«LE ULTIME PAROLE DI ADRIANA → “GESÙ TI AMO”» Sabato 25 marzo 2017 E sovrumani silenzi, e profondissima quiete. E mi sovvien l'eterno. E il naufragar m'è dolce in questo mare. Infinito. Sì. La bellezza …Altro
«LE ULTIME PAROLE DI ADRIANA → “GESÙ TI AMO”»

Sabato 25 marzo 2017

E sovrumani silenzi, e profondissima quiete.
E mi sovvien l'eterno.
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Infinito.
Sì.
La bellezza salverà, ancora, il mondo e la Chiesa.
Gesù Cristo.
La Divina Volontà.
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Luciano Mirigliano

Oggi, giorno dell'Annunciazione dell'Angelo a Maria e tu, piccina mia, Adriana, avresti compiuto: “cento anni”. Quaggiù! Ma il Signore, lento all'ira e grande nell'amore, così geloso e fiero di te, ha voluto raccoglierti innanzi ancor prima. Primula generosa del paradiso, vera “pfdv”. Nata tra la primavera e i mandorli della terra ad annunziar a tutti la bella stagion dei fiori, l'arrivo del nuovo mondo.

Fiat Fiat!

Sebbene un nulla, sei entrata ormai col tuo graziosissimo tocco e “invisibile” sacrificio, in punta di piedi a far parte di una storia eterna che non avrà mai fine. E tuttavia vi rimarrai per sempre, iscritta nel cuore della vera Chiesa; come in Cielo così in terra. Di quell'istituzione divina che da duemila anni fa prodigi inauditi e da vera Madre al mondo, a tutti, ai piccoli come noi. Sposa di Cristo, incorruttibile sino alla fine perché le tenebre mai potranno prevalere sui figli della luce, su quel piccolo resto che la mantiene pura e immacolata.

Tu, piccola. Tu, formidabile e speciosa creatura, dall'apparenza insignificante, fragile, di poco conto e valore. Ma nonostante ciò di grande esempio, fervente e instancabile “annunciatrice” del Regno di Dio.

Del: «Terzo Fiat Santificante».

Ammirevole come sempre nel trasmettere con coraggio a tanti pellegrini e uomini di Chiesa il Carisma sublime del Divin Volere.

Da “sola”. Fino a notte fonda ti privavi del giorno, di tutto. Del tuo spazio, del tuo tempo, del tuo riposo per parlare di Luisa a tutti. Del vivere non più umano ma bensì divino, nell'adorabile Volontà di Gesù. Tutta la tua vita spesa generosamente per tal glorioso mandato ricevuto addirittura da Padre Pio. Quella luce interminabile di cui parlavamo di continuo ora ti avvolge come tessuto fra gli Angeli e i Santi, che, adoranti, stanno intorno al trono della SS. Trinità.

Sì, è proprio il caso di dirlo. Il Cielo in una stanza, anzi: in una “Casa di Preghiera”. Insieme, uniti in quel Fiat Divino, abbiamo toccato più e più volte questo Cielo di Dio, con un dito. Sebbene fossimo sulla terra e ignorati da molti, perseguitati. Avrebbero dovuto proteggerti diletta mia e farsi tuo scudo anziché abbandonarti, ma ora è evidente come non mai che non erano dei “nostri” (v. Massoneria – cfr. 1 Gv 2, 18-21).

Ogni qualvolta leggevamo questi scritti paradisiaci di mamma Luisa volavamo talmente in alto da rimanere scossati dall'estasi divina, reale. Altroché! Non sei mai stata colpita e affondata, colata a picco. La nostra barca invece, velocissima, faceva “luce” da tutte le parti.

Gandhi diceva: «Prima ti ignorano, poi ti combattono, poi vinci».

