TeleMaria 502 - Preghiera per la Vita in Ancona, in riparazione del grave delitto di aborto - La morale cattolica riguardo alle scelte da fare nelle Elezioni Politiche del 25 settembre 2022, in Italia.
L’INSEGNAMENTO CATTOLICO SULLA SCELTA TRA “IL BENE” E “IL MALE”
E TRA “IL MALE MINORE” E “IL MALE MAGGIORE”
Ai precedenti commenti già inviati sulla DOTTRINA CATTOLICA riguardo alle VOTAZIONI vi è da ribadire quanto segue.
Ciò che non è conforme alla Morale Cattolica è “un inganno”, che favorisce l'azione del male, qualunque siano le motivazioni addotte. I valori su cui bisogna riflettere e valutare per capire la giustezza di una posizione cristiana riguarda solo i TRE VALORI NON NEGOZIABILI: difesa della VITA, difesa della FAMIGLIA, difesa della LIBERTA' EDUCATIVA. Tutti gli altri che venissero proposti sono valori "negoziabili", cioè possono essere accettati o meno, ma non obbligano “la coscienza”. Invece quelli NON NEGOZIABILI indicati dal Magistero della Chiesa OBBLIGANO IN COSCIENZA, perché si riferiscono a VALORI ASSOLUTI, cioè ad "imperativi" contenuti nei Dieci Comandamenti (“NON UCCIDERE”, “NON COMMETTERE ADULTERIO”, “ONORA IL PADRE E LA MADRE”, ecc.), e quindi appunto NON SONO NEGOZIABILI. Fuori da questi tre VALORI tutto il resto è dispersione ed inganno. Tutti gli altri aspetti sociali o politici, infatti, non sono "valori non negoziabili", perché sono appunto “negoziabili", in quanto non impegnano “moralmente” e si possono avere legittimamente e lecitamente opinioni diverse (su ecologia, ambiente, lavoro, tasse, giustizia, ecc.); per cui indicarli come riferimento per una scelta di voto o di “non voto” diventano una "deviazione" dal principio morale "vincolante", che è dettato solo da quei TRE VALORI NON NEGOZIABILI, che derivano dai DIECI COMANDAMENTI.
Perciò, riguardo ai programmi dei partiti ed alla mia scelta morale che ne consegue, non significa che - per votare - ci debba essere per forza un partito che proponga “in toto” quei valori cristiani “non negoziabili”: ci potrebbe essere e si spera ci possa essere un partito simile, che sia cioè di “totale ispirazione cristiana”, ma più facilmente nella realtà ci potrebbe non essere. Ma io, di fronte ad una situazione inevitabile e non dipendente da me, sono chiamato ugualmente a fare una scelta, se non del bene in assoluto, almeno di “un male minore”, anche se non si tratta di un valore integralmente cristiano.
Un esempio pratico. Se io ho davanti a me due persone che con un'arma in mano vogliono assassinare in un gruppo l'una dieci persone e l'altra tre persone e io ho la possibilità di intervenire solo per "bloccare" uno dei due assassini, sono obbligato – potendolo – ad intervenire per bloccare quell'assassino che vuole assassinare dieci persone, pur permettendo che l'altra ne assassina tre. In questo modo ho salvato dieci persone, pur permettendo - senza mia colpa - che ne vengano assassinate tre. Qui non c'è la scelta tra il bene ed il male, perché quei due sono entrambi assassini: però il mio intervento può far sì che avvenga “un male minore” in rapporto ad “un male maggiore”.
Spostando questo discorso, ad esempio, sull'aborto, vediamo che ci sono partiti che in assoluto lo ammettono sempre, altri invece che lo ammettono solo in determinate circostanze (rischio della vita della madre, stupro, malattie del nascituro, ecc.). Io - se non ho altra scelta - con il mio voto “cristiano” sono "obbligato" a dare il voto al partito che ammette l'aborto solo in determinate circostanze (cioè, “il male minore”), anche se questo è pur sempre “un male” ed io non lo posso mai approvare. Perciò, se io omettessi di favorire "quel" partito che ammette l'aborto solo in casi d'eccezione, e lasciando quindi la possibilità che con la mia “omissione” possa vincere il partito che vuole l'aborto sempre ed in ogni caso, divento colpevole dell'uccisione di tutti quei bambini che potevano essere salvati con quel mio voto che doveva favorire il "male minore", anche se non posso approvare moralmente neppure questo.
Negli articoli già pubblicati ho esposto i princìpi morali cui riferirsi in generale, che nella concretezza dei rispettivi Collegi Elettorali ognuno dovrà poi verificare riguardo alla situazione reale (nel proprio Collegio) e scegliere di conseguenza secondo quei principi “generali”.
