Varie...

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Sant' Agostino: povertà, ricchezza, superbia, umiltà.

Chi è il vero povero.
Abbiamo cantato al Signore dicendo: In te si abbandona il povero, tu sarai il soccorso dell'orfano. Cerchiamo chi è il povero, cerchiamo chi è l'orfano, di cui qui si parla. Non desti meraviglia il fatto che invito a cercare ciò che vediamo ovunque e sperimentiamo esserci in abbondanza. Non sono tutti i luoghi pieni di poveri? Non sono tutti i luoghi pieni di orfani? E tuttavia in ogni luogo cerco l'orfano. Anzitutto debbo dire alla vostra Carità che quanto riteniamo per povero non è ciò che cerchiamo. I poveri, di cui parlano i comandamenti di Dio e a cui si fanno le elemosine, ai quali riconosciamo riferirsi quanto è scritto: Metti l'elemosina nel cuore del povero, ed essa pregherà per te il Signore; questo genere di uomini abbonda, sì, ma il povero di cui si parla nel salmo è da intendersi in senso più profondo. Il povero di cui qui si parla riguarda quel genere di uomini dei quali è stato detto: Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Ci sono poveri che non hanno denaro, che trovano appena il cibo quotidiano, così bisognosi della compassione e dell'aiuto altrui, che neanche si vergognano di mendicare; se di costoro fosse stato detto: In te si abbandona il povero, che faremmo noi che non ci troviamo in tali condizioni? Noi cristiani non siamo dunque gente che si abbandona in Dio? E che altra speranza ci rimarrebbe, se non fossimo degli abbandonati in colui che non ci abbandona?.

E' ricco chi è superbo.
Imparate perciò ad essere poveri e ad abbandonarvi in Dio, o miei compagni di povertà! È ricco chi è superbo. Infatti anche nell'abbondanza dei beni di questa terra, che comunemente si chiamano ricchezze, alle quali si oppone quella che comunemente è detta povertà; anche nell'abbondanza dei beni di questa terra niente è più da evitare del contagio della superbia. Chi non ha danaro né straordinarie disponibilità finanziarie non ha di che insuperbirsi. Se pertanto chi non ha di che insuperbirsi non viene lodato per il fatto che non si insuperbisce! chi ha di che insuperbirsi venga lodato per il fatto che non si insuperbisce. Ma perché lodare il povero umile, che non ha di che insuperbirsi? Chi invece potrà sopportare uno che insieme è indigente e superbo? Loda il ricco umile, loda il ricco povero. Così vuole i ricchi S. Paolo, il quale scrivendo a Timoteo dice: Raccomanda ai ricchi di questo mondo di non essere orgogliosi. So che cosa dico: raccomanda ad essi queste cose. Hanno infatti ricchezze che inducono interiormente alla superbia, hanno ricchezze nelle quali è difficile essere umili. Guarda Zaccheo che possiede grandi ricchezze, capo dei pubblicani, che riconosce i suoi peccati, piccolo di statura e d'animo ancor più piccino. Egli sale su un albero per veder passare colui che per lui sarebbe stato appeso alla croce. Guardalo che dice: Metà delle mie ricchezze le distribuisco ai poveri. Ma sei molto ricco, Zaccheo, sei molto ricco! Dài una metà; l'altra metà perché te la conservi? Perché se ho frodato qualcuno, gli restituisco il quadruplo.

Tra tanti poveri è difficile trovare un vero povero.
Vedete che, nonostante abbondino i poveri, a buona ragione stiamo cercando il vero povero. Lo cerchiamo in mezzo a una turba di poveri, e a stento lo troviamo. Mi sta dinanzi il povero e io cerco il povero. Nel frattempo porgi pure la mano al povero che ti trovi davanti. Il povero che tu cerchi, lo cerchi povero nel cuore. Tu dici: "Sono povero come Lazzaro". Questo mio ricco, umile non dice: "Sono ricco come Abramo". Perciò tu ti insuperbisci l'altro si umilia. Perché ti inorgoglisci e non lo imiti? "Io - risponde - povero, sono stato portato nel seno di Abramo". Non vedi che un ricco ha accolto il povero? Non vedi che è ricco chi ha accolto il povero? Ma se ti insuperbisci contro coloro che hanno denaro e affermi che ad essi non appartiene il regno dei cieli mentre forse in essi si trova l'umiltà che non si trova in te, non temi che, quando sarai morto, Abramo possa dirti: "Allontanati da me, perché mi hai oltraggiato"?.
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Malgrado l'ora tarda in cui vennero chiamati, si misero da subito a lavorare alacremente alla <<Vigna del Padrone>>, tanto che questa ne ebbe un tale giovamento da indurre, il <<Padrone Stesso>>, a dare loro la stessa ricompensa di coloro che avevano lavorato sin dal mattino. Con questo, cari fratelli miei, vi sia dato allora di comprendere quale disponibilità interiore occorra per <<Essere Fecondi Operai della Mistica Vigna del Signore, poiché Dio dà a ciascuno secondo i propri meriti!>>. Buonanotte, Notte Santa! Ciao a tutti.

Messaggio di Gesù dato ad Adele di Casalmaggiore.
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AFFIDAMENTO DEL TRIONFO DELLA SANTA EUCARISTIA A MARIA
MADRE E REGINA

⚜️ A Te Madre dell'Eucarestia affidiamo il trionfo della Santa Eucaristia manda i Tuoi Angeli a raccogliere le Sacre Specie Consacrate disperse
o maltrattate fino all'ultima Consacrazione che avverrà sulla terra e comanda che le portino al Tuo Cuore Immacolato.
Il Tuo amore ripari tutti i sacrilegi e li prevenga,
apri l' animo di tutti i credenti a diffondere l'onore della Santissima Eucaristia, dacci il dono di diventare fedeli testimoni e coraggiosi difensori del culto Eucaristico. Amen.
- Ave Maria.
Maria Madre del'Eucarestia prega per noi e per tutti i Sacerdoti.
Amen

Consoliamo ogni giorno con questa preghiera la SS. Madre di Dio, Ella sarà riconoscente in eterno. Amen.