Il Sacro Cuore e la Prima Guerra Mondiale. “Espoiret salut de la France” Durante la I Guerra mondiale oltre tredici milioni di bandiere e gagliardetti ornati con il Sacro Cuore di Gesù e con la dicitura …Altro
Il Sacro Cuore e la Prima Guerra Mondiale.

“Espoiret salut de la France”

Durante la I Guerra mondiale oltre tredici milioni di bandiere e gagliardetti ornati con il Sacro Cuore di Gesù e con la dicitura “espoir et salut de la France” — speranza e salvezza di Francia — furono indossati dai soldati francesi. Il fenomeno si estese in modo tale che, nel 1917, il Governo laicista dovette vietare la consacrazione dei singoli soldati al Sacro Cuore e l’ostentazione di simboli religiosi.

Ma gli ufficiali, molti dei quali cattolici e monarchici, chiudevano un occhio sul campo di battaglia, lasciando ai soldati la libertà di indossarli. Molte memorie raccontano di veri e propri miracoli ottenuti dal Sacro Cuore, e da S. Teresina del Bambino Gesù. Si tratta di un tema tabu nella storiografia ufficiale francese, sul quale gli archivi di Stato tacciono. L’unico documento è una “Nota” del Ministro della guerra, Paul Painlevé, con data 29 luglio 1917, lamentandosi di questa “propaganda clericale” e annunziando severe misure.

Il «Bulletin de Montmartre» (maggio 1917, p. 83) parla della “vocazione della Francia”: “Ogni volta che la Francia sale sul Calvario, essa si fa apostolo del Sacro Cuore. Lo abbiamo visto nel 1793 e nel 1870. E adesso lo vediamo in questa terribile guerra. I tredici milioni di distintivi del Sacro Cuore fanno miracoli. Le duecentomila bandiere di Nostro Signore sventolano in mezzo alle raffiche di mitraglia. L’esempio è contagioso! L’Europa ci guarda meravigliata!”.

È interessante notare che la diffusione delle apparizioni della Madonna a Fatima, Portogallo, Paese cattolico e alleato di Francia, nel 1917, dà ancor più credibilità e forza a questa devozione al Sacro Cuore.

Infischiandosene degli ordini del Governo, il 16 luglio 1918, il Comandante in capo, Maresciallo Ferdinand Foch, consacrava tutte le Forze Armate francesi al Sacro Cuore di Gesù. Quattro mesi dopo, esattamente l’11 novembre, festa di S. Martino apostolo della Gallia, la Germania è stata costretta a firmare l’armistizio. L’onta del 1870 era vendicata!