In proposito, nei miei articoli ho esposto con chiarezza “la morale cattolica” e gli “obblighi di coscienza” che ci riguardano. Questo è “il Centro”: LA MIA COSCIENZA! della quale devo rispondere davanti a Dio! Il riferimento della Morale, infatti, riguarda la “mia” Coscienza, non quella degli altri.
Io, perciò, non sono chiamato a “votare” candidati o “capi-partito” che si presenteranno in altri Collegi Elettorali, ma sono chiamato a votare IL CANDIDATO CHE SI PRESENTERA’ NEL MIO COLLEGIO ELETTORALE, indipendentemente dal partito di appartenenza. Devo perciò esaminare “i candidati” del mio Collegio Elettorale (nel mio caso, nelle Marche, di Ancona), in cui ci sono delle “persone concrete”, diverse anche dai “capi-partito” e da altri candidati presenti in altri Collegi Elettorali.
Escludendo, perciò, totalmente i candidati del “Centro Sinistra” (anche chi si presenta falsamente come “cattolico”), che sono “il male maggiore” in assoluto, devo fare perciò la mia scelta – nel mio Collegio Elettorale (come ognuno nel proprio Collegio Elettorale della propria Regione) - tra “il bene”, cioè un Partito “cattolico” (se c’è) e “il male” o, in mancanza del “bene in assoluto” (un Partito cioè che si rifà totalmente all’insegnamento “cattolico”), tra “un male minore” e un “male maggiore”. Che tra "il bene e il male" bisogna scegliere "il bene" (cioè, chi promuove i tre VALORI NON NEGOZIABILI), è evidente. Qualora però non ci sia alcuno che intenda promuovere quei tre "valori non negoziabili" la scelta deve ripiegare necessariamente verso "un male minore" in rapporto ad un male "maggiore".
Tra i vari partiti e relativi candidati che si presenteranno, ad esempio, nelle Marche (che è “il luogo” in cui io - che sono marchigiano - devo dare “una risposta morale”, in linea con l’insegnamento della Chiesa) ci sono tre distinzioni da fare nei Partiti e nei relativi candidati, in riferimento a quei tre VALORI NON NEGOZIABILI (“unici valori” obbliganti moralmente ed insegnati dal Magistero della Chiesa, non altri “valori” aggiunti da noi, secondo le nostre idee, di qualunque altra natura):
1) nei partiti e candidati del Centro-Sinistra c’è il rifiuto totale e la volontà di combattere contro quei “tre valori non negoziabili”, quindi sono contro i Comandamenti, contro la Chiesa, contro Dio (e rappresentano pertanto il “MALE MAGGIORE”, da escludere in assoluto);
2) nei partiti e candidati del Centro-Destra ci sono molti errori e molte omissioni, anche purtroppo non in linea con la morale cattolica, ma non c’è il rifiuto in assoluto di quei “tre valori non negoziabili”, anche se non vengono proposti sempre in maniera chiara e precisa, ma comunque i loro programmi fanno anche riferimento al servire la VITA, la FAMIGLIA e la LIBERTA’ EDUCATIVA, anche se non sempre “in pienezza” (e rappresentano pertanto il “MALE MINORE”);
3) nelle Marche (e in altre regioni italiane) c’è però un Partito, che potremmo definire “partito di ispirazione cristiana”, che nelle precedenti elezioni del 2018 si denominava PDF (cioè, Partito Della Famiglia), il quale è l’unico che esplicitamente riporta nel suo programma i “tre valori non negoziabili”, proponendoli in maniera chiara ed inequivocabile, e perciò rappresenterebbe “il bene” da considerare di dover scegliere prioritariamente (in rapporto ad un “male minore” e ad un “male maggiore”).
In quest’ultimo caso, però, c’è un'altra importante considerazione da fare, e che non è cosa leggera. Nelle precedenti elezioni del 2018 si era già presentato il PDF, e così si è presentato anche in queste elezioni (però con un altro nome). Nel 2018 però questo Partito - che si impegna ancor oggi a promuovere i VALORI NON NEGOZIABILI così come li insegna la Chiesa -, non raggiunse neppure l'1% (l’uno per cento), per cui tutti quei voti andarono perduti, perché inutilizzabili, e in certe circoscrizioni quei voti perduti e inutilizzati avvantaggiarono candidati della peggiore "Sinistra", cioè "il male maggiore".
Anche questo è un problema di coscienza.
