Sospeso il processo di beatificazione di Luisa Piccarreta. --- Autrice di numerosi scritti mistici, Luisa Piccarreta (1865-1947) si sentì chiamata a diffondere il messaggio della "volontà divina" ma …Altro
Sospeso il processo di beatificazione di Luisa Piccarreta.

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Autrice di numerosi scritti mistici, Luisa Piccarreta (1865-1947) si sentì chiamata a diffondere il messaggio della "volontà divina" ma i cui scritti, già nel 1938, sollevavano problemi dottrinali.

Il fascicolo è sospeso. La Chiesa cattolica non beatifica Luisa Piccarreta, mistica italiana nota per i suoi esercizi spirituali incentrati sull'unione con la volontà di Dio

Il 24 gennaio, mons. Benoît Bertrand di Mende, presidente della Commissione dottrinale episcopale dei vescovi francesi, ha condiviso un messaggio del Dicastero delle Cause dei Santi indirizzato ai vescovi di Francia. Nel messaggio si comunica la decisione di sospendere l'esame del caso Luisa Piccarreta, avviato nel 1994 dall'ormai defunto arcivescovo italiano Giovanni Battista Pichierri di Trani.

Perché la Chiesa rimprovera questa mistica italiana, che negli ultimi anni sta suscitando interesse tra sacerdoti e laici?

Mons. Bertrand ripete gli argomenti avanzati dal dicastero, che sono di tre tipi: teologico, cristologico e antropologico.

La concezione della volontà divina di Piccarreta "non lascia all'uomo la possibilità di esercitare il suo libero arbitrio", non incorpora "il primato dell'amore misericordioso e incondizionato di Dio" e, infine, "si parla poco o nulla della risurrezione della Cristo”, “Speranza cristiana e comunione ecclesiale”.

Mons. Bertrand consiglia quindi cautela riguardo alla diffusione del messaggio di Piccarreta, facendo eco al monito del cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, che gli aveva chiesto, in una lettera del 18 aprile 2022, di "valutare di conseguenza l'opinione popolare diffusione di tali elementi per evitare confusione tra i credenti."

Messaggero della "volontà divina"?

Piccarreta nasce nel 1865 in provincia di Bari, nel sud Italia. Secondo lei portava le stimmate in modo invisibile. Malata e costretta a letto dall'età di 16 anni fino alla sua morte nel 1947, entrò nel Terz'Ordine di San Domenico all'età di 18 anni. Cinque anni dopo, raccontò di aver vissuto un matrimonio mistico. «La Santissima Trinità prese possesso del mio cuore – racconta nei suoi scritti – e si sentì chiamata a “vivere nella Divina Volontà” e a diventarne messaggera.

L'arcivescovo di Trani in quel tempo le assegnò uno speciale confessore. Pose dei limiti alle sue mortificazioni ordinandole di mangiare almeno una volta al giorno. Fino alla sua morte avrebbe avuto confessori assegnati dai successivi arcivescovi della sua arcidiocesi.

A partire dal 28 febbraio 1891, su richiesta del suo direttore spirituale dell'epoca, iniziò a scrivere un diario raccontando le sue esperienze mistiche. Si presentava sotto forma di 36 quaderni scritti a mano, per un totale di circa 10.000 pagine.

Nel 1938 interruppe i suoi scritti per ordine del suo confessore, in seguito alla collocazione dei suoi primi tre volumi nell'Indice da parte del Sant'Uffizio che elenca le pubblicazioni ritenute eretiche o contrarie alla morale.

Nel 1987 venne fondata un'associazione per far conoscere la sua vita, l'Associazione Luisa Piccarreta, anche se i suoi scritti erano stati inseriti nell'Indice.

Per due volte, il Dicastero per la Dottrina della Fede del Vaticano ha rifiutato di fornire il suo "nihil obstat" (nessuna obiezione) per l'avanzamento del processo di beatificazione a causa delle preoccupazioni riguardanti i suoi scritti.

Tuttavia, alla fine è stata dichiarata Serva di Dio dopo aver superato una fase diocesana preliminare per la santità nella Chiesa cattolica nel 2005 e aver portato avanti la sua causa di beatificazione.

Da allora, la sua popolarità è cresciuta attraverso Internet e si sono formati persino gruppi cattolici per studiare i suoi scritti.

La Croix International
Mario Sedevacantista Colucci condivide questo
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