Santa Giuseppina Bakhita: da schiava a Figlia di Dio. Una delle più grande ricchezze della nostra chiesa è la stupefacente varietà dei suoi santi e dei cammini di santità che propone ai suoi figli. …Altro
Santa Giuseppina Bakhita: da schiava a Figlia di Dio.
Una delle più grande ricchezze della nostra chiesa è la stupefacente varietà dei suoi santi e dei cammini di santità che propone ai suoi figli.
Bakhita, la canossiana africana oggi santa, sembra proprio una di queste vie. La sua è una storia singolarissima, con deglinizi che in nessun modo facevano presagire un esito di santità, con un sèguito deventi che sembravano portare in tuttaltra direzione, con unesistenza troppo presto segnata dallesperienza drammatica del proprio nulla. Dai 7 ai 14 anni Bakhita viene infatti ripetutamente venduta ai differenti mercanti di schiavi, offesa e negata nella sua identità e dignità di donna. Per fino il corpo sembra esserle sottratto con quei cento e più tatuaggi incisi sulla pelle assegnare per sempre il potere daltri sulla sua vita. La piccola schiava non ha nemmeno un nome (sono i suoi rapitori che la chiameranno ironicamente Bakhita fortunata), né sa quello dei genitori e del suo villaggio. Come forse emersa da nulla è ridotta a un nulla
Eppure sul questa nullità si posa lo sguardo dellAltissimo, secondo uno schema che non è nuovo nella storia della salvezza, per quanto paradossale e incomprensibile: Dio è attratto dal nulla delluomo. Quel Dio che ha creato tutto dal niente è proprio dal niente che inizia ogni sua opera; e solo nella creatura che riconosce e vive il proprio nulla manifesta il tutto del sua amore.
Anche la santità di Bakhita è in questa linea, come una scintilla che scocca in quel medesimo punto dincontro, tra nullità umana e totalità divina. Per ricordarci una legge fondamentale della santità cristiana: quanto più profonda e magari lancinante è lesperienza del proprio niente, tanto più ricca ed esaltante è la scoperta poi della tenerezza dellEterno.
Infatti la santità di Bakhita è tutta nel nome nuovo che il Padre le dà e che la riempie di stupore e gioia incontenibili: figlia di Dio! Bakhita resta letteralmente incredula dinanzi alla rivelazione dellamore di Dio per lei; lei che troppo presto era stata privata dellaffetto dei genitori non poteva credere daver Dio per padre; lei che era senza nome non poteva pensare di essere stata scelta per esserfiglia di carità; lei che aveva avuto così tanti padroni non poteva immaginare dappartenere per sempre al Dio dellamore!
Noi oggi la veneriamo santa e innalzata allonore degli altari.
Possa S. Bakhita insegnarci a raccogliere ogni giorno il nostro nulla a Dio, perché su di esso scenda la sua benedizione che ricrea e rinnova,e che fa dellumana impotenza il luogo della grazia.
PREGHIERA A Santa Giuseppina Bakhita!!
"O Dio,Padre di misericordia,
... che ci hai donato
Santa GIUSEPPINA BAKHITA
quale sorella universale,
evangelico modello
di fede semplice
e di operosa carità,
dona anche a noi
la volontà di credere ed amare
secondo il Vangelo,
ed esaudisci le preghiere
di chiunque invoca
la sua intercessione.
Per Cristo nostro Signore.
Amen. "
Caricato in data 07/feb/2009 da antonellacanossiana
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Una delle più grande ricchezze della nostra chiesa è la stupefacente varietà dei suoi santi e dei cammini di santità che propone ai suoi figli.
Bakhita, la canossiana africana oggi santa, sembra proprio una di queste vie. La sua è una storia singolarissima, con deglinizi che in nessun modo facevano presagire un esito di santità, con un sèguito deventi che sembravano portare in tuttaltra direzione, con unesistenza troppo presto segnata dallesperienza drammatica del proprio nulla. Dai 7 ai 14 anni Bakhita viene infatti ripetutamente venduta ai differenti mercanti di schiavi, offesa e negata nella sua identità e dignità di donna. Per fino il corpo sembra esserle sottratto con quei cento e più tatuaggi incisi sulla pelle assegnare per sempre il potere daltri sulla sua vita. La piccola schiava non ha nemmeno un nome (sono i suoi rapitori che la chiameranno ironicamente Bakhita fortunata), né sa quello dei genitori e del suo villaggio. Come forse emersa da nulla è ridotta a un nulla
Eppure sul questa nullità si posa lo sguardo dellAltissimo, secondo uno schema che non è nuovo nella storia della salvezza, per quanto paradossale e incomprensibile: Dio è attratto dal nulla delluomo. Quel Dio che ha creato tutto dal niente è proprio dal niente che inizia ogni sua opera; e solo nella creatura che riconosce e vive il proprio nulla manifesta il tutto del sua amore.
Anche la santità di Bakhita è in questa linea, come una scintilla che scocca in quel medesimo punto dincontro, tra nullità umana e totalità divina. Per ricordarci una legge fondamentale della santità cristiana: quanto più profonda e magari lancinante è lesperienza del proprio niente, tanto più ricca ed esaltante è la scoperta poi della tenerezza dellEterno.
Infatti la santità di Bakhita è tutta nel nome nuovo che il Padre le dà e che la riempie di stupore e gioia incontenibili: figlia di Dio! Bakhita resta letteralmente incredula dinanzi alla rivelazione dellamore di Dio per lei; lei che troppo presto era stata privata dellaffetto dei genitori non poteva credere daver Dio per padre; lei che era senza nome non poteva pensare di essere stata scelta per esserfiglia di carità; lei che aveva avuto così tanti padroni non poteva immaginare dappartenere per sempre al Dio dellamore!
Noi oggi la veneriamo santa e innalzata allonore degli altari.
Possa S. Bakhita insegnarci a raccogliere ogni giorno il nostro nulla a Dio, perché su di esso scenda la sua benedizione che ricrea e rinnova,e che fa dellumana impotenza il luogo della grazia.
PREGHIERA A Santa Giuseppina Bakhita!!
"O Dio,Padre di misericordia,
... che ci hai donato
Santa GIUSEPPINA BAKHITA
quale sorella universale,
evangelico modello
di fede semplice
e di operosa carità,
dona anche a noi
la volontà di credere ed amare
secondo il Vangelo,
ed esaudisci le preghiere
di chiunque invoca
la sua intercessione.
Per Cristo nostro Signore.
Amen. "
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