LA TRADIZIONE DELLA "SANTA CROCE DI MAGGIO". Un tempo nelle campagne, nel mese di Maggio, veniva effettuata la “cerimonia” con cui si attuava la pratica delle "Croci di Maggio", a protezione dei prodotti …Altro
LA TRADIZIONE DELLA
"SANTA CROCE DI MAGGIO".

Un tempo nelle campagne, nel mese di Maggio, veniva effettuata la “cerimonia” con cui si attuava la pratica delle "Croci di Maggio", a protezione dei prodotti della terra e, in particolare, del raccolto del grano.
Tale tradizione richiama alla memoria antichissimi riti di fertilità, cristianizzati e collegati alla celebrazione del ritrovamento della Santa Croce di Cristo.
Le Croci venivano apposte presso i campi di grano il 3 Maggio di ogni anno.
La pratica prevedeva una Croce per ogni campo di grano; dopo il raccolto, le Croci non dovevano essere assolutamente distrutte, poiché soltanto la forza della natura avrebbe potuto distruggerle.
Il cerimoniale che si effettuava con l'impiego dei fusti legnosi della canapa, già liberati dalla fibra.
Si utilizzava un fusto lungo per il braccio verticale e uno più corto per quello orizzontale.
Con la roncola si praticava un'incisione nella parte alta del braccio verticale per potervi inserire il braccio orizzontale con un ramoscello di ulivo, Benedetto dal Parroco la Domenica delle Palme.
Alcuni collocavano anche un frammento della candela, che veniva distribuita in chiesa il 2 Febbraio, Giorno della Purificazione di Maria, popolarmente noto come "Giorno della Candelora".
I pochi contadini che ancora la praticano, essendo scomparsa la coltivazione della canapa, hanno ripiegato sulle canne palustri, o su rami d'albero.
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