COLPO DI SCENA IN VATICANO: NO ALLE BENEDIZIONI DELLE UNIONI E COPPIE OMOSESSUALI!
Dopo tanto sconcerto e confusione in varie parti del mondo, dove tanti preti, vescovi e in segreto anche qualche cardinale, benedicevano coppie omosessuali, finalmente arriva il NO controfirmato di Papa Francesco al Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede ad un dubium circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso
Proprio in questi minuti è stata firmata questa Nota esplicativa, che vieta assolutamente le benedizioni delle unioni e coppie omosessuali, ma non la benedizione di una singola persona dichiarata omosessuale, che può chiedere di essere benedetta senza discriminazione.
Ma prima di riportarvi ai passi principali del testo, è doveroso sottolinearvi che per la prima volta, questo documento redatto dalla Congregazione della Dottrina della Fede, il cui Prefetto è il cardinale gay-friendly Luis Ladaria Ferrer, non è andato lui a farlo firmare dal Papa, come di solito quando riguardano documenti della sa Congregazione, ma ha delegato il segretario della Congregazione Mons. Giacomo Morandi.
Secondo i bene informati, questo documento, frutto di una consulta teologica, non voleva essere messo alla luce, soprattutto dal Cardinale, il quale non ha potuto opporsi al risultato, ma solo accettare contro la sua volontà, tale decisione, tanto che subito dopo già la redazione del documento era stato colpito da improvvisi malanni (febbre misto a diarrea che si pensava fosse stato colpito dal virus).
Ora sicuramente tutti i simpatizzanti omosessuali, lesbiche, trans e intera comunità LGBT, che manipolano e sono presenti in molti dicasteri in Vaticano, chiederanno la sua testa.
A mezzogiorno quando Papa Francesco ha controfirmato la Nota, il Cardinale ha lasciato subito il suo ufficio presso la Congregazione per ritirarsi a casa sua. Forse sarà stato colpito nuovamente da attacchi di pancia.
I passi salienti della Nota che vi invitiamo a divulgare:
In alcuni ambiti ecclesiali si stanno diffondendo progetti e proposte di benedizioni per unioni di persone dello stesso sesso. [...]
Quando si invoca una benedizione su alcune relazioni umane occorre – oltre alla retta intenzione di coloro che ne partecipano – che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere e ad esprimere la grazia, in funzione dei disegni di Dio iscritti nella Creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore. [...]
Per tale motivo, non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso [...]
Inoltre, poiché le benedizioni sulle persone sono in relazione con i sacramenti, la benedizione delle unioni omosessuali non può essere considerata lecita, in quanto costituirebbe in certo qual modo una imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale, invocata sull’uomo e la donna che si uniscono nel sacramento del Matrimonio, dato che «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppur remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia» [...]
Non esclude che vengano impartite benedizioni a singole persone con inclinazione omosessuale [...]
Per i suddetti motivi, la Chiesa non dispone, né può disporre, del potere di benedire unioni di persone dello stesso sesso nel senso sopra inteso. [..]
Alla fine il documento riporta: "Il Sommo Pontefice Francesco, nel corso di un’Udienza concessa al sottoscritto Segretario di questa Congregazione, è stato informato e ha dato il suo assenso alla pubblicazione del suddetto Responsum ad dubium, con annessa Nota esplicativa".