Poiché il pessimo sistema elettorale italiano prevede la soglia di sbarramento del 3%, qualora - come accadde nel 2018 – tre-quattro giorni prima delle votazioni i sondaggi daranno per oltremodo sicuro che tale Partito (di “ispirazione cristiana”), ed altri “piccoli partiti” simili, non raggiungeranno mai il 3% e quindi i voti dati ai candidati di tale Partito sarebbero del tutto inutili e perduti, è "giusto" – in coscienza - dare quel voto, che risulterà inutile, a tale Partito, pur se di “ispirazione cristiana”, con la conseguenza di avvantaggiare “un male maggiore”, mentre è necessario almeno favorire un "male minore" per non avvantaggiare "il male maggiore"?...
Sono problemi molto seri di coscienza e non si può banalizzare, perché io devo rispondere a Dio della “mia” scelta e non di ciò che sono o fanno gli altri.
Sappiamo, infatti, con certezza che “i sondaggi pre-elettorali” sono indicativi con molta precisione di quello che sarà l’esito finale delle urne, come in tutte le votazioni è stato dimostrato, come avvenne anche in quella del 2018. Non si sa pertanto, in questo momento, fino ad una settimana prima delle Elezioni, cosa indicheranno i sondaggi nell’immediata vigilia del 25 settembre. Se avverrà pertanto che tre-quattro giorni prima di quelle votazioni risultasse che “quel” Partito (di “ispirazione cristiana”) sopra indicato – o altri “simili” - supererà certamente la soglia dello sbarramento del 3%, non ci sono timori: il mio voto potrà anche andare a tale partito ed ai relativi candidati che si presenteranno nel relativo Collegio, in modo che almeno uno di essi possa entrare in Parlamento a difendere quei “tre valori non negoziabili”.
Ma se gli stessi sondaggi attesteranno con ampia sicurezza che “quel” Partito (di “ispirazione cristiana”) sarà molto lontano e risulterà pressocché impossibile che possa raggiungere e superare la soglia del 3% (come purtroppo si ha timore, ed avvenne anche nel 2018), allora scatta la SCELTA MORALE che mi insegna il Magistero della Chiesa: quello di CERCARE DI IMPEDIRE UNA VITTORIA DEL CENTRO-SINISTRA, CHE E’ IL “MALE MAGGIORE” IN ASSOLUTO, il quale – andando di nuovo al potere – proseguirà ed intensificherà la guerra contro la Fede, contro la Chiesa, contro Dio ed i valori cristiani: quindi ci sarà l’estensione dell’aborto senza più limiti, la distruzione totale della famiglia (divorzio, LGBT), l’omosessualismo e il trans-sessualismo propagandati senza ritegno, l’aberrante “transumanesimo”, il gender obbligatorio nelle scuole per distruggere moralmente e psicologicamente bambini e ragazzi, l’eutanasia a tutte le età, la droga libera, l’abolizione dell’Ora di Religione nelle scuole… e continuiamo pure ad aggiungere tutto il male infernale di cui sono capaci quegli uomini odiatori del “bene” e di Dio, quali ce ne sono in abbondanza in questi partiti del Centro-Sinistra.
Solo a questo punto, pertanto, scatta quell’OBBLIGO MORALE di favorire i candidati del Centro-Destra (cioè, “il male minore”), a qualunque partito appartengano di quel raggruppamento, e che hanno “in parte” nel loro programma ed hanno talvolta anche difeso quei “valori non negoziabili” e che soli, quindi, potranno contrastare il Centro-Sinistra ed impedire la vittoria e la realizzazione dei relativi progetti malefici ed infernali contro l’uomo, contro la Chiesa e contro Dio, propri del Centro-Sinistra.
Non fare questo, sapendo cioè che il nostro voto potrà essere del tutto inutile ed andare perduto, ci si può raffigurare di essere come quel servo della parabola evangelica (cfr. Mt.25,14-30) che, ricevuto un talento, invece di trafficarlo e di far produrre frutto, lo mette sotto terra rendendolo del tutto infruttuoso.
Vale a dire: Dio ci dà la possibilità di esprimere “UN VOTO” (= il “talento”) e ci chiede di farlo fruttificare (= promuovere e difendere i “valori non negoziabili”): cioè, in concreto, Dio ci chiede di far fruttificare “il bene” se si dimostrerà possibile (come con i candidati del Partito di “ispirazione cristiana”); oppure – in alternativa - ci chiederà di far fruttificare “un bene minore” od “un male minore” qualora risultasse impossibile che “quel” Partito che promuove i valori cristiani possa riuscire a raggiungere e superare quella soglia del 3%. E, grazie a Dio, anche nei candidati del Centro-Destra, ci sono dei candidati “cattolici” che – quantomeno – non andranno mai “contro” i “tre valori non negoziabili”.
Allora, se non ascoltiamo ciò che ci insegna la Chiesa anche a riguardo del “male minore”, ci potrà capitare come a quel servo della parabola: il Signore ci rimprovererà, dicendoci: “Perché hai sotterrato il talento (= “hai reso il tuo voto inutile, senza alcun frutto”) e non hai messo il talento (= il voto) almeno nella Banca (= nel Centro-Destra, ove ci sono anche dei cattolici), per poterne riscuotere alla fine almeno gli interessi” (= cioè, hai impedito al Centro-Sinistra anti-cristiano di prevalere)?... (Cfr. Mt.25,14-30)…
Detto in termini della Morale Cattolica, il talento sotterrato e lasciato infruttuoso si chiama “PECCATO DI OMISSIONE”!... Infatti, avevo la possibilità di fare del “bene” (o almeno di “un bene minore”) e non l’ho fatto. Avevo la possibilità di impedire “un male maggiore” e non l’ho fatto, contribuendo così a rendere possibile una vittoria delle “Sinistre” con la conseguenza di rendere possibile l’introduzione di nuove Leggi contro LA VITA (ampliamento dell’aborto, con l’uccisione di milioni di bambini, introduzione dell’eutanasia, ecc.), e con la conseguenza di far distruggere ancor più LA FAMIGLIA (divorzio, omosessualità, gender, LGBT), ed ogni altra aberrazione scritta nei programmi diabolici dei partiti di Centro-Sinistra.
Ai tanti che sono “dubbiosi” su queste considerazioni “morali”, oltre ad essere disponibile per ogni ulteriore chiarimento anche “personale” (cell. 339.6424332, direttore@telemaria.it), debbo anche ricordare le parole evangeliche che ci richiamano allo “sforzo” di comprensione di quanto sopra evidenziato, secondo quelle Parole di Gesù: “CHI PUO’ CAPIRE, CAPISCA” (Mt.19,12).
Prof. GIORGIO NICOLINI
Direttore di TELE MARIA (www.telemaria.it)
In SINTESI –
Ogni circoscrizione presenterà "candidati", diversi da provincia a provincia, da regione a regione. Bisogna vedere se nel proprio collegio elettorale ci sono candidati che espressamente - nel proprio programma - si impegnano a far rispettare quei "tre valori non negoziabili". Se non ci sono, bisogna vedere chi si impegna ad osservarli almeno in parte. Qui subentra il principio morale:
1) tra il bene e il male, bisogna scegliere "il bene" (cioè, chi si impegna per quei tre valori non negoziabili);
2) tra un male maggiore e un male minore, bisogna scegliere "il male minore" (cioè, chi si impegna almeno in parte a far osservare quei tre valori non negoziabili, in rapporto a chi invece li rifiuta e li combatte apertamente, come tutti i partiti e i candidati della “Sinistra”, pur se taluni candidati si dichiarano falsamente “cattolici”).
3) L'astensione non è lecita moralmente. Costituirebbe "un grave peccato di omissione".
Per migliori chiarimenti leggere gli articoli contenuti nei “link” indicati di seguito.
Nei collegamenti Internet che seguono SONO SPIEGATI in modo più approfondito i PRINCIPI MORALI CATTOLICI RIGUARDO ALLE VOTAZIONI,
- in lavocecattolica.it/lettera6aprile2006.htm ci sono valutazioni rispetto a precedenti Elezioni del 2006;
- e l’insegnamento del Magistero della Chiesa è esplicitato con chiarezza in Nota circa l'impegno dei cattolici nella vita politica;
- e l’insegnamento immutabile del Venerabile PIO XII (discorso ai Parroci per le votazioni) in: Ai parroci e al clero della diocesi di Roma (10 marzo 1948) | PIO XII
L'INSEGNAMENTO DI PIO XII (1948):
1) E’ STRETTO OBBLIGO PER QUANTI NE HANNO IL DIRITTO, UOMINI E DONNE, DI PRENDER PARTE ALLE ELEZIONI. CHI SE NE ASTIENE, specialmente per indolenza o per viltà, COMMETTE IN SE’ UN PECCATO GRAVE, UNA COLPA MORTALE.
2) Ognuno ha da votare secondo il dettame della propria coscienza. Ora è evidente che LA VOCE DELLA COSCIENZA IMPONE AD OGNI SINCERO CATTOLICO DI DARE IL PROPRIO VOTO A QUEI CANDIDATI O A QUELLE LISTE DI CANDIDATI, CHE OFFRONO GARANZIE veramente sufficienti per la tutela dei diritti di Dio e delle anime, per il vero bene dei singoli, delle famiglie e della società, SECONDO LA LEGGE DI DIO E LA DOTTRINA MORALE CRISTIANA.
Cfr. in Internet: Venerabile PIO XII (discorso ai Parroci): Ai parroci e al clero della diocesi di Roma (10 marzo 1948) | PIO XII
Cfr. in Internet: SAN GIOVANNI PAOLO II, “Evangelium Vitae” n.73