Grazie anche al tuo sacrificio questo specialissimo Carisma per il quale hai donato tutta te stessa, la vita ormai è inarrestabile nel mondo, corre a tutte le latitudini. Contro ogni previsione e assalto infernale da parte del Nemico, Satana, il quale sa bene di aver le ore contate e di non poter fare niente contro i figli di Maria. Il “Dono” si sta propagando dappertutto, sempre più, sino agli estremi confini della terra (cfr. Atti 1,6-8).

Onorato pertanto d'averti incontrato, in questa valle di lacrime, su quella Via che certamente riporta a Casa sani e salvi: santificati. Laddove il Sole non tramonta mai. Sì: “Al ciel, al ciel, al ciel andrò a vederla un dì ”.

«TOTUS TUUS EGO SUM ET OMNIA MEA TUA SUNT.
[...] PRAEBE MIHI COR TUUM, MARIA.»


«Infine dobbiamo sapere che saranno dei veri discepoli di Gesù Cristo, che camminano sulle orme della sua povertà, dell'umiltà, del disprezzo del mondo e della carità, insegnando la via stretta di Dio nella pura verità, seguendo il santo vangelo e non le massime del mondo, senza vivere in ansia né avere soggezione per nessuno, senza risparmiare, o farsi condizionare, o temere nessun mortale per potente che sia.
Avranno nella loro bocca la spada a due tagli della parola di Dio; sulle loro spalle porteranno lo stendardo della Croce, segnato dal sangue, il crocifisso nella mano destra e la corona del Rosario nella sinistra, sul loro cuore i santi nomi di Gesù e di Maria, e in tutta la loro condotta si ispireranno alla semplicità e alla mortificazione di Gesù Cristo.
Ecco i grandi uomini che verranno, ma che Maria farà sorgere per ordine dell'Altissimo, per estendere il suo impero su quello dei non credenti, dei pagani, dei musulmani. Ma quando e come avverrà questo? Dio solo lo sa, noi dobbiamo tacere, pregare, desiderare e attendere: ho sperato, ho sperato nel Signore ».

Trad. dal latino: « Io sono tutto tuo e tutto ciò che è mio è tuo. [...] Offrimi il tuo cuore, o Maria. »
Trattato della vera devozione a Maria, 1712. Di San Luigi Maria Grignion de Montfort.

*XXXIV VOL. 10 FEBBRAIO 1937*

IL REGNO DEL VOLER DIVINO SARÀ IL REGNO DELLA REGINA DEL CIELO;
I SUOI DESIDERI ARDENTI E LE SUE PREGHIERE INCESSANTI;
ASSALTI D'AMORE CHE DÀ ALLA DIVINITÀ PER OTTENERLO.
COME METTERÀ LA SUA VITA A DISPOSIZIONE DELLE CREATURE,
PER DARE LORO LA GRAZIA DI FARLE VIVERE DI VOLONTÀ DIVINA.


Mi sentivo tutta immersa nel Voler Divino, mi pareva che Cieli e terra sospirassero, pregassero che venga il suo regno sulla terra, affinché una sia la Volontà di tutti e vi regni come in Cielo così in terra. A questo si univa la Regina del Cielo, che coi suoi sospiri ardenti investiva tutto, muoveva, univa tutto a sé, Angeli, Santi e tutta la Creazione, per chiedere coi suoi stessi sospiri e con la stessa Volontà Divina che Lei possiede, che quel Fiat scenda nei cuori e vi formi la sua Vita. Ma mentre pensavo ciò il mio sempre amabile Gesù, facendosi vedere tutto amore, sospirava forte, il cuore gli batteva tanto, come se volesse scoppiare, mi ha detto:

