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Lombardi: “Per Vatileaks intercettate due o tre utenze”

28/02/2013 Il portavoce lo ha detto riferendosi alle indiscrezioni di un settimanale a riguardo di una sorveglianza sulla Curia che sarebbe durata un anno
redazione
roma

«Nel contesto di Vatileaks possono essere state autorizzate dalla magistratura vaticana inquirente alcune intercettazioni alcuni controlli, non una cosa di grandi dimensioni, due o tre utenze». Lo ha detto Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, nel briefing con la stampa riferendosi alle indiscrezioni pubblicate da 'Panorama'.

«Certamente non c'è stata un'attività di intercettazione e di sorveglianza come quella descritta». Il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, rispondendo oggi ai giornalisti, ha precisato così il contenuto dell'articolo pubblicato da Panorama su una situazione di intercettazioni a tappeto e di controlli telefonici nella Curia vaticana durante la vicenda Vatileaks.

Per Lombardi questo «non ha fondamento» e la situazione reale «non ha proporzione con quello che viene fatto capire nell'articolo». «Nel contesto di Vatileaks - ha spiegato Lombardi - possono essere state autorizzate dalla magistratura inquirente, quindi non disposte dalla Segreteria di Stato, alcune intercettazioni o alcuni controlli, però posso assicurare che non è una cosa di grandi dimensioni o di controllo generalizzato». «Possono essere due o tre le utenze che possono essere state messe sotto controllo - ha aggiunto - con l'autorizzazione della magistratura della Città del Vaticano. Parlare di una situazione di controllo generalizzato non ha rapporto con la realtà».

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