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Lezione odierna tratta dall'Evangelo come mi è stato rivelato di Maria Valtorta. Testo con audio. Dai Discorsi dell'Acqua Speciosa (...) "‘Onora il padre e la madre’ dice il Decalogo. Come si onorano …Altro
Lezione odierna tratta dall'Evangelo come mi è stato rivelato di Maria Valtorta. Testo con audio.

Dai Discorsi dell'Acqua Speciosa

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"‘Onora il padre e la madre’ dice il Decalogo. Come si onorano? Perché si devono onorare?
Si onorano con vera ubbidienza, con esatto amore, con confidente rispetto, con un timore riverenziale che non preclude la confidenza ma nello stesso tempo non ci fa trattare i maggiori come fossimo servi ed inferiori.
Si devono onorare perché, dopo Dio, i datori della vita e di tutte le necessità materiali della vita, i primi maestri, i primi amici del giovane essere nato alla terra, sono il padre e la madre.
Si dice: ‘Dio ti benedica’, si dice: ‘grazie’ a quello che ci raccoglie un oggetto caduto o ci dà un tozzo di pane.
Ed a questi che si spezzano nel lavoro per sfamarci, per tesserci le vesti e tenerle monde, per questi che si alzano per scrutare il nostro sonno, si negano riposo per curarci, ci fanno letto del loro seno nelle nostre stanchezze più dolorose, non diremo, con l’amore: ‘Dio ti benedica’, ‘grazie’?
Sono i nostri maestri. Il maestro è temuto e rispettato.
Ma esso ci prende quando già sappiamo l’indispensabile per reggerci e nutrirci e dire le cose essenziali, e ci lascia quando il più arduo insegnamento della vita, ossia ‘il vivere’, ci deve essere ancora insegnato. E sono il padre e la madre che ci preparano alla scuola prima, alla vita poi.
Sono i nostri amici. Ma quale amico può essere più amico di un padre? E quale più amica di una madre? Potete tremare di essi? Potete dire: ‘Sono tradito da lui, da lei’? Eppure ecco il giovane stolto e la ancora più stolta fanciulla che si fanno amici degli estranei, e chiedono il cuore al padre e alla madre, e si guastano mente e cuore con contatti che sono imprudenti se pure non colpevoli, cagione di lacrime paterne e materne che rigano come gocce di piombo fuso il cuore dei genitori. Quelle lacrime però, Io ve lo dico, non cadono nella polvere e nell’oblio. Dio le raccoglie le numera. Il martirio di un genitore calpestato avrà premio dal Signore. Ma l’atto del figlio suppliziatore di un genitore neppure sarà dimenticato, anche se il padre e la madre supplicano nel loro dolente amore, pietà di Dio per il figlio colpevole.
‘Onora o il padre e la madre se vuoi vivere lungamente sulla terra’ è detto. ‘Ed eternamente in Cielo’, Io aggiungo.
Troppo poco sarebbe il castigo di vivere poco qui per avere mancato ai genitori!
L’al di là non è fola, e nell’al di là si avrà premio o castigo a seconda di come vivemmo. Chi manca ad un genitore manca a Dio, perché Dio ha dato per il genitore comando d’amore, e chi non ama pecca.
Perde perciò così, più della vita materiale, la vera vita di cui vi ho parlato, e va incontro ad una morte, ha anzi già la morte avendo l’anima in disgrazia del suo Signore, ha già in sé il delitto perché ferisce l’amore più santo dopo Dio, ha già in sé i germi dei futuri adultèri perché da cattivo figlio viene perfido sposo, ha già in sé gli stimoli del pervertimento sociale perché da un cattivo figlio sboccia il futuro ladro, il truce e violento assassino, il freddo strozzino, il libertino seduttore, il gaudente cinico, il ripugnante traditore della patria, degli amici, dei figli, della sposa, di tutti. E potete aver stima e fiducia di colui che ha saputo tradire l’amore di una madre e deridere i capelli bianchi di un padre?

Però, udite ancora, però al dovere dei figli corrisponde un pari dovere dei genitori. Maledizione al figlio colpevole!
Ma maledizione anche al colpevole genitore.
Fate che i figli non vi possano criticare e copiare nel male.
Fatevi amare per un amore dato con giustizia e misericordia.
Dio è Misericordia.
I genitori, secondi solo a Dio, siano misericordia.
Siate esempio e conforto dei figli. Siate pace e guida. Siate il primo amore dei vostri figli. Una madre è sempre la prima immagine della sposa che noi vorremmo. Un padre per le figlie giovinette ha il volto che esse sognano per lo sposo. Fate che soprattutto i figli e le figlie scelgano con saggia mano i reciproci consorti pensando alla madre, al padre, e volendo nel consorte ciò che è nel padre, nella madre: una virtù verace.
Se avessi a parlare finché è esaurito l’argomento, non basterebbe il giorno e la notte. Onde abbrevio per amore di voi. Il resto ve lo dica lo Spirito eterno. Io getto il seme e poi passo. Ma il seme nei buoni getterà radica e farà spiga. Andate. La pace sia con voi.”

Valtorta - Evangelo 122 Ed. Cev

Per chi fosse interessato, Don Ernesto Zucchini ha tenuto un'importante conferenza il 10 marzo 2015 proprio riguardante il capitolo 122 dell'Evangelo come mi è stato rivelato di Maria Valtorta. Di seguito il link dove poterlo ascoltare:

www.youtube.com/watch
Simona Serafini
Li metterò tutti @Giuseppe, su Gloria tv scorrendo le pubblicazioni trovi le prime 😉 Anche i Discorsi della Montagna sono di una bellezza paradisiaca e difatti saranno le successive pubblicazioni dopo i Discorsi all'Acqua Speciosa 😘
Giuseppe Di Tullio
I discorsi dell'acqua speciosa mi hanno sempre affascinato.Grazie Gesù.