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Lourdes, la casa di Bernadette Soubirous, grazie per un like e iscrivetevi al canale I suoi genitori, François Soubirous (1807-1871) e Louise Castérot (1825-1866), gestivano il mulino di Boly, dove …Altro
Lourdes, la casa di Bernadette Soubirous, grazie per un like e iscrivetevi al canale

I suoi genitori, François Soubirous (1807-1871) e Louise Castérot (1825-1866), gestivano il mulino di Boly, dove ella nacque il 7 gennaio 1844. Fu battezzata due giorni più tardi, il 9 gennaio, primo anniversario di matrimonio dei suoi genitori, nella chiesa parrocchiale di San Pietro. Dopo di lei, i due coniugi ebbero altri sei figli: Marie, detta Toinette (1846-1892), Jean-Marie (1851-1919), Justin, morto prematuramente (1855-1865), Bernard-Pierre (1859-1931) e altri due che morirono in tenera età.

La crisi che colpì la Francia agricola si abbatté anche sulla sua famiglia, che visse in estrema povertà. Bernadette conobbe la fame e la malattia: nei primi anni, prima di trasferirsi definitivamente a Nevers, Bernadette visse con la famiglia nel cosiddetto cachot, una casa divenuta di proprietà di un cugino del padre, caratterizzata esclusivamente da una stanza di appena 16 m², scura e malsana, in quanto precedentemente era stata un carcere cittadino, fatto spostare altrove proprio per motivi di cattiva igiene. Di salute fragile, a causa dell'asma sopraggiunta per le continue inalazioni dell'aria malsana dell'abitazione, Bernadette dimostrava meno anni di quelli che aveva. I suoi sentimenti religiosi erano già forti, sebbene ella non conoscesse per nulla il Catechismo, essendo analfabeta. («[...] se la Santa Vergine mi ha scelto, è perché sono la più ignorante!» dirà più tardi). Alcuni vicini affermarono che la famiglia viveva in un'armonia fuori dal comune, che sembrava riposare su amore reciproco, vicendevole sostegno e sulla loro devozione religiosa.

Per contribuire al mantenimento della famiglia, Bernadette fu affidata a una famiglia di amici presso Bartrès, impiegata nella sorveglianza e pascolo delle greggi e come cameriera presso la loro taverna. Nel 1857, nell'anno che precedette le apparizioni, il padre François Soubirous fu accusato ingiustamente di furto[3].
Le apparizioni

Secondo quanto riferito dalla stessa Bernadette,[4] l'11 febbraio 1858, appena quattordicenne, mentre assieme a una sorella e a un'amica raccoglieva legna da ardere in un boschetto vicino alla grotta di Massabielle (poco fuori Lourdes), Bernadette avrebbe avuto la prima visione di ciò che descrisse come "una piccola signora giovane" in piedi in una nicchia della roccia. Bernadette affermò che la "bellissima signora", nel corso della terza apparizione, le aveva chiesto di tornare alla grotta ogni giorno per quindici giorni e riferì anche che la signora vestiva un velo bianco, una cinta blu, aveva una rosa dorata su ogni piede e teneva nelle mani un Rosario.

Le giovani che erano in sua compagnia dissero di non aver visto nulla. L'identità dell'apparizione - nelle parole di Bernadette - rimase sconosciuta fino alla diciassettesima visione; fino ad allora Bernadette si limitò a chiamarla semplicemente Aquerò (pronuncia "acherò"; in lingua occitana significa, all'incirca, quella là, una maniera di riferirsi a una generica figura femminile).
Bernadette alla grotta di Massabielle in una foto del 1863.

La storia di Bernadette creò scompiglio tra gli abitanti della cittadina, che erano divisi sulla convinzione che la ragazza dicesse, o no, la verità. Presto un grande numero di persone la seguirono quotidianamente nel suo percorso, alcuni per curiosità, altri perché credevano fermamente di assistere ad un miracolo.

I contenuti delle altre visioni cui Bernadette disse di aver assistito furono semplici, focalizzati sulle necessità di preghiera e penitenza. Tuttavia, durante la tredicesima apparizione, il 2 marzo, Bernadette spiegò alla sua famiglia che la signora avrebbe detto "Va' per favore dai sacerdoti e di' loro che una cappella deve essere costruita qui. Lasciate che qui passino le processioni". Accompagnata da due delle sue zie, Bernadette puntualmente si presentò con la richiesta al parroco, Padre Dominique Peyramale, un uomo brillante, ma burbero, con poca disponibilità a credere ad affermazioni su apparizioni o miracoli.
silvioabcd
Bernadette "avrebbe avuto" la prima visione ... : ma si può sapere perchè usano il condizionale passato (sappiamo che il tempo condizionale nella grammatica italiana esprime un'ipotesi, non una certezza) per parlare di quanto realmente avvenuto?
lamprotes
"La famiglia viveva in un'armonia fuori dal comune, che sembrava riposare su amore reciproco". Questo è il frutto della grazia non un semplice "amore reciproco" (visione troppo antropocentrica!) Quando una famiglia ama davvero Dio è un cuore solo con Lui, pur nelle avversità. E questo produce l'armonia come, al contrario, ovunque c'è disgrazia c'è disarmonia. L'armonia comporta un affidamento …Altro
"La famiglia viveva in un'armonia fuori dal comune, che sembrava riposare su amore reciproco". Questo è il frutto della grazia non un semplice "amore reciproco" (visione troppo antropocentrica!) Quando una famiglia ama davvero Dio è un cuore solo con Lui, pur nelle avversità. E questo produce l'armonia come, al contrario, ovunque c'è disgrazia c'è disarmonia. L'armonia comporta un affidamento totale a Dio: "Nelle Tue mani, Signore, sono i miei giorni!", dice il salmista! La grazia non è un "flatus vocis" è una realtà che produce i suoi frutti!