"Figlia del mio Volere, ascoltami, il mio amore sta per sommergermi, non posso più contenerlo, a qualunque costo, ancorché dovesse travolgere Cielo e terra, voglio che venga a regnare la mia Volontà sulla terra. A questo si unisce la mia Mamma Celeste, la quale senza mai cessare, mi dice, mi ripete: Figlio, fa’ presto, non più indugiare, usa i tuoi stratagemmi d'amore, fatelo da quel Dio Potente che siete, fa’ che il tuo Volere investa tutti e con la sua Potenza e Maestà, unito ad un amore a cui nessuno potrà resistere, prenda possesso di tutti e vi regni come in Cielo così in terra”. E questo me lo dice con tali sospiri ardenti, con palpiti infocati, coi suoi stratagemmi d'amore di Madre, che non posso resistere, fino a soggiungermi:
“Figlio mio, Figlio del mio Cuore, mi hai fatta Regina e Madre ed il mio popolo ed i miei figli dove sono? Se fossi capace d'infelicità sarei la Regina e la Madre più infelice, perché posseggo il mio regno e non ho il mio popolo che viva della stessa Volontà della sua Regina e se non ho i miei figli a cui posso affidare la grande eredità della loro Madre, dove troverò la gioia, la felicità della mia Maternità? Perciò fa’ che regni il Fiat Divino ed allora la Mamma tua sarà felice ed avrò il popolo ed i figli miei che vivranno insieme con me, con la stessa Volontà della Madre loro”.
Credi tu che a questo parlare della Madre mia che mi fa risuonare continuamente all'orecchio e che dolcemente investe il mio Cuore come frecce e ferite d'amore continuo, io possa restare indifferente? Non posso e neppure lo voglio. Molto più che Lei mai mi ha negato nulla, quindi mi manca la forza di negarmi a Lei, il mio Cuore Divino mi spinge a contentarla; tu unisciti a noi e sospira e prega che la mia Volontà sia conosciuta e venga a regnare sulla terra e per confermarti maggiormente ciò, voglio farti sentire la dolce Mamma mia.
"

In questo mentre me la son sentita vicina, mentre nascondendomi sotto il suo manto azzurro e prendendomi nel suo grembo materno, con un amore che non so dire, mi ha detto:

"Figlia del mio Materno Cuore, il regno della Divina Volontà sarà regno mio, a me la Trinità Sacrosanta lo ha affidato, come mi affidò il Verbo Eterno quando scese dal Cielo in terra, così mi affidò il suo ed il mio regno, perciò i miei sospiri sono ardenti, le mie preghiere incessanti, non faccio altro che assalire la Trinità Santissima col mio amore, coi diritti di Regina e di Madre che mi diede, affinché ciò che mi affidò venga alla luce, formi la sua vita, affinché il mio regno trionfi sulla faccia della terra. Tu devi sapere che è tanto il mio desiderio che mi brucia, che mi sento come se non avessi gloria, mentre ne ho tanta che Cieli e terra sono riempiti, se non vedo formato il regno della Divina Volontà in mezzo ai figli miei, perché ognuno di questi figli che vivranno in esso, mi darà tanta gloria, da raddoppiarmi la gloria che posseggo, perciò vedendomi priva, mi sento come se non avessi gloria di Regina ed amore di Madre dai figli miei, perciò nel mio Cuore li chiamo sempre e vado ripetendo:
“Figli miei, figli miei, venite alla Mamma vostra, amatemi da Madre come io vi amo da figli, se non vivrete di quella stessa Volontà con cui io vissi, non potrete darmi l'amore di veri figli, né potrete conoscere dove giunge il mio amore per voi”.
Tu devi sapere che è tanto il mio amore e le mie ansie ardenti che voglio che questo regno esista sulla terra, che scendo dal Cielo, giro per le anime per vedere chi sta più disposta a vivere di Voler Divino, faccio la spia e, quando le vedo disposte, entro nei loro cuori e formo la mia vita in esse, come preparazione, onore e decoro di quel Fiat che prenderà possesso e formerà la sua vita in loro.
Perciò io sarò inseparabile da loro, metterò la mia Vita, il mio amore, le mie virtù, i miei dolori a loro disposizione, come muro di fortezza insormontabile, affinché possano trovare nella loro Madre ciò che ci vuole per vivere in questo regno sì santo. Ed allora sarà la mia festa completa, il mio amore si riposerà nei figli miei, la mia Maternità troverà chi mi ama da figlio e CONTINUA