*ASCOLTIAMO DON DOLINDO...* CONSIGLIO, QUANTE SANTE ISPIRAZIONI DA FARE PROPRIE. Maria e le prove dello spirito. *Voi non dovete spaventarvi delle tenebre, figli Miei* , anzi ne dovete godere, *perché …Altro
*ASCOLTIAMO DON DOLINDO...*
CONSIGLIO, QUANTE SANTE ISPIRAZIONI DA FARE PROPRIE.

Maria e le prove dello spirito.

*Voi non dovete spaventarvi delle tenebre, figli Miei* , anzi ne dovete godere, *perché le tenebre vi fanno desiderare la Luce e ve la fanno apprezzare* .

*Quando Io vedo che un’anima* comincia a coltivare un sentimento di entusiasmo che è umano, *allora Mi ritiro per un poco* , *la lascio inaridita, e l’anima teme, si agita e Mi cerca con intenzioni più pure e più rette.*
In queste tenebre *Io non cesso di operare; anzi siccome l’anima non mi scorge ed è più umiliata* , Io agisco con maggiore libertà ed efficacia.
*Guardate un bambino* : ha avuto tante promesse dalla mamma sua, e per queste *si è dissipato e si è distratto* : ha saltellato troppo. *La mamma se ne accorge, e per non fargli demeritare il premio* , gli si mostra accigliata *prima che il bambino arrivi a commettere una mancanza.*
Queste sono le prove dello spirito in voi: *prima che possiate agitarvi, Io mi metto un poco in severità* , e *voi capite di dover umiliarvi, e vi preparate alla Misericordia.*
Quale scopo potrei avere Io di provare un’anima? *Io non amo vedere le lacrime ma la gioia;* però, data la miseria umana, *alle volte debbo far lacrimare il mio piccolo figlioletto,* perché possa *piangere per amore, anziché piangere per aver commesso un male* .

*Non vi turbate quindi nelle tenebre interiori, ma ogni oscurità vi richiami all’ordine ed alla Virtù* , e sia lo svegliarino del vostro cuore.
*Quando uno si trova improvvisamente nelle tenebre, non cammina con alterigia, ma si ferma aspettando la Luce* , ovvero va a tentoni per supplire gli occhi col tatto.
*Nelle tenebre voi dovete considerare una sola cosa: la vostra miseria;* e dovete muovervi poco, *cioè dovete rimanere quieti in un perfetto abbandono nella Mia Bontà.*
*Se non vi sentite capaci di pregare, rimanete alla Mia presenza, e colpite l’occasione per trovarvi ai Miei piedi Sacramentato* .

*Io sono la vostra ricchezza, e quando voi non sapete pregare,* non dovete agitarvi, *ma dovete abbandonarvi a Me, e lasciare che Io preghi per voi,* *che Io parli ed operi nel vostro interno.*

*State attenti però a non confondere le tenebre spirituali con la pigrizia spirituale.*

*La pigrizia vi fa sentire noia nel pregare; le tenebre vi fanno sentire l’aridità.* Anche nell’aridità potete pregare, *perché potete parlarMi come figli.*
*La preghiera arida dura poco, e subito il ghiaccio si scioglie* , quando non
vi è nel cuore il desiderio della propria soddisfazione. *Cominciate a pregare; Io vi sentirò parlare ed aprirò la porta, perché so di amarvi assai* .
*Nelle tenebre interiori non dovete tralasciare la vostra pietà, non dovete interrompere le vostre pratiche buone* , ma dovete essere costanti. *Questa è la ragione per la quale Io vi parlo sempre di sobrietà* . In realtà nel fervore rimarreste sempre alla Mia presenza nella preghiera ed Io voglio che siate sobri, perché quel *Sacro Fuoco che vi avvampa* , si distribuisca nella vostra vita ordinaria, e la renda tutto un inno di benedizione e di lode innanzi a Dio.
*È facile in questi momenti sollevare la mente ed il cuore a Dio mentre si lavora* , mentre si scherza ancora. *La sobrietà è la forza che spinge queste energie* , le mette in circolazione in tutta la vostra vita, le rende abituali per voi.
*Nelle tenebre l’anima si trova già tutta consacrata a Dio, e non le è difficile mantenersi in equilibrio.* Allora la vostra preghiera sia la costante benedizione a Dio: « *Sia benedetto il Nome di Dio, sia adorato, sia ringraziato* ».

*Questa giaculatoria è come la scintilla che rianima tutto il fuoco che pare spento* , è la corrente di aria che gli dà vigore novello e lo rende più attivo.
*Non vi turbate perciò in queste tenebre, che sono anche una Misericordia* , perché vi liberano dal cadere nell’esaurimento dello spirito.
*Se foste sempre nel fervore e nella gioia, l’anima si stancherebbe in una attività sproporzionata alle sue forze, ed invece di progredire, in realtà si consumerebbe.*

*Una prova le dà un poco di sosta salutare, nella quale non vede più la luce Divina che la illuminava* , ma vede la propria miseria. *Allora si umilia, geme, piange, si crede ultima di tutte, rinnova i suoi propositi, Mi cerca con maggiore ansia* , controlla la miseria del mondo, ed *ecco che ha fatto un passo risoluto avanti.*
Tutta questa attività che si esplica nelle tenebre, *deriva tutta da Me, ed Io muto il calore del fervore in movimento di vita* , e la vita in calore di fervore.
*Camminate con molta semplicità innanzi al Mio sguardo e non temete* , perché Io so dove debbo guidarvi, *e so proporzionare i vostri passi nei pascoli salutari che debbono nutrirvi* .

(Sac. Dolindo Ruotolo - Servo di Dio)