linguistica.
In realtà, è nello splendore della liturgia, dell'adorazione e della preghiera, così come nell'essenza stessa della Messa, ovviamente nei sacramenti, che riescono in qualche modo a toccare il divino. Questa esperienza, condivisa da voi e talvolta anche da noi, trova la sua fonte nell'entrare nel silenzio.
Il nostro mondo è saturo di tumulti, interferenze e disordine. Quando un giovane - ma non solo un giovane, anche un anziano - riesce a sperimentare la serenità e la calma, si mette in contatto con Dio ed emergono le domande che seguono.
Ricorda i discepoli che chiesero: "Rabbì, dove abiti?". E la sua risposta fu: "Venite e vedrete". Questo rappresenta uno stimolo ad approfondire la propria vita, a dialogare e a meditare".