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Benedetto XVI: Cristo è guida della Chiesa, grazie a tutti per l'amore e la preghiera. “Ho fatto questo in piena libertà per il bene della Chiesa”. Con queste parole Benedetto XVI ha annunciato questa …Altro
Benedetto XVI: Cristo è guida della Chiesa, grazie a tutti per l'amore e la preghiera.

“Ho fatto questo in piena libertà per il bene della Chiesa”. Con queste parole Benedetto XVI
ha annunciato questa mattina anche alle migliaia di fedeli che gremivano l’Aula Paolo VI
per l’udienza generale la sua intenzione di lasciare il ministero petrino.

“Grazie per la vostra simpatia…”

“Ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato ne 2005. Ho fatto questo in piena
libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia
coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più
in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede. Mi sostiene e mi illumina
la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura.
Ringrazio tutti per l’amore e la preghiera con cui mi avete accompagnato…” (applausi)

“Qual è il nocciolo delle tre tentazioni che subisce Gesù? E’ la proposta di strumentalizzare Dio, di usarlo
per i propri interessi, per la propria gloria e per il proprio successo. E dunque, in sostanza, di mettere
se stessi al posto di Dio, rimuovendolo dalla propria esistenza e facendolo sembrare superfluo.
Ognuno dovrebbe chiedersi allora: che posto ha Dio nella mia vita? E’ Lui il Signore o sono io?”.

“Oggi non si può più essere cristiani come semplice conseguenza del fatto di vivere in una società che
ha radici cristiane: anche chi nasce da una famiglia cristiana ed è educato religiosamente deve, ogni giorno,
rinnovare la scelta di essere cristiano, cioè dare a Dio il primo posto, di fronte alle tentazioni che una cultura
secolarizzata gli propone di continuo, di fronte al giudizio critico di molti contemporanei”.

“Non è facile essere fedeli al matrimonio cristiano, praticare la misericordia nella vita quotidiana, lasciare spazio
alla preghiera e al silenzio interiore; non è facile opporsi pubblicamente a scelte che molti considerano ovvie,
quali l’aborto in caso di gravidanza indesiderata, l’eutanasia in caso di malattie gravi, o la selezione degli embrioni
per prevenire malattie ereditarie. La tentazione di metter da parte la propria fede è sempre presente e la conversione
diventa una risposta a Dio che deve essere confermata più volte nella vita”.

“L’alternativa tra la chiusura nel nostro egoismo e l’apertura all’amore di Dio e degli altri, potremmo dire che corrisponde
all’alternativa delle tentazioni di Gesù: alternativa, cioè, tra potere umano e amore della Croce, tra una redenzione vista
nel solo benessere materiale e una redenzione come opera di Dio, cui diamo il primato nell’esistenza. Convertirsi significa
non chiudersi nella ricerca del proprio successo, del proprio prestigio, della propria posizione, ma far sì che ogni giorno,
nelle piccole cose, la verità, la fede in Dio e l’amore diventino la cosa più importante”.

“Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni per me non facili, la forza della preghiera che l’amore della Chiesa, la preghiera
vostra, mi porta. Continuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro Papa. Il Signore ci guiderà”. (applausi)

it.radiovaticana.va/…/it